Nel 2023 si celebra il 75° anniversario del Seamaster, pilastro della Maison di Bienne, ma già lo scorso anno, la Casa ha festeggiato il ventennale dell’importante variante Aqua Terra della collezione. In questo ambito, sono stati presentati, negli scorsi mesi, i modelli Shades, spumeggianti, pensati per il periodo estivo, distribuiti su due misure e cinque cromie, e, poi, le nuove versioni di Worldtimer, in acciaio e titanio, da 43 mm.
In occasione della ricorrenza del 75° anniversario della collezione Seamaster, Omega ha lanciato ben 11 nuove referenze in Summer Blue, ossia con quadranti blu sfumati, relativamente alle versioni Aqua Terra, Worldtimer, Seamaster 300, Seamaster Diver 300M, Planet Ocean, Ploprof e Ultra Deep e, inoltre, ha aperto, per il periodo estivo ben quattro boutique pop-up dedicate al Seamaster a Mykonos, Forte dei Marmi, Saint-Tropez e San Diego. Lo scorso anno, comunque, ed è su questo che concentriamo l’attenzione, è ricorso il ventennale della linea Seamaster Aqua Terra presentata, nel 2002, con l’obiettivo di richiamare la tradizione pionieristica e l’affidabilità della Maison di Bienne, sia sulla terraferma che nelle profondità marine, denominate in lingua latina. Pur essendo inserita nell’ambito della linea Seamaster, l’orologio Aqua Terra s’ispira, per la cassa, allo Speedmaster e, per le lancette, al Railmaster. Fu, poi, la prima linea, oltre alla De Ville ad essere equipaggiata con la tecnologia coassiale (per la precisione, il calibro 2500B). Sotto il profilo estetico, gli Aqua Terra ricercavano gli amanti di uno stile di vita attivo, puntando sull’innovazione e sui contrasti cromatici: l’urban addict, dunque, veniva stimolato dalla complessità degli ambienti marini, data anche l’impermeabilità fino a 15 atmosfere. Un mix & match che si è dimostrato un successo crescente negli oltre venti anni di presenza sul mercato, data, poi, la contemporanea aggiunta di soluzioni tecniche al top in termini di amagneticità e precisione. E, una simile proposta, la Maison di Bienne l’ha distribuita su tutte le dimensioni del polso, partendo dal femminile, passando per l’unisex, fino ad arrivare al maschile, dunque, 28 mm, 35 mm, 38 mm e 41 mm.
Lo scorso marzo, Omega ha aggiunto alla collezione delle sfumature di colore, svelate al pubblico alla fine dello scorso marzo, a Londra, nella raffinata cornice di Somerset House. All’evento erano presenti gli ambassador Zoë Kravitz, Zhou Dongyu e Eddie Redmayne, unitamente a personalità di spicco legate alla Maison, tra cui il cantautore italiano Marco Mengoni e la “divina” Federica Pellegrini. La Casa, dunque, ha voluto creare un’esperienza multisensoriale incentrata sulle nuove, esclusive tonalità della collezione, che spaziano dal Blu Oceano, al Verde Alloro fino al Terracotta. Il Presidente e CEO della Maison, Raynald Aeschlimann, ha spiegato: “Gli orologi Omega sono pensati per esprimere la propria personalità, e la collezione Aqua Terra Shades ne è un meraviglioso esempio”. E, in effetti, una simile spettro cromatico, ispirato dalle nuance dell’oceano e della terra, è stato studiato proprio per definire al meglio caratteristiche e mood individuali, un concetto ben sintetizzato da Zoë Kravitz: “Omega è una garanzia quando si tratta di possibilità di scelta.” Si può, quindi, giocare con il proprio stile attraverso due declinazioni di Aqua Terra Shades, in acciaio lucido/satinato, da 34 mm e 38 mm con bracciale ridefinito nei link, alle quali vanno aggiunte due versioni in oro (Sedna, su 38 mm; Moonshine su 34 mm). I quadranti sono laccati a finitura soleil, per una maggiore profondità. La “magia” dei colori è stata ottenuta mediante processi PVD (Physical Vapour Deposition), per cromie quali il Terracotta, o CVD (Chemical Vapor Deposition), le cui reazioni chimiche danno luogo a tonalità come il Blu Oceano; indici e sfere dei modelli da 34 mm sono in oro bianco, mentre per le varianti da 38 mm, sono tradizionalmente rodiati. In quanto al meccanismo, automatico, gli Aqua Terra Shades, impermeabili fino a 150 metri, impiegano il calibro Omega Co-Axial 8800, dotato della Certificazione Master Chronometer (55 ore di riserva di carica).
Il percorso, sugli Aqua Terra, non si è fermato agli Shades e considerata la suindicata ecletticità della collezione, alla quotidianità e alle atmosfere sottomarine, la Maison ha deciso di accompagnare anche la proposta calibrata sui globetrotter, con nuove interpretazioni dei Seamaster Aqua Terra Worldtimer: due varianti in acciaio ed una in titanio grado 2. Afferma Aeschlimann: “Omega è orgogliosa dello spirito pionieristico che la contraddistingue e questi orologi costituiscono un vero e proprio invito all’azione. I quadranti sono opere d’arte sensazionali, un tributo al viaggio e all’avventura, per non parlare della tecnologia d’eccellenza che anima questi straordinari display”. Parole decisamente significative ed identificative di un lavoro curato nei minimi dettagli che, a prima vista, potrebbe essere sottovalutato. Nello specifico, in tutte le versioni da 43 mm (14,12 mm di spessore), la lunetta è in ceramica spazzolata e, al centro del quadrante, la rappresentazione della Terra, osservata dal Polo Nord, è ottenuta tramite ablazione al laser su una superficie in titanio grado 5: non è facile verificarlo ad occhio nudo, ma l’intera mappatura è bombata per riprodurre la curvatura terrestre e la finitura dorata mette in evidenza i rilievi. Ad incorniciare la carta topografica, un’indicazione delle 24 ore su vetro in esalite, suddivisa in sezioni giorno e notte, diversamente trattate. Completano il quadro, corona serrata a vite e fondello, sempre a vite, integrato da vetro zaffiro, a consentire un’impermeabilità fino a 15 atmosfere, oltre che a visualizzare il movimento meccanico automatico di manifattura, calibro Co-Axial Master Chronometer 8938 (dunque, resistente a campi magnetici fin a 15.000 Gauss).
Il bilanciere a spirale libera in silicio, con ponte passante, pulsa a 25.200 alternanze ora, e la massa oscillante ricarica in senso bidirezionale, garantendo un’autonomia di 60 ore. Il sistema di regolazione dei fusi è molto semplice e non prevede un’ulteriore lancetta. Infatti, basta estrarre la corona in seconda posizione, bloccando la sfera dei secondi all’altezza del 12, per una perfetta sincronizzazione; poi, ruotando la corona in senso antiorario, per regolare l’ora di casa, muoviamo le lancette in avanti e, con esse, la scala 24 ore, fino a collimare la nostra città di riferimento per il fuso italiano (in questi Aqua Terra Worldtimer, va considerata “Bienne”, sede di Omega), con l’ora corretta sulla suddetta scala 24 ore. Al fine di regolare l’ora locale, premiamo la corona verso la carrure e facciamo ripartire il tempo e la sfera dei secondi, per poi estrarre di nuovo la corona, ma in prima posizione: in questo modo non avviene lo stop seconds e, ruotando la corona in senso orario, muoviamo solamente la sfera delle ore, a scatti di un’unità, in riferimento ai 12 indici rettangolari applicati e luminescenti, fino a collimare la lancetta stessa con il corretto orario del luogo in cui ci troviamo. A questo punto, basterà riavvitare la corona per avere la chiara indicazione degli orari sulle 24 città scelte per rappresentare gli altrettanti fusi. Le destinazioni mondiali sono riportate in modo circolare attorno al quadrante, nella sua fascia periferica e sul rehaut. Tutti i toponimi, ad eccezione di “London” (evidenziata in rosso, in quanto riferita al Greenwich Mean Time o Universal Time Coordinated), sono monocromatici. Sulla variante in titanio, Omega ha realizzato il quadrante grigio e nero, mediante ablazione al laser: questo significa che, sul quadrante, non ci sono elementi applicati, eccezion fatta per la parola “London”, verniciata a mano, come sopraindicato, in rosso. La lunetta in ceramica è nera e la luminescenza, su indici e lancette bruniti, è blu. Completa il modello un cinturino integrato in caucciù strutturato nero con impunture grigie, una maglia decorativa aggiuntiva e una fibbia déployante, entrambe in titanio grado 2. Le due versioni in acciaio si differenziano per l’impiego di un bracciale in acciaio o di un cinturino in caucciù verde con impunture grigie. Il quadrante, evidentemente, è trattato PVD verde, con finitura soleil e incisione verticale a riprodurre il tratto dei meridiani, incorniciato da una lunetta in ceramica verde; indici e lancette sono in oro Moonshine.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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