La Maison elvetica, aggiunge un altro importante tassello, dopo il Tour de France e la Vuelta di Spagna, alla sua leadership nelle collaborazioni sportive in ambito ciclistico, assumendo la qualifica di Cronometrista Ufficiale del Giro d’Italia, partito da Monreale lo scorso 3 ottobre. L’orologio celebrativo di questa importante, nuova liaison, è un Chrono XL da 45 mm, in acciaio PVD nero con toni rosa a contrasto.
Monte Zoncolan, sulle Alpi Carniche, 23 maggio 2010, quindicesima tappa del Giro d’Italia. Negli otto chilometri conclusivi sul versante che passa da Ovaro, in Friuli, Ivan Basso, in fuga, scatta e stacca l’allora campione del mondo, l’australiano Cadel Evans. Si tratta di un’ascesa durissima, con pochi tornanti stretti e ripidi, intervallati da lunghi rettilinei con pendenze spesso superiori al 15% (pendenza media del 11,5%, pendenza massima, per un centinaio di metri, fino al 22%). Un’impresa straordinaria, “un uomo solo al comando”, dopo la quale il campione varesino completerà l’opera vincendo, quell’anno, la sua seconda Corsa Rosa: “Quel giorno ero un demonio” – ci ha raccontato Ivan, a Monreale, poco prima della partenza della 103ma e travagliata edizione del Giro d’Italia -, “come mi è capitato solo una decina di volte nel corso della mia lunga carriera, durata sedici anni. Sono momenti in cui ti senti, e sei, imbattibile” .
Basso (professionista dal 1999 al 2015, con all’attivo, tra l’altro, due Giri d’Italia, nel 2006 e, per l’appunto, nel 2010), oggi, è rimasto nel settore, impegnato a livello manageriale, con interessi a 360°, ed è un perfetto Friend of the Brand di Tissot, brand orologiero elvetico, di proprietà dello Swatch Group, Official Timekeeper del Giro, a partire dall’edizione 2020. Durante tutto il Giro, sarà la voce “istituzionale” della Casa, con cui condivide valori quali passione, impegno, precisione e costanza fin dal 1998, anno in cui vinse il Campionato Mondiale in linea under 23. “Ricordo, quell’anno, che rimasi incantato dal Rock Watch, orologio unico realizzato in granito alpino. L’importanza di un brand top della cronometria in una corsa come questa è basilare: il ciclismo vive nel tempo e lotta contro il tempo. E, poi, questo Giro d’Italia può considerarsi un miracolo, considerati i problemi organizzativi che si sono dovuti affrontare, causa coronavirus. È un messaggio di ottimismo in proiezione futura e darà vigore ad un ambiente ciclistico profondamente scosso”.
Un miracolo che ha preso vita, come accennato, nella splendida cornice della cittadina siciliana, fondata dai Normanni alla fine del XII secolo, lo scorso 3 ottobre, con una tappa a cronometro breve, ma intensa, fino a Palermo: sul lungo rettifilo alcuni ciclisti hanno raggiunto i 100 km/h. Tissot, dopo essersi assicurato il ruolo di Cronometrista Ufficiale della storica corsa a tappe nazionale, ha definito un Grande Slam ciclistico, in termini di partnership, dopo il Tour de France e la Vuelta di Spagna, dei quali il marchio elvetico “misura i tempi” dal 2016 (per completezza d’informazione, la Casa si occupa anche del Giro di Germania). Sottolinea il CEO Sylvain Dolla: “Essere il Cronometrista Ufficiale del Giro d’Italia è una grande opportunità per noi, perché da anni siamo impegnati nel campo del ciclismo. Tissot è il primo marchio di orologeria ad essere il partner mondiale dei principali eventi ciclistici, il che significa molto. Lavoriamo duramente per fornire le migliori tecnologie, al fine di garantire risultati precisi. Essere precisi fa parte del nostro DNA e non scendiamo a compromessi, dai nostri orologi ai nostri sistemi di cronometraggio.” A Tissot saranno intitolate le tre tappe a cronometro di questo Giro: la seconda è a Valdobbiadene e la terza, conclusiva della competizione, a Milano, il 25 ottobre, dove verrà assegnato il Trofeo Senza Fine 2020, destinato al vincitore e che farà bella mostra di sé al centro della Galleria Vittorio Emanuele II, nella capitale lombarda, fino all’ultimo atto della Corsa Rosa. Tissot, “classe” 1853, può vantare un legame profondissimo con lo sport, a motivo della sua costante propensione all’innovazione, nel massimo rispetto dei valori tradizionali dell’orologeria. Nel corso della sua storia, il brand è stato nominato cronometrista ufficiale e partner di numerose discipline sportive, tra cui il basket (campionato NBA negli USA), il rugby, il motociclismo (MotoGP), ma è proprio nel ciclismo che l’azienda è maggiormente presente, ormai da 50 anni: a conferma di ciò, nel 1995, si è associata all’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e, da allora, è cronometrista ufficiale dei campionati del mondo di ciclismo su strada, su pista, di mountain bike e di BMX, nonché della coppa del mondo di ciclismo su pista.
Per celebrare al meglio questa muova liaison, Tissot ha progettato un modello speciale, il Chrono XL Giro d’Italia 2020, un cronografo al quarzo Swiss Made, da 45 mm, in acciaio trattato PVD nero, impermeabile fino a 10 atmosfere, dall’aspetto decisamente grintoso. Sul quadrante, nero mat con contatori ton sur ton, spicca il contrappeso della lancetta rosa dei secondi crono (colore ripreso anche sul cinturino), a riprodurre la silohuette di una bici da corsa, mentre sul fondello è inciso il logo del Giro. L’orologio, presentato in una speciale confezione, è corredato da due cinturini intercambiabili.
Nelle prime tappe la battaglia è già cominciata, tra nuove promesse come Filippo Ganna (che si è aggiudicato la prima Cronometro), consolidati campioni come Vincenzo Nibali e fuoriclasse assoluti quale Peter Sagan. Si stanno affrontando le prime salite, le fughe e gli attacchi e si vedono corridori di squadre avverse parlottare in gruppo per stabilire strategie comuni, decidere se inseguire i fuggitivi, se rallentare e quant’altro. A tal proposito Ivan Basso ci ha confidato: “Non pensate che veramente ci si metta d’accordo. Normalmente si raccontano bugie…”. Appuntamento al 25 ottobre, dunque, quando, nel momento in cui verrà sollevato il Trofeo Senza Fine 2020, scopriremo la verità dopo tante bugie…
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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