Continua intenso il lavoro di Tissot riguardo la collezione PRX, dall’identificativa cassa tonneau con anse piene inclinate e dalla resistenza fino a 10 atmosfere, ripresa nel 2020, con versioni al quarzo. Ad esse, lo scorso anno, si è aggiunta la variante automatica, dotata del meccanismo Powermatic 80, capace di 80 ore di riserva di carica e di spirale antimagnetica Nivachron. È proprio da questa che prendiamo le mosse, per presentare l’ulteriore upgrade, con il cronografo e il solotempo da 35 mm, al quarzo, al fine di consolidare ed ampliare il target di riferimento.
PRX è un acronimo che stava per “Preciso”, “Robusto” e con la “X” ad indicare, in numeri romani, le dieci atmosfere di profondità a cui l’orologio era testato impermeabile, pari a 100 metri. A definirlo fu Tissot, a cavallo degli anni ’80, in riferimento ad un pubblico maschile sempre più smanioso di apparire e di crearsi un proprio stile, nel quale accessori e dettagli come l’orologio assumevano un’importanza decisiva. La precisione e l’affidabilità dei modelli al quarzo provenienti dal Far East, richiedeva, da parte della Svizzera, patria dell’orologeria, una risposta netta e chiara, non solo rispolverando l’ineguagliabile fascino della meccanica, ma anche “combattendo” sullo stesso terreno del quarzo, aggiungendovi quel tocco di gusto e di eleganza, proprio dell’ultracentenaria tradizione elvetica. La Maison di Le Locle scelse questa seconda strada, ma con grande attenzione alle tendenze di periodo, che richiedevano geometrie ed integrazione strutturale, operando sul pieno ed evitando soluzioni troppo “leggere” ed essenziali. La classica forma rotonda, non si prestava per raggiungere correttamente l’obiettivo e allora il concept integrato, con bracciale rastremato alla chiusura, Tissot lo realizzò anche sul Seastar al quarzo, la cui tipologia di movimento consentì il massimo contenimento dello spessore. Eppure fu il PRX, rompendo i codici fino ad allora dettati dalla storia, a rappresentare e definire, nell’orologio, l’aspetto rétro, cool e chic di quel periodo di transizione e di grande cambiamento sociale e culturale: la gioia e la libertà di fine anni ’70 trovarono, nel PRX, un’interprete in grado di trasmettere un’emozione.
In tal senso, negli anni a seguire, la Casa di Le Locle sviluppò questa liberazione dagli schemi conformistici degli anni ’60, realizzando modelli pop, psichedelici, colorati e oversize, sempre al quarzo. Ecco, allora, che nel pianificare il rilancio del PRX, il CEO di Tissot, Sylvain Dolla, nel 2020, nel pieno della catastrofe pandemica, decise di ripartire proprio dal quarzo, ponendo grande attenzione alla risposta del mercato, disegnando, sui feedack ricevuti, il futuro di medio termine della collezione. Queste le sue parole, a sintetizzare in modo chiaro ed esplicito la strategia sul PRX: “Il PRX 20 405, prima versione presentata, ha parlato ad un pubblico più giovane. Con movimento al quarzo, il successo è stato determinato dal suo stile. Parla alle persone che sono affascinate dai look vintage-moderni e che desiderano il look perfetto con un design retrò senza tempo. Dopo la sua uscita, le richieste ricevute da appassionati di orologi, a cui piaceva l’aspetto ma cercavano una versione automatica, ci hanno indotto a realizzare un modello con il movimento Powermatic 80, lo scorso anno. Nel 2022 abbiamo ampliato ulteriormente la collezione con un esemplare fedele all’originale, in una dimensione di 35 mm, d’impatto unisex e tesa ad interessare un target più giovane. Tuttavia, non ci siamo dimenticati degli appassionati di orologi e di coloro che cercano un pezzo leggermente più sofisticato. Abbiamo, dunque, elaborato anche un bellissimo cronografo e una versione Gold, con lunetta in oro a 18 carati. Uno dei punti di forza di Tissot è che dispone di un orologio per tutte le esigenze e la collezione PRX, di per sé, ne è la prova. È una linea che è tornata per restare”.
Dunque, in quest’occasione, muoviamo proprio dall’automatico con Powermatic 80, passando, poi, ad illustrare le novità evolutive finalizzate a completare, per il momento, una proposta ampia , articolata e coerente di una collezione sempre più importante in un catalogo fortemente diversificato come quello della Maison.
PRX Automatic Powermatic 80 e versione steel & gold
Risale alla fine di agosto del 2021, l’aggiornamento della collezione PRX con la versione automatica, definita in continuità con le varianti originarie al quarzo, ma con alcuni importanti dettagli identificativi. La sintetizza così il CEO: “Nel PRX Powermatic 80, il movimento non garantisce solo 80 ore di riserva di carica, ma è anche antimagnetico, grazie alla spirale Nivachron. Una soluzione eccezionale se associata ad una fascia di prezzo tra i 645 e i 725 euro. Inoltre, è anche estremamente affidabile e può essere indossato in qualsiasi circostanza, grazie alla sua resistenza agli urti e alle variazioni di temperatura. Naturalmente, queste caratteristiche significano anche che il PRX automatico si rivolge principalmente ad un consumatore un poco più maturo ed attento al dettaglio. Prova ne sia il quadrante con motivo a scacchiera, un tocco di raffinatezza che lo differenzia dalla versione al quarzo, pur mantenendo uno stile ‘young-at-heart’”. La cassa da 40 mm, prevede uno spessore di 11,3 mm (nella versione al quarzo è di 10,4 mm) ed è mantenuto l’impatto aggressivo e robusto proprio del modello, ben chiaro, osservando il profilo, nella lunetta distribuita sul tratto a spiovente inclinato e lo spessore sopra la carrure, e nel fondello – integrato da oblò in vetro minerale – dall’incasso a vite su guarnizioni ben proporzionate, a garanzia del dato d’impermeabilità fino a 10 atmosfere e ad assicurare l’opportuno “contenimento” del calibro automatico. La finitura è prevalentemente satinata, con la lucidatura riservata alla lunetta ed agli sfacci della carrure e delle maglie del bracciale. Il meccanismo, come evidenziato dal CEO, denominato Powermatic 80, tradisce la presenza del calibro ETA 80.111, che pulsa ad una frequenza di 21.600 alternanze/ora, in virtù di un bilanciere ad inerzia variabile (due viti di regolazione), associato ad una spirale libera Nivachron: composta da una lega di titanio (al contrario del silicio può essere realizzata con procedure standard e non fotolitografiche), riduce gli effetti dei campi magnetici da 10 a 20 volte, è estremamente resistente agli urti e alle variazioni di temperatura e, conseguentemente, permette un notevole miglioramento della precisione. La riserva di carica è di 80 ore. Il vetro zaffiro protegge quattro versioni di quadrante: nero, blu, argenté e verde, con finitura a scacchiera in rilievo stampata sul metallo, elemento che le differenzia dalle varianti al quarzo (la declinazione argenté fruisce di lunetta, sfere, indici applicati e cornice della finestrella del datario PVD oro rosa, ulteriore evidenza su di un mood anni ’70). Non manca, evidentemente, il trattamento con SuperLuminova ed il datario a finestrella al 3. Sulla scia di quanto detto, in termini generali, riguardo l’impostazione strutturale, la linea dettata dalla cassa viene seguita, senza soluzione di continuità dal bracciale (dotato di dispositivo intercambiabile), integrato tra le anse ricavate dalla carrure monoblocco, mediante una grande maglia orizzontale scalinata lateralmente (doppio pulsante per l’apertura), cui ne seguono, a scendere verso la chiusura déployante a tripla lama in acciaio, altre in successione, via via di larghezza degradante a configurare un insieme compatto ma fluido, elegante nell’alternanza tra le finiture e flessibile, ad offrire un’eccellente vestibilità. Tissot, anche nella campagna a supporto dell’Automatic, ha voluto dimostrare di poter andare ben oltre la tradizione e di privilegiare leggerezza e divertimento, senza rinunciare alla ricercatezza. Quest’anno, la variante automatica del PRX è stata arricchita con due versioni da 40 mm, in acciaio satinato e lunetta scanalata in oro rosa a 18 carati, dal diametro che diminuisce leggermente fino ai 10.93 mm. Le varianti di quadrante sono due, evidentemente con indici, sfere a bastone e cornice del datario, nella stessa tonalità della ghiera: marrone e blu, satinate soleil.
PRX Automatic Chronograph
Ed eccoci al cronografo, per accogliere il quale, Tissot ha ampliato la cassa in acciaio, fino a 42 mm, impermeabile fino a 100 metri, mantenendo protagonista la finitura satinata, è intervenuta dimensionalmente anche sulla corona zigrinata e, ovviamente, ha aggiunto i pulsanti, armonicamente sviluppati a sezione rettangolare con incasso di protezione. Il fondello è a vista sul movimento automatico, il calibro Valjoux A05.H31, derivato dall’affidabile ETA-Valjoux 7753: 13 ¼’’’, 27 rubini, 28.800 alternanze/ora, regolazione di precisione su racchetta, rotore scheletrato unidirezionale su cuscinetti a sfere. Relativamente alla funzione cronografica integrata, lo smistamento è a camme con innesto a pignone oscillante, al fine di configurare la disposizione dei contatori in senso orizzontale. Infatti, a differenza della classica disposizione propria dell’originario ETA-Valjoux 7750, nel 7753 i minuti crono invece che al 12, sono posizionati al 3, per dare un’allure d’antan all’orologio: una scelta che ha portato a modificare la platina supplementare del datario e ad aggiungere dei ruotismi di rinvio da ore 12, dove è stata mantenuta la ruota dei minuti crono con camma a cuore coassiale, a ore 3, dove è stata inserita la ruota su cui è calettata la piccola sfera dei minuti crono stessi. Per il resto, ore crono al 6 e piccoli secondi al 9 e, altro importante e qualificante dettaglio, la riserva di carica è stata portata fino a 60 ore. I quadranti sottolineano l’aura vintage del PRX Chronograph, in virtù della soluzione “reverse panda”, in auge negli anni ‘60/’70, realizzata in due declinazioni, con finitura spazzolata verticale e contatori a contrasto con fondo mat e scala degl’indici azurée (la tonalità dei contatori è ripresa sulla scala della minuteria): contatori argenté su sfondo blu; contatori neri su sfondo argenté. Nel primo caso, indici applicati e sfere sono placcati in oro rosa, nel secondo, sono rodiati.
PRX 35 mm
Una collezione costruita su varianti al quarzo da 40 mm, modelli automatici Powermatic 80, sempre da 40 mm (disponibili anche con lunetta in oro rosa) e cronografi da 42 mm, poteva sembrare completa. E, invece, il mercato, in senso globale, “ha richiesto” anche un formato più piccolo, da non considerarsi, come ben specificato dal CEO Dolla, “femminile”, ma dall’impatto unisex, compatibilmente con il mantenimento delle proporzioni e del design. E, visto che l’originale del 1978, incarnava proprio la tendenza attuale verso l’orologio unisex, proponendolo proprio su di un diametro da 35 mm, la Maison di Le Locle ha voluto rispettare fedelmente questa indicazione (spessore di 9,6 mm), lanciando, con movimento al quarzo Swiss Made, una nuova serie di cinque esemplari PRX, su casse satinate, del medesimo diametro: in acciaio con quadranti soleil nei colori argentè, blu, verde o azzurro; in acciaio PVD oro giallo, con quadrante soleil “ton sur ton”. Il fondo è chiuso e l’impermeabilità, ça va sans dire, non cambia, ossia 10 atmosfere. Al fine di permettere la più efficace penetrazione del mercato, Tissot ha abbinato al lancio delle versioni da 35 mm una campagna video che riporta alle atmosfere pop degli anni ’70: una macchina, un distributore di benzina (dal nome PRX, ovviamente), una destinazione sconosciuta, cinque ragazzi con look e personalità diverse. Non ci sono programmi, l’obiettivo è vivere al massimo, in libertà, cogliendo al volo tutte le occasioni, improvvisando. Con una colonna sonora americana sullo sfondo, i ragazzi mangiano snack in un tempo battuto dai loro cinque PRX, tutti con quadrante diverso. Dove porterà il viaggio PRX? Difficile dirlo, ma, certamente, vintage e modernità sapranno convivere, senza guardarsi mai indietro.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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