La missione spaziale lanciata da IWC Schaffhausen è pronta al decollo dalla Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida. La Maison di Sciaffusa invierà in orbita quattro Pilot’s Watch Chronograph dell’edizione “Polaris Dawn” che verranno in seguito messi all’asta per salvare delle vite.
IWC Schaffhausen sfiderà le avversità del volo extraorbitale per una missione ben più audace della sola corsa allo spazio: raccogliere fondi per il lavoro salvavita del St. Jude Children’s Research Hospital, istituzione leader nello sviluppo di trattamenti per il cancro infantile e altre malattie pediatriche. Per questa nobile aspirazione, la celebre Maison svizzera con sede a Sciaffusa ha progettato e donato una particolare serie di cronografi da pilota – unici nel loro genere – per supportare con la propria tecnologia orologiera la prossima missione spaziale “Polaris Dawn” basata sul vettore Falcon 9 di SpaceX.
I quattro esemplari di Pilot’s Watch Chronograph Edition “Polaris Dawn” nella loro cassetta spaziale, ognuno riportante i nomi degli astronauti e il logo della missione.
I Pilot’s Watch Chronograph Edition “Polaris Dawn“, ispirati interamente allo Spazio, sono realizzati su una cassa in ceramica bianca da 44,5 millimetri dall’aspetto brillante, risultato di un complesso processo di realizzazione in cui “l’ossido di zirconio viene mescolato con altri ossidi metallici in un rapporto definito con precisione e poi sinterizzato ad alte temperature in un forno“, e mostrano un quadrante color blu spazio stampato con innumerevoli stelle. Il logo della missione trova posto all’interno del contatore cronografico ad ore 6 e tutti i modelli riportano, sul fondello in titanio, un’incisione con il nome di ognuno dei quattro membri dell’equipaggio. I cronografi sono animati dal calibro automatico 69380, di manifattura, che garantisce una riserva di carica di 46 ore.
Prodotti in soli quattro esemplari, dopo il “viaggio nello spazio” e il ritorno sulla Terra gli orologi saranno messi all’asta per devolvere i proventi alla ricerca pediatrica. Per chi si stesse domandando cos’è la missione Polaris Dawn, è il “primo dei tre voli spaziali umani pianificati per il programma Polaris“, guidato da Jared Isaacman, imprenditore statunitense e comandante della missione pilota Inspiration 4 nel 2021. Con il programma Polaris, “Jared Isaacman porta l’esplorazione spaziale finanziata privatamente a un livello superiore. La missione Polaris Dawn, il cui lancio è previsto non prima dell’estate 2024, condurrà attività scientifiche e di ricerca progettate per migliorare la salute umana sulla Terra e la nostra comprensione della salute umana durante i futuri voli spaziali di lunga durata“. Come si può apprendere dalle informazioni diffuse da IWC e dal sito dedicato alla missione: “Nel corso dei cinque giorni di missione, l’equipaggio di Polaris Dawn cercherà di raggiungere i 1.400 km di altezza dal suolo terrestre, l’orbita terrestre più alta mai percorsa, e tenteranno la prima passeggiata spaziale commerciale in assoluto. Oltre a Jared Isaacman, che sarà il comandante, l’equipaggio è composto dal tenente colonnello in pensione dell’aeronautica militare statunitense Scott “Kidd” Poteet e dagli ingegneri delle operazioni spaziali principali di SpaceX, Sarah Gillis e Anna Menon”.
Fissata per oggi – ma rimandata a causa del maltempo – la missione Polaris Dawn verrà lanciata dallo storico Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della NASA, in Florida. La navicella spaziale tornerà sulla Terra dopo aver trascorso gli annunciati cinque giorni in orbita, e solo allora, dopo l’ammaraggio degli astronauti, i quattro cronografi verranno presi in consegna e messi all’asta Christie’s a New York per terminare il loro viaggio nelle mani degli appassionati che potranno contribuire con la loro generosità alla ricerca pediatrica, più importate di ogni corsa tecnologica, con l’obiettivo di salvare la vita de bambini meno fortunati.
Il logo della missione Polaris Dawn
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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