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L’affordable luxury del Gruppo Festina

L’affordable luxury del Gruppo Festina

Avere un portafoglio marchi diversificato, in un contesto di mass market e di affordable luxury, può essere un vantaggio, ma la sua gestione è decisamente complessa. Ѐ il caso del Gruppo Festina, in merito al quale, abbiamo voluto ascoltare il Direttore Generale, Paolo Galimberti.

Paolo Galimberti, Direttore Generale della Filiale Italiana del Gruppo Festina, sta contribuendo enormemente alla crescita del Gruppo in Italia, con intelligenza e professionalità.  L’azienda spagnola gestisce, di fatto, cinque brand orologieri, ossia Festina, Lotus, Jaguar, Candino e Calypso, a cui si aggiungono due marchi di gioielleria, Lotus Style e Lotus Silver. Attualmente, il mercato italiano assicura un fatturato annuo tra i 17 e i 18 milioni di euro l’anno, il terzo, dopo Spagna e Francia, a livello di filiale, ma è il primo in termini di utili. In tal senso, decisamente significativo il risultato 2018, con un fatturato stazionario (+0,6%), ma utili a +27%, un vero e proprio record per la filiale, a motivo di una riorganizzazione importante che ha toccato le aree del marketing e della gestione. 

Diversi, dunque, gli asset sul tappeto a cui garantire un’adeguata rotazione per ottimizzarne la resa. Per quanto concerne il brand leader, Festina, interessante è stata la proposta della collezione Swiss Made, relativamente alla quale Galimberti sottolinea: “Spesso ci si dimentica che Festina è un marchio svizzero. Detto ciò, abbiamo concepito tale proposta come una ‘capsule collection’, in un contesto più generalista, offrendola ad un prezzo assolutamente in linea con quello previsto per i modelli non Swiss Made e sta avendo un successo notevole, tanto che abbiamo deciso di replicarla anche il prossimo anno e, comunque, in modo continuativo nel tempo. Con essa vogliamo dare al mercato un segnale forte d’immagine e di qualità, che ci compete, evidentemente, in tutto ciò che facciamo. In tal senso, poi, ricordo che , nel Gruppo, lavoriamo con due brand totalmente Swiss Made, ossia Jaguar e Candino. Jaguar, in particolare, il prossimo anno costituirà un importante focus per noi, in Italia”. La proiezione high-end di Festina, nel 2019 è proseguita, con la presentazione di una corposa linea Automatica: “Le idee arrivano sempre dal mercato” – osserva Galimberti.  “L’automatico non è il nostro bestseller, ma un’esigenza. Lo abbiamo destinato anche al pubblico femminile, perché la nostra politica è quella di differenziare al massimo, in modo da mantenere, in prospettiva, un equilibrio commerciale, non rischiando di sbilanciare troppo il focus e trovarci in difficoltà nei momenti meno performanti. Come per lo Swiss Made, anche nel 2020, presenteremo una nuova Automatic Collection”

Festina, Automatic Collection, tre sfere in acciaio da 41 mm, calibro Miyota.

E prosegue: “In termini generali, per noi, tutti gli spazi di mercato di nostra competenza, presi a sé stanti, apparentemente non sono così necessari e funzionali, ma tutti assieme spingono fortemente la crescita del brand, la sua immagine e il suo successo. Sull’automatico lavoreremo in comunicazione, precipuamente sul punto vendita, con vetrine ben organizzate, ben costruite e molto visibili e focalizzate (anche per lo Swiss Made). Talvolta facciamo delle cose bellissime, ma non lo comunichiamo adeguatamente”. Quest’anno, la mission, oltre al consolidamento di Festina, è stata la crescita di Lotus. Riguardo a quest’ultimo, Galimberti afferma con orgoglio: “In poco più di tre anni abbiamo più che triplicato il fatturato, il che ci ha consentito d’investire in modo più sostenuto in comunicazione, come per la sponsorizzazione del Palaforum o sul mezzo televisivo. In tal senso saremo presenti nella trasmissione ‘X Factor’. Questi risultati sono dovuti ad una chiara diversificazione di Lotus rispetto a Festina, in passato troppo sovrapposti e nell’individuazione del target di riferimento nei cosiddetti “millennials”, ragazzi di 22/23 anni, molto attenti ai temi dell’ecosostenibilità, a un certo tipo di musica, ‘connessi’ sì, ma non troppo. E, poi, vi è stato un grande lavoro sui brand gioiellieri Lotus Style, in acciaio, e Lotus Silver, che costituiscono più del 50% del fatturato del marchio: notevolissimo è il riscontro che stiamo ottenendo con la linea Lotus Silver Swarovski, in partnership con l’azienda austriaca”. Nel 2020, uno degli intenti primari sarà quello dello sviluppo di Jaguar, come ci conferma il Direttore Generale: “Jaguar rappresenta il lusso accessibile e per gestirlo ci vuole una certa sensibilità operativa. Per questo, punteremo su di una distribuzione selettiva, spingendo sul sell in, strategia che, già, gradualmente, sta portando ad una crescita, non eclatante, ma costante”. Infine, vera e propria novità per il Gruppo Festina, è stata l’acquisizione del brand svedese Kronaby, focalizzato sull’orologio ‘connesso’, ma in un modo unico e singolare. Importanti sono le prospettive, secondo Galimberti: “Innanzitutto, oltre al marchio, abbiamo acquisito tutto il suo patrimonio di tecnologie hardware e software, da mettere a disposizione, eventualmente, anche agli altri brand del Gruppo. Inoltre, è il concept di Kronaby che impatta, ossia mettere il design al centro dell’orologio e di aggiungere caratteristiche smart, che hanno lo scopo di regalare un’esperienza in più a chi lo indossa. Dunque, Kronaby è, in primis, un orologio, che deve piacere per la sua estetica e, poi, uno smartwatch. In tale veste, specifiche app consentono una configurazione informativa e un’interazione intuitiva, tali da garantire all’utente la fruibilità dell’orologio in termini funzionali alle esigenze del momento, modificando ‘il ruolo’ dei pulsanti a seconda delle priorità di giornata. Un modo questo per non disperdersi tra le mille opportunità che offre uno smartwatch, e che non usiamo. Kronaby, in sintesi, non è un competitor dello smartwatch, ma ci consente di coprire un’area di mercato specifica e dalle forti potenzialità, peraltro a prezzi interessantissimi, dato che il range operativo è tra i 275 e i 495 euro”

Festina, Automatic Collection, Day Date Diver, in acciaio da 42,3 mm, impermeabile fino a 10 atmosfere.

Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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