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Richard Mille, il nuovo cronografo sdoppiante RM 6...

Richard Mille, il nuovo cronografo sdoppiante RM 65-01 e l’accordo con la Scuderia Ferrari

Il brand continua ad impressionare gli appassionati con soluzioni che, quasi sempre si pongono al di là dell’avanguardia. Nel caso del RM 65-01, si tratta del cronografo sdoppiante automatico più complesso mai realizzato dalla Maison e, su di esso,la Maison ha adattato un innovativo sistema rapido di ricarica, brevettato. E, poi, luci sulla prestigiosa collaborazione, appena siglata, con la Scuderia Ferrari

Francamente, dopo il cronografo flyback RM 72-01, presentato lo scorso anno, immaginavamo candidamente che Richard Mille non sarebbe tornata sull’argomento cronografico nel breve termine. Ricordo, infatti, che quell’orologio accoglieva il calibro automatico CRMC1, prima elaborazione crono interamente concepita, sviluppata, progettata e assemblata in-house, in quel di Les Breuleux, nel Canton Giura, nei due siti produttivi, ProArt I e ProArt II. Fra le diverse prelibatezze tecniche, va, senza dubbio citato lo smistamento crono attraverso una ruota a sei colonne a “sostenere” un doppio innesto a pignone oscillante, più sottile di quello verticale, per il quale il marchio ha presentato domanda di brevetto. In sostanza, la trasmissione del moto ai ruotismi dei minuti e delle ore crono è stata isolata meccanicamente dalla ruota dei secondi crono, riducendo sensibilmente gli attriti e limitando l’influenza su precisione e riserva di marcia a cronografo avviato (stabilita in 50 ore). Puntualmente siamo stati smentiti, perché, prima della fine del 2020, la Casa ha proseguito sulla via di un’innovazione che il direttore tecnico Salvador Arbona, e i suoi collaboratori, spingono costantemente oltre limiti apparentemente insormontabili, di fronte ai quali la Maison non è mai arretrata di un millimetro. 

Cronografo Sdoppiante Automatico RM 65-01, con cassa in Carbon TPT® (lunetta, carrure, incassi dei pulsanti e fondello integrato da vetro zaffiro antiriflesso). Quadrante in vetro zaffiro recante le seguenti indicazioni: minuti crono al 3, indicatore di funzione al 4/5, piccoli secondi al 6, ore crono al 9, gran data all’11; sfera dei secondi crono centrale arancione, lancetta centrale dei secondi sdoppianti in blu, scala tachimetrica sul rehaut. Pulsanti: al 2, start/stop crono; coassiale alla corona al 3, selezione funzione (W, D e H); al 4, azzeramento crono; all’8, ricarica rapida della molla del bariletto; al 10, blocco e rilascio lancetta sdoppiante. Movimento automatico, calibro di manifattura RMAC4, operante a 36.000 alternanze/ora.

Cronografo Sdoppiante Automatico RM 65-01, con cassa in Carbon TPT® (lunetta, carrure, incassi dei pulsanti e fondello integrato da vetro zaffiro antiriflesso). Quadrante in vetro zaffiro recante le seguenti indicazioni: minuti crono al 3, indicatore di funzione al 4/5, piccoli secondi al 6, ore crono al 9, gran data all’11; sfera dei secondi crono centrale arancione, lancetta centrale dei secondi sdoppianti in blu, scala tachimetrica sul rehaut. Pulsanti: al 2, start/stop crono; coassiale alla corona al 3, selezione funzione (W, D e H); al 4, azzeramento crono; all’8, ricarica rapida della molla del bariletto; al 10, blocco e rilascio lancetta sdoppiante. Movimento automatico, calibro di manifattura RMAC4, operante a 36.000 alternanze/ora.

E, in tal senso, il cronografo sdoppiante automatico RM 65-01 qui illustrato è stato “messo in cantiere” nell’intorno del 2016, con l’obiettivo di rendere facile e intuitiva la fruizione di una complicazione, sospesa, nello stile della Casa, tra tecnologia d’avanguardia e architettura meccanica originale: il tutto vestito da cromie accese e funzionali. A conferma di questo, la Maison lo definisce “il cronografo sdoppiante più complesso mai prodotto dai laboratori Richard Mille”.  Nel metterlo progettualmente a fuoco, con pazienza e perseveranza, la Casa è partita da un presupposto, legato a filo doppio alla precisione  della misurazione cronografica, ossia la frequenza di 36.000 alternanze/ora, concretizzate da un bilanciere in Glucydur, a quattro bracci e a spirale libera  (consente una migliore affidabilità in caso di urti e in fase d’assemblaggio),  il cui momento d’inerzia ottimale di 7,5 mg/cm2, è regolato mediante quattro masselottes adattate internamente ai bracci stessi: ciò permette l’indicazione crono al decimo di secondo. Il calibro RMAC4 è stato sviluppato in collaborazione con Vaucher Manufacture Fleurier, ed è la prima volta che Richard Mille integra la funzione sdoppiante in un meccanismo automatico. Le sue caratteristiche di base, oltre a quelle citate, sono le seguenti: dimensioni di 31,78 x 29,98 mm, spessore di 8,69 mm, 51 rubini, bariletto a rotazione rapida (un giro in 6 ore, anziché nelle più tradizionali 7,5) a determinare un eccellente “delta” alla curva di rilascio della forza della molla con un ideale rapporto fra riserva di carica/prestazioni/regolarità di marcia, riserva di carica di 60 ore (a cronografo inattivo). La platina presenta un rivestimento grigio e la brunitura dei ponti in titanio grado 5, è stata ottenuta con il metodo “electroplasma”. La sezione cronografica, dal disegno rigorosamente geometrico, si basa su di uno smistamento mediante ruota a 6 colonne (già vista nel RM 72-01), con innesto verticale. La funzione sdoppiante e, quindi, la misurazione dei tempi intermedi, avviene sempre mediante una ruota a 6 colonne, visibile sul fronte posteriore del meccanismo, a governare le leve della pinza che va a chiudersi sulla ruota su cui è calettata la sfera centrale dei secondi rattrapanti: tale soluzione ottimizza il sincronismo, effettua un bloccaggio sicuro e migliora l’assorbimento d’energia conseguente all’adozione della funzione. Ciò, unitamente all’eliminazione, pressoché totale, del salto iniziale nella lancetta dei secondi crono, avviene anche grazie alla progettazione e produzione di ingranaggi e leve dedicate. 

Il fondello in Carbon TPT® è fissato con 8 viti in titanio grado 5 a testa scanalata ed è integrato da vetro zaffiro. Attraverso di esso, possiamo osservare il fronte posteriore del calibro automatico di manifattura RMAC4 con, in primo piano, il rotore a geometria regolabile (si può modificarne l’inerzia per una migliore efficienza di carica della molla a seconda delle abitudini più o meno dinamiche di chi indossa l’orologio). Sotto di esso vi è il dispositivo  sdoppiante a pinza, regolata mediante ruota a 6 colonne visibile in alto a destra. Il bilanciere in Glucydur, con spirale libera e a regolazione inerziale, oscilla a 36.000 alternanze/ora. I rubini sono 51 e la riserva di carica è di 60 ore a crono inattivo.  

In quest’inquadratura di profilo, si nota l’accentuata curvatura della carrure. A destra, ecco il pulsante in Quartz TPT® rosso, relativo alla ricarica rapida della molla del bariletto; a sinistra, il pulsante relativo alla funzione sdoppiante.

In quanto al costante miglioramento della gestione energetica del meccanismo e della coppia di trasmissione,  Richard Mille non si è limitato a quanto indicato, aggiungendo, in primis, per ciò che concerne la carica automatica del bariletto, l’impiego del suo collaudato rotore a geometria regolabile, seppur su nuovo disegno, che offre la possibilità di modificarne l’inerzia per una migliore efficienza di carica della molla a seconda delle abitudini più o meno dinamiche di chi indossa l’orologio. Esso è così costituito: corpo centrale in titanio grado 5; segmento pesante periferico in platino; piccole masse mobili regolabili su 3 posizioni al fine di accelerare o rallentare il processo di avvolgimento della molla; alette in ottone; cuscinetto di rotazione con sfere in ceramica; sistema di carica bidirezionale. In seconda istanza, poi,  i tecnici di Richard Mille hanno introdotto una vera e propria “complicazione”, atta a migliorare la praticità d’uso dell’orologio: per la prima volta, infatti, è stato sviluppato e brevettato, in aggiunta alla ricarica manuale via corona e automatica mediante rotore, un dispositivo di carica rapida, attivato da un pulsante a ore 8. Mediante 125 pressioni su detto pulsante, la molla viene completamente armata, risultando, in generale, una modalità più veloce ed efficace per riavvolgere rapidamente quest’ultima, ad orologio arrestato, ed essendo anche molto pratica, se quest’operazione s’intende effettuarla ad segnatempo indossato. Tale funzione, gli ingegneri della Casa la definiscono “giocosa”, ed è stato particolarmente difficile elaborarla a causa dell’alto livello di trasferimento di energia: durante i test di durata e invecchiamento (una particolare procedura, prevede l’invecchiamento accelerato di 10 anni per tutte le funzioni), il pulsante è stato attivato migliaia di volte. 

Ponti e platina, nel RM 65-01, sono in titanio grado 5: la prima presenta un rivestimento grigio , mentre la brunitura dei ponti è stata ottenuta con il metodo “electroplasma”. In primissimo piano, la ruota a 6 colonne preposta alla funzione sdoppiante.

Il modello RM 65-01 è stato, inoltre, arricchito con un nuovo selettore di funzione, integrato completamente nella corona di carica: premendo semplicemente il pulsante coassiale con la corona, si possono alternare le funzioni di carica manuale “tradizionale” (W), regolazione della data (D) e impostazione dell’ora (H), espresse sul quadrante al 4/5 e identificate da codici-colore in base alle funzioni dell’orologio, cromie che si trovano anche sui pulsanti. Sul quadrante a vista (in vetro zaffiro, dallo spessore di 0,35 mm, fissato su 8 flange in silicone inserite nelle scanalature, superiore e inferiore, delle lunette interne), il colore giallo è riservato alle indicazioni orarie, ore, minuti e piccoli secondi, a ore 6; il verde si riferisce alla data, a doppia finestrella verticale all’11; il colore arancione è utilizzato per le indicazioni cronografiche, sulla lancetta dei secondi centrale e sui contatori dei 30 minuti e delle 12 ore (la sfera centrale sdoppiante è, invece, connotata dal blu). Venendo, infine, alla cassa, disponibile totalmente in Carbon TPT® (lunetta, carrure, incassi dei pulsanti e fondello integrato da vetro zaffiro antiriflesso) o in Carbon TPT® e oro rosso, è dotata di una corona in titanio grado 5 micropallinata, lucida e satinata (doppia guarnizione O-ring e collare antiscivolo in gomma), e di pulsanti cronografici anch’essi in titanio grado 5 lucido e satinato. Stesso materiale e stessa finitura sulla placca incisa RM 65-01, inserita sul fianco opposto alla corona, fra il pulsante di attivazione della lancetta sdoppiante, al 10, e quello della carica rapida, che si distingue per essere realizzato in Quartz TPT® rosso.

Richard Mille ha recentemente definito un accordo di collaborazione pluriennale con la Scuderia Ferrari.

Partnership pluriennale con la Ferrari

Senza alcun dubbio, una breaking news in ambiente orologiero (comunicata lo scorso 22 febbraio) è stata quella riguardante il recente accordo di collaborazione sottoscritto da Richard Mille con uno dei marchi più iconici del mondo: la Ferrari. Molti, in tal senso, sono i valori condivisi. Entrambi i marchi trovano la loro ispirazione nella massima espressione della tecnologia, combinando un know-how secolare con progetti all’avanguardia, con quella passione che porta alla vera eccellenza mondiale nei rispettivi campi. La partnership pluriennale si concretizza nella partecipazione dall’apice delle corse automobilistiche, la Formula 1, ai programmi di endurance, WEC, alle competizioni GT, al Ferrari Challenge (dal 1993, questo famoso campionato mono-modello ha permesso a migliaia di gentleman drivers di scendere in pista a gareggiare in tutto il mondo), alla Ferrari Driver Academy (un terreno fertile per scovare e fare emergere nuovi talenti), fino ad una categoria in rapida crescita, ossia le Ferrari Esports Series. A seguito dell’accordo, i prossimi anni vedranno lo sviluppo di una gamma specifica di orologi, attraverso la stretta collaborazione del team dedicato Richard Mille, con gli studi di progettazione della Ferrari. Richard Mille non potrebbe essere più entusiasta di questa partnership con la Ferrari: “Tutti sanno che la Ferrari è un marchio iconico con una storia incredibile e un immenso seguito, dai leggendari tifosi fino ai tanti collezionisti di auto d’epoca. Vediamo questa come una vera collaborazione con molteplici sviluppi da intraprendere sui nostri orologi con i designer e gli ingegneri Ferrari. L’intero team è elettrizzato dell’opportunità di lavorare con Ferrari e si impegna a creare una sinergia forte e appassionata.”  Gli fa eco Mattia Binotto, Managing Director e Team Principal della Scuderia Ferrari: “Sono molto soddisfatto di questa nuova partnership pluriennale. Ferrari e Richard Mille hanno molti valori in comune, dalla tecnologia all’uso di materiali simili, così come la passione che mettiamo nell’ideare e progettare i nostri prodotti. Entrambi i marchi portano il nome del loro fondatore e rappresentano i loro sogni e visioni. La collaborazione sarà di ampia portata e sono particolarmente lieto che si estenda anche alla Ferrari Driving Academy. Richard Mille è un grande appassionato di corse e condivide il nostro impegno nel portare in alto giovani piloti di talento e nell’attrarre le nuove generazioni agli sport motoristici.”

 


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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