Roy Lichtenstein, René Magritte, Sandro Botticelli, Katsushika Hokusai sono i protagonisti dell’ennesima “incursione” della Casa di Bienne, nell’universo artistico più esclusivo e ricercato, al fine di darne, grazie alla collaborazione con importantissimi Musei, la sua inconfondibile versione pop, sempre, assolutamente accessibile.
Il progetto di Swatch denominato “Museum Journey”, avviato nel 2018, prosegue anche quest’anno, con spunti sorprendenti, elaborazioni originali e richiami a diverse epoche artistiche, funzionali al ben conosciuto messaggio di contemporaneità proprio del brand. L’idea, lo ricordiamo, prevede che selezionati musei concedano a Swatch l’accesso ai loro capolavori, perché possa reinterpretarli sui propri segnatempo, al fine di rendere le opere d’arte più iconiche al mondo alla portata di tutti. Dunque, al fine di ottimizzare quest’opera di democratizzazione culturale, Swatch si è fatta accompagnare nel suo “Museum Journey”, dal Rijksmuseum di Amsterdam (2018), dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (2018), dal Musée du Louvre di Parigi (2019), dal MoMA di New York (2021) e dal Centre Pompidou a Parigi (2022). Come afferma Carlo Giordanetti, CEO di Swatch Art Peace Hotel, “la storia d’amore di Swatch con l’arte è iniziata nel 1985 con il primo di una lunga serie di orologi Art Special. La partnership con i Musei è relativamente recente nella nostra storia: l’unica collaborazione che avevamo definito in tale contesto fu con la Fondazione Maeght, nel 1988. Dopo ci si era staccati dal mondo dei Musei. Poi la scintilla è di nuovo scattata con il Rijksmuseum di Amsterdam, perché la loro visione era esattamente quella di portare le opere d’arte fuori dalle sale museali, in un modo intrigante, incuriosendo le persone”. Quest’anno, l’approccio non è stato, consuetudinariamente, unidirezionale, ma trasversale. Osserva Giordanetti: “Nel 2023, Swatch compie 40 anni. Dunque, è stato naturale pensare di fare le cose in modo diverso dallo scorso anno, in maniera originale, individuando argomenti artistici in risonanza con l’universo Swatch, ma non provenienti da un unico ente museale”.
E, infatti, ci troviamo di fronte a cinque capsule collection, riferite ad altrettanti istituzioni/autori, che saranno rese disponibili, a partire da questi giorni, fino a maggio. L’intera gamma attraversa vari momenti della storia dell’arte, da Botticelli a Lichtenstein, suddivisi su dieci capolavori proposti da Swatch nel suo caratteristico stile Gent e New Gent e giocosamente provocatorio, celebrativi di artisti che non hanno avuto paura di provare cose nuove. Le anticipiamo, prima di approfondirle singolarmente:
– Swatch x MoMA celebra la Pop Art e segna il 100° anniversario della nascita di Roy Lichtenstein;
– Swatch x Magritte presenta omaggi all’artista surrealista nel suo 125° anniversario dalla nascita;
– Swatch x Le Gallerie degli Uffizi omaggia la natura e la femminilità attraverso gli occhi e l’arte del maestro supremo del Rinascimento, Sandro Botticelli;
– Swatch x Louvre Abu Dhabi unisce l’energia di “The Great Wave Off Kanagawa” di Hokusai, con un maestoso “Astrolabio”, inciso da Muhammad ibn Ahmad al-Battûtî, esecutore magrebino di astrolabi nel XII secolo.
Manca, evidentemente, la quinta capsule collection di quest’ultimo Swatch Art Journey, composta da tre esemplari, rigorosamente nascosti e attesi per maggio, ma che, da quel poco che si è potuto carpire, farà felici i cultori della street art.
Commenta Giordanetti: “Roy Lichtenstein è un riferimento naturale, ad esaltare il lato pop di Swatch, mentre Magritte pone l’accento sull’anima surrealista e provocatoria del brand, sul suo ‘sense of humour’. Mi hanno entusiasmato i link con il Louvre Abu Dhabi e con gli Uffizi, un omaggio alla natura e all’immaginazione legata al concetto tradizionale dell’arte. A maggio abbiamo previsto il completamento di questo viaggio, ma non posso svelare niente”.
Come facilmente presumibile la manifestazione artistica di Swatch supera qualsivoglia confine squisitamente orologiero per raccontare storie, esprimere cultura, portare il pensiero su territori di riflessione che, addirittura possono superare il mondo dell’arte. Le persone non dimenticano mai la prima volta che si sono trovate di fronte a una delle opere più famose: in sintesi, accadono cose entusiasmanti quando l’arte e il mondo di Swatch s’incontrano. Giordanetti approfondisce questo assunto: “Quello che Swatch è riuscita a fare da 40 anni a questa parte, è di creare, intorno ad oggetti accessibilissimi, un’attenzione che va al di là dell’orologio, per arrivare al vero e proprio oggetto pop: una mission che non ci si era dati, ma si è generata in conseguenza di una strategia costruita nel tempo. In questo caso, con la Venere di Botticelli, oppure l’anno scorso, con Mondrian e Van Gogh, siamo riusciti a far uscire dalla loro categoria di riferimento dei veri e propri capolavori, per farne delle opere pop, ossia, dall’etimologia del termine, ‘popular’. Ricordo, poi, che il Maxi Swatch di Damien Hirst è stato venduto a 20.000 sterline nel circuito collezionistico, che il Mimmo Paladino è uno dei modelli più ricercati al mondo. Sono altre cose eccezionali che Swatch ha saputo ottenere in campo “artistico”. E lo facciamo tutt’oggi, sempre alla ricerca di opere uniche, originali e dalla forte contemporaneità. Inoltre, è il perseguimento dell’effetto sorpresa, l’elemento deputato a creare empatia e forte energia intorno ad un oggetto funzionale a richiamare l’immagine del Museo che, attraverso iniziative come questa, Swatch aiuta nella promozione della propria immagine presso il pubblico”.
Swatch Art Journey
Illustriamo, quindi, qui di seguito, i protagonisti dell’ennesimo Swatch Art Journey, evidenziando come un connotato interessante sia stato quello, in alcuni esemplari, del contributo artistico esteso anche alla superficie interna del cinturino, a definire una componente più intima e personale dell’opera d’arte proposta.
MoMA
Si celebra il centenario della nascita (27 ottobre 1923 a New York) dell’artista pop Roy Lichtenstein, in collaborazione con il MoMA. Due vivaci orologi, infatti, riprendono opere dell’eclettico newyorkese, venuto a mancare nel 1997, che fondono la sua arte unica in stile pubblicitario e fumettistico, con il puntinato Ben-Day monocolore (a differenza del puntinismo, in cui i puntini venivano utilizzati per far apparire omogenea l’immagine vista da una certa distanza, Lichtenstein esaspera una tecnica tipografica, usando retini di grandi dimensioni per dare l’idea di una realtà mediata dalla quantità d’immagini che, nella quotidianità contemporanea, vengono stampate e trasmesse) e con la creatività di Swatch.
“Girl” di Roy Lichtenstein
Il talento di Lichtenstein per l’innovazione lo ha portato a progettare ed eseguire in litografia diversi volti di ragazza. Il potere di un sorriso è ipnotizzante e Swatch, tra i diversi ritratti eseguiti dal designer newyorkese, ha voluto riprodurre la famosa opera d’arte Girl (1963), con la donna bionda al centro della scena, sublimando la sua famosa tecnica Ben-Day sul fronte posteriore del cinturino dell’orologio (bomboletta spray in basso).
“Reverie” di Roy Lichtenstein
Il primo entusiasmo di Lichtenstein per la musica jazz ha fornito l’ispirazione per una serie di suoi lavori iconici, tra cui Reverie (1965). Il famoso testo sull’opera d’arte “The melody haunts my reverie” è collocato sul passante del fumetto, mentre il cinturino giallo canarino fa eco ai capelli biondi della donna.
I due orologi Swatch x MoMA sono disponibili nei negozi Swatch, su Swatch.com, presso i MoMA Design Stores e store.moma.org dal 16 marzo 2023.
Magritte
In onore del 125° anniversario della nascita dell’artista surrealista René Magritte (nato il 21 novembre 1898). Il pittore surrealista René Magritte è noto per la sua estetica onirica e fantasiosa e per i suoi simboli evocativi (la bombetta e le pipe, solo per citarne alcuni). Swatch ha celebrato la suddetta ricorrenza, riguardante il pittore belga, con modelli riferiti a due suoi dipinti, tra i più famosi.
“La trahison des images”
Il gioco di parole era importante per Magritte quanto le immagini, e il suo “Il tradimento delle immagini” del 1929 è uno degli esempi più importanti. “Ceci est une Swatch” e l’opera d’arte originale, “Ceci n’est pas une pipe”, sono dettagliati sul cinturino. L’opera mira a mettere in risalto la differenza di tangibilità e consistenza che il mondo della realtà ha con quello dei segni. La confezione giocosa rende l’intera esperienza davvero surrealista, collegandosi a Dada, e quindi, totalmente, a Swatch.
“Le fils de l’homme”
Curiosità: le opere più famose di Magritte erano gli autoritratti, incluso il dipinto del 1964, “Il figlio dell’uomo”, che raffigura il volto del suo soggetto con la bombetta oscurato da una mela verde sospesa. Affermava Magritte: “Ogni cosa che noi vediamo ne nasconde un’altra; noi vogliamo sempre vedere quello che è nascosto da ciò che vediamo”. Sul cinturino è scritto “Ceci est une Swatch avec une pomme”, un giocoso riferimento alla famosa citazione dell’artista, “Ceci n’est pas une pipe”.
I due orologi Swatch x Magritte sono disponibili nei negozi Swatch e su Swatch.com dal 16 marzo 2023.
Le Gallerie degli Uffizi
Rimasterizzare l’arte rinascimentale di Sandro Botticelli. Questo l’obiettivo della collaborazione tra Swatch e le rinomate Gallerie degli Uffizi, note per la loro ricca collezione di capolavori rinascimentali. Ospitano, tra l’altro, sia l'”Allegoria della Primavera”, che la “Nascita di Venere” di Sandro Botticelli, nella stessa stanza. Ora, grazie a Swatch, potranno essere indossati entrambi al polso.
“Nascita di Venere” di Sandro Botticelli
“La nascita di Venere” (circa 1486, dipinto su tela da 172,5 cm x 278,5 cm) fu un lavoro molto controverso: considerato l’idea perfetta della bellezza femminile, venne tenuto a porte chiuse per mezzo secolo! Swatch riproduce la trama del dipinto originale, collocando, sul quadrante, gli “dei” dei venti, Zefiro e Aura, che guidano dolcemente Venere verso la riva: il suo bellissimo viso e le rose rosa ricoprono il cinturino.
“Allegoria della Primavera” di Sandro Botticelli
La natura è stata una fonte di ricca ispirazione per Botticelli. Il suo dipinto “Allegoria della Primavera” (1480 circa), ambientato in un boschetto di aranci, presenta almeno 138 diverse specie di piante, alcune delle quali appaiono su questo Swatch. Il cinturino presenta Flora, dea dei fiori, ornata di viole, fiordalisi, fragoline di bosco e mirto, tra gli alberi di agrumi – omaggio senza tempo alla natura e alla bellezza – spargere a terra le infiorescenze che tiene sul grembo.
Sottolinea Carlo Giordanetti, riguardo alla scelta del Botticelli: “Se si guarda alla storia di Swatch, ci sono una serie di riferimenti all’arte italiana, a partire da un primissimo Swatch con un ritratto di Lorenzino de’ Medici (Lorenzaccio), tratto da un quadro del Rinascimento. Poi, ci eravamo dedicati ai mosaici di Ravenna, con la nostra reinterpretazione delle figure di Teodolinda e Teodorico. Oggi, a differenza delle suddette elaborazioni, ci basiamo sulla disponibilità della “materia prima”, dell’opera vera e propria, un esercizio interessante e stimolante. Per quanto riguarda, dunque, la “Nascita di Venere” del Botticelli, ricordo che è la prima volta che Botticelli dipinge su tela e non su tavola: si apre un mondo espressivo straordinario, al quale associo il piacere, quasi egoistico, di poterlo esplorare quasi in esclusiva, per poi trasmetterlo al pubblico”.
I due orologi Swatch x Le Gallerie degli Uffizi saranno disponibili nei negozi Swatch e su Swatch.com dal 13 aprile 2023.
Louvre Abu Dhabi
Un orologio unisce il lavoro di due epoche e di due maestri. In una collaborazione senza precedenti con il Louvre Abu Dhabi, Swatch lancia un orologio accattivante in cui due mondi si uniscono: la potente e iconica opera d’arte giapponese di Katsushika Hokusai e il rinomato e sofisticato manufatto “Astrolabio” di Muhammad ibn Ahmad al-Battûtî.
“La grande onda al largo di Kanagawa” di Katsushika Hokusai e “Astrolabio” di Muhammad ibn Ahmad al-Battûtî
Hokusai dimostra che la creatività non ha scadenza, dato che aveva 60 anni quando disegnò la sua stampa più famosa “Under the Wave off Kanagawa” (fu proposta, la prima volta, tra il 1830 e il 1831, da 25,7 x 37,9 cm), la più famosa opera dell’iconica serie intitolata “Trentasei vedute del Monte Fuji”: ne furono realizzate circa 5.000 copie. La volontà provocatoria degli uomini di esplorare gli oceani e l’infinito, per trovarsi faccia a faccia con la forza della natura, dell’acqua e del cielo notturno, da temere e, allo stesso tempo, da rispettare, avvolge questo Swatch nei toni del blu di Prussia, che proviene direttamente dall’opera d’arte di Hokusai (colorazione importata dai giapponesi dai Paesi Bassi, a partire dal 1820). Sul quadrante e sul lato anteriore del cinturino dell’orologio è presente un’immagine ravvicinata della cresta dell’onda, che gioca abilmente con la prospettiva per far apparire la montagna più imponente del Giappone come un piccolo tumulo triangolare all’interno della sua conca. L’opera è realizzato con la tecnica dell’ukiyo-e, una stampa artistica giapponese, per la quale venivano utilizzati dei blocchi di legno intagliati da un incisore e successivamente inchiostrati. La superficie interna del cinturino raffigura elementi dell’Astrolabio, in ottone, realizzato da Muhammad ibn Ahmad al-Battûtî, intorno al 1726/27 (probabilmente in Marocco), una meraviglia dell’umanità, proiezione piatta di un cielo notturno, utilizzato per aiutare a calcolare la posizione delle stelle e determinare l’ora esatta del giorno.
Carlo Giordanetti, riguardo la composizione di questo particolarissimo modello, ha voluto precisare: “La scelta dell’opera di Hokusai è stata dettata da due motivazioni principali: la sua forza universale, poiché non tutti sanno che l’autore è giapponese e che è rappresentata la lotta dell’uomo contro gli elementi, eppure la sua potenza ‘arriva’ a chi la osserva e, in questo, è addirittura più “pop” di un lavoro di Lichtenstein; poi, la sua realizzazione secondo la tecnica della stampa con blocchi di legno e, essendone state prodotte alcune migliaia di copie, ognuna è diversa perché il legno assorbe e consuma. Ci è sembrato naturale e quasi doveroso, proporne anche la versione Swatch. Infine, mi è piaciuta la volontà del Louvre di Abu Dhabi, di unire ad una simile opera d’arte, sul retro del cinturino, la riproduzione dell’Astrolabio, a completare una storia, sul rapporto dell’uomo con gli elementi naturali ed universali. Mi piace molto, poi, dell’interpretazione Swatch dell’onda, il fatto di averla resa quasi astratta: siamo entrati talmente dentro l’opera, da averne superato la matericità. Questo per sottolineare un aspetto che mi ha sempre attirato di Swatch, in campo artistico, ossia la sua dualità: se riconosci l’opera, il motivo d’acquisto assume un carattere culturale; se non la riconosci, si tratta, pur sempre, di un bell’orologio. Più estensivamente, Swatch ha sempre voluto costruire, attorno ad ogni suo modello, una storia: ti piace l’orologio, lo compri; non ti piace, ma racconta un qualcosa che deve essere scoperto e, allora, ci puoi ritornare sopra. In sintesi, per apprezzare questi Swatch bisogna andare molto oltre al puro concetto d’indicatore del tempo”.
L’orologio Swatch x Louvre Abu Dhabi sarà disponibile nei negozi Swatch e su Swatch.com dal 13 aprile 2023.
Modello in plastica da 41 mm, vetro minerale, movimento al quarzo, cinturino in silicone. Prezzo: 105 euro.
Conclude Giordanetti: “In termini generali questa collaborazione ha dimostrato che si possono attivare dialoghi anche con istituzioni culturali di alto livello, molto consolidate e istituzionali – vedi MoMA o Louvre -, per finalità divulgative, realizzando oggetti non cheap, mettendoci dentro qualità, esclusività e portando benefici e pubblico al Museo stesso. È un’opera meritoria che stiamo facendo per gli artisti, per avvicinarli alla gente”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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