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PHILLIPS, due aste a Ginevra con record del mondo, tra modelli storici e contemporanei

Gli scorsi 6/7 e 8 novembre, la prestigiosa Casa d’Aste Phillips ha tenuto due importanti aste a Ginevra: l’evento “XII” e quello chiamato “Retrospective: 2000 – 2020”. Il primo d’impostazione tradizionale con, ovviamente, Patek Philippe e Rolex sugli scudi, mentre il secondo ha riguardato 95 modelli contemporanei, realizzati tra il 2000 e il 2020, andati tutti venduti. Un grande successo, che ha generato un totale dalla vendita di 38,7 milioni di franchi svizzeri.   

La bella orologeria non può essere fermata dalla pandemia e, tanto meno coloro, i collezionisti, che contano i secondi, prima di poter battagliare per aggiudicarsi modelli di altissimo rilievo, storico-tecnico. E, così, dal 6 all’8 novembre Aurel Bacs ha coordinato e diretto l’ennesimo evento top della Casa d’Aste Phillips a Ginevra, suddiviso in due momenti a sé stanti: il “Geneva Watch Auction XII” e il “Retrospective: 2000 – 2020”. Va sottolineato che, con i poco più di 38,7 milioni di franchi svizzeri ottenuti dalla due vendite all’incanto, Phillips ha messo a segno il miglior risultato complessivo, nell’anno, sulla piazza di Ginevra, con ben 69 milioni di franchi svizzeri. Considerati i tempi, eccezionale è stata la partecipazione on line, con oltre 2.300 collezionisti provenienti da 66 Paesi. Va anche tenuto presente che l’asta Retrospective può essere definita in gergo “White Glove”, perché tutti i lotti sono stati venduti.   

Geneva Watch Auction: XII

Risultato complessivo: 23.859.521 euro

Totale lotti offerti: 178; totale lotti venduti: 173 

Venduto: 97% dei lotti; 98% del valore

La “Geneva Watch Auction: XII” ha raccolto oltre 25 milioni di franchi svizzeri, raddoppiando la stima di prevendita. Protagonista della serata è stato il nuovo record mondiale stabilito per un rarissimo Patek Philippe, ref. 2523/1, in oro rosa con quadrante guilloché: dopo una battaglia di offerte durata sette minuti, l’orologio è stato venduto online ad un collezionista in Germania, per 4.991.000 franchi svizzeri, segnando un nuovo benchmark per un lotto acquistato online, in un’asta Phillips (il mercato sta mostrando un sempre maggiore apprezzamento per la piattaforma digitale della Casa d’Aste). Aurel Bacs, Senior Consultant di Bacs & Russo e Alex Ghotbi, Responsabile Orologi per l’Europa Continentale ed il Medio Oriente, hanno dichiarato congiuntamente: “Ci siamo trovati in una situazione vicina al lockdown, con una sala dotata di postazioni telefoniche, offerte online e collegamenti con sale remote a Londra, Hong Kong, Taipei e New York, e nessuno in presenza: è stato l’allestimento più insolito che avremmo potuto immaginare un anno or sono. La capacità di Phillips di adattarsi e di innovare con rapidità, unitamente alla grandissima fiducia riposta in noi dai collezionisti di tutto il mondo, si sono tradotte in un evento spumeggiante e in numerosi record mondiali. Si è trattato di un’asta in cui qualsiasi tipo di orologio – vintage o contemporaneo, semplice o complicato, sportivo o elegante – è stato oggetto di forte competizione. Sfidando i venti contrari dell’attuale momento globale, Phillips continua ad essere la destinazione principale per il collezionismo degli orologi di pregio. La comunità degli appassionati prosegue nella sua crescita e siamo stati orgogliosi di accogliere un livello senza precedenti di partecipazione online. Abbiamo anche assistito all’emergere di nuove tendenze, accanto ai consueti brand leader del mercato d’asta, abbiamo verificato un crescente interesse per i modelli dagli anni ’80 agli anni 2000, un periodo che ha visto la rinascita dell’orologeria meccanica dopo il boom del quarzo, nonché un grandissimo interesse per i marchi artigianali indipendenti, cresciuti nel nuovo millennio. La nostra prossima asta, la ‘Hong Kong Watch Auction: XI’, avrà luogo il 29 novembre, seguita dall’asta di chiusura ‘Racing Pulse’, in programma a New York per il 12 dicembre”. 

Patek Philippe, ref.  2523/1, Ore Universali con doppia corona,  in oro rosa da 36 mm, del 1954. Calibro automatico R27Q. Aggiudicato per 4.672.075 euro.
Patek Philippe, ref.  3974, Ripetizione Minuti con Calendario Perpetuo e Fasi di Luna,  in platino da 36 mm, del 2001. Calibro 12’’’400 HU. Aggiudicato per 1.330.666 euro.
Patek Philippe, ref.  2499, Cronografo con Calendario Perpetuo e Fasi Lunari,  in oro giallo da 37,5 mm, del 1972. Calibro manuale da 13’’’. Aggiudicato per 1.206.071 euro.

Tornando all’evento, Patek Philippe, ça va sans dire, occupa un posto d’onore tra le dieci migliori aggiudicazioni, con i primi tre pezzi che superano le elevate stime prevendita e il target di un milione di dollari. Oltre alla ref. 2523/1, citiamo il raro ref. 3974, ripetizione minuti con calendario perpetuo in platino di Patek Philippe, del 2001, con quadrante nero mat e indici a numeri arabi Breguet: è uno tra i modelli più ricercati in questo momento e ha raggiunto la cifra di 1.421.500 milioni di franchi svizzeri; è l’ottava ref. 3974 conosciuta in platino e si pensa che Patek Philippe ne abbia prodotti meno di una dozzina. Ecco, poi, sempre per Patek Philippe, il cronografo con calendario perpetuo, ref. 2499, seconda serie, proveniente dalla collezione dello studioso e collezionista di fama mondiale John Goldberger, in oro giallo, venduto per 1.288.400 milioni di franchi svizzeri. Anche Rolex, come sempre, ha ottenuto ottimi risultati (in apertura, la ref. 4537, un cronografo estremamente raro in oro rosa, con scala tachimetrica e telemetrica, da 36 mm, del 1946, aggiudicato per 504.000 franchi svizzeri). Ci riferiamo al Cosmograph Daytona “Paul Newman”, ref. 6241, in oro a 14 carati con bracciale e con quadrante nero, “John Player Special”, venduto per 780.200 franchi svizzeri e alla ref. 8171 “Padellone” in acciaio, calendario completo con fasi di luna, aggiudicato per 730.000 franchi svizzeri. 

Rolex, ref.  6241, Cosmograph Daytona con quadrante “Paul Newman John Player Special”,  in oro giallo “14 carati” da 37 mm, del 1969. Calibro manuale 722-1. Aggiudicato per 730.906 euro.
Rolex, ref.  8171, “Padellone”, Calendario Completo (datario analogico periferico) con Fasi di Luna,  in acciaio da 38 mm, del 1950. Calibro automatico da 10 1/2’’’. Aggiudicato per 684.102 euro.

Retrospective: 2000 – 2020

Risultato complessivo: 12.684.043 euro

Totale lotti offerti: 95; totale lotti venduti: 95 

Venduto: 100% dei lotti; 100% del valore

Sulla scia del grande successo dell’evento appena illustrato, l’asta “Retrospective: 2000 – 2020”, ha ottenuto il massimo risultato e la qualifica in gergo “White Glove”, in quanto tutti i lotti sono stati venduti, realizzando un totale di oltre 13,5 milioni di franchi svizzeri, contro una stima di prevendita dai 5,8 agli 11 milioni di franchi svizzeri. Curata da Phillips, in collaborazione con il Blackbird Automotive Group, l’asta ha previsto 95 pezzi realizzati dai brand più prestigiosi tra il 2000 e il 2020, con diversi record mondiali ottenuti da produttori indipendenti. Un vero highlight di questo evento e primo del suo genere ad arrivare sul mercato collezionistico, è stato il modello Philippe Dufour Simplicity 20th Anniversary, numero “00” della prima edizione limitata realizzata dal Maestro, in soli 20 esemplari. Ha scatenato una guerra durata oltre cinque minuti, tra diversi collezionisti collegati online, ed è stato aggiudicato per 1.361.000 franchi svizzeri, più di tre volte la sua già elevata stima, stabilendo un record mondiale per un modello Simplicity e per un orologio di Philippe Dufour. Evidentemente Patek Philippe ha fatto ancora la parte del leone, ad esempio con il ref. 5531/1R, orologio da polso, forse unico, in oro rosa con ripetizione minuti, su quadrante smaltato cloisonné, venduto per 1.191.600 franchi svizzeri. Il Sonnerie Souveraine di F.P. Journe, in acciaio, ha raggiunto i 680.400 franchi svizzeri, mentre il Chronomètre à Resonance in platino, sempre del Maestro marsigliese, è stato aggiudicato a 352.800 franchi svizzeri (più di quattro volte la stima). Tra gli orologi dei produttori indipendenti a segnalarsi, citiamo anche vari modelli Richard Mille con, in testa, l’RM 038 “Bubba Watson” in alluminio-magnesio, venduto per 535.500 franchi svizzeri.

Philippe Dufour, Simplicity 20th Anniversary,  in oro rosa con cuvette sul fondello, da 37 mm, del 2020. Serie limitata a 20 esemplari, numero “00”. Calibro manuale da 11’’’. Aggiudicato per 1.274.032 euro.
Patek Philippe, ref. 5531/1R, Ore Universali e Ripetizione Minuti,  in oro rosa, da 42 mm, del 2020. Pezzo, probabilmente unico, con quadrante smaltato cloisonné al centro. Calibro automatico R 27 HU, insignito del Punzone di Ginevra. Aggiudicato per 1.115.456 euro.
F.P. Journe, Sonnerie Souveraine, Grande Sonnerie e Ripetizione Minuti, in acciaio da 42 mm, del 2008. Indicazione della riserva di carica. Calibro manuale 1505. Aggiudicato per 646.283 euro.
Patek Philippe, Ref. 5316P, Ripetizione Minuti/Calendario Perpetuo con regolatore a Tourbillon, da 40 mm, del 2019. Quadrante in smalto nero, datario retrogrado e fasi lunari. Calibro manuale R TO 27 PS QR. Aggiudicato per 554.358 euro.
Richard Mille, RM 038 “Bubba Watson”, Tourbillon, in alluminio-magnesio da 39,7 x 48 mm, del 2012. Quadrante a vista. Calibro manuale RM038. Aggiudicato per 501.281 euro.

Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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