Il CEO di Panerai, Jean-Marc Pontroué, ci guida alla scoperta dei segreti di una collaborazione, quella con il Luna Rossa Prada Pirelli Team, impegnato nella sfida dell’America’s Cup, che sta portando, semmai ce ne fosse bisogno, il savoir faire e il fascino dello stile italiano ai massimi livelli. Da domani, nelle acque di Auckland, il sogno italiano della Coppa America riprende vita per l’ennesima volta ed il suo tempo sarà scandito da Panerai.
A partire da domani, Luna Rossa, vittoriosa in Prada Cup sugli inglesi di Ineos UK, scenderà in acqua per sfidare i detentori dell’America’s Cup, i fortissimi neozelandesi di Emirates Team New Zealand. Parte, dunque, l’ennesimo assalto di Luna Rossa, e dell’Italia (è dal 1983 che ci proviamo) alla Coppa delle Cento Ghinee, l’evento velistico più prestigioso al mondo. Incrociando le dita, i “nostri” ragazzi sono sulla buona strada per concretizzare questo straordinario sogno sportivo. Sponsor orologiero e Official Watch del Luna Rossa Prada Pirelli Team – nonché Cronometro Ufficiale della Prada Cup 2021 -, è Panerai, Casa fiorentina il cui DNA è legato a filo doppio al mare e ai suoi eroi. Ce lo conferma il CEO Jean-Marc Pontroué “Da sempre Panerai affianca le imprese degli eroi moderni fornendo loro strumenti di estrema precisione, che possano accompagnarli nelle sfide più estreme. Non potevamo essere più felici di essere al polso del team Luna Rossa per affrontare insieme la strada per Auckland, visto che condividiamo con questi atleti eccezionali valori fondamentali quali innovazione tecnica, eccellenza italiana, audacia e una straordinaria passione comune, quella per il mare. I modelli della collezione Luna Rossa riassumono questi valori e sono caratterizzati da materiali all’avanguardia, come il titanio, un metallo dalla leggerezza e dalla resistenza alla corrosione senza pari, e il Carbotech, un composito di carbonio, utilizzato anche per costruire il monoscafo AC75 di Luna Rossa. Emblematica l’edizione speciale Luminor Luna Rossa GMT – 44 mm (PAM01095), disponibile in soli 20 esemplari e andata sold out nel giro di poche ore, in occasione di un’esclusiva vendita online nel mese di dicembre”. L’innovazione, dunque, è un territorio sul quale Panerai si muove egregiamente. “Siamo sempre stati i pionieri nel campo della ricerca e dell’innovazione sui materiali” – evidenzia il CEO. “Oltre al Carbotech, ad esempio, cito l’EcoPangaea™, un materiale che incorpora un acciaio ad alto coefficiente di torsione utilizzando il metallo riciclato dall’albero di trasmissione della barca Pangaea di Mike Horn. La cassa in titanio del Luminor Marina (PAM01662) è prodotta dalla sinterizzazione laser a metallo diretto (DMLS), una tecnologia di stampa 3D. Il Laboratorio di Idee Panerai è il cuore pulsante della sperimentazione e implementazione dei progetti più sfidanti e lo sarà sempre di più in futuro”.
In questa direzione, la Maison ha sviluppato un’articolata collezione Luminor Luna Rossa, nella quale emerge il GMT – 42 mm (PAM01096), come sottolineato da Pontroué, “autentica convergenza di eccellenze artigiane italiane e interpretazione ad elevato coefficiente tecnico/estetico, dotato di una prima assoluta: lo Scafotech™, realizzato partendo dai residui di fibra di carbonio risultanti dalla lavorazione di scafo e foil-arms dell’AC75 ed utilizzato per il quadrante a sandwich”. Ecco, poi, il titanio della cassa, impermeabile fino a 10 atmosfere, con il dispositivo proteggi-corona Safety Lock e il fondello dodecagonale avvitato in titanio, personalizzato con il logo Luna Rossa, il monoscafo Luna Rossa AC75 e il trofeo America’s Cup. Infine, la lunetta è in Carbotech, come sopra indicato, materiale leggero e resistente alla corrosione, costituito da strati di carbonio sovrapposti fra loro ad orientamento alternato e consolidati a pressione con una matrice legante a base di Peek, un polimero termoplastico. La funzione GMT a lancetta centrale, i piccoli secondi al 9 e la data al 3, sono consentiti dal calibro automatico di manifattura P.9010/GMT da 13 ¾’’’ (riserva di carica di tre giorni): spessore di 6 mm, 200 componenti, 31 rubini, 28.800 alternanze/ora, due bariletti. Ognuno dei 250 esemplari previsti è unico, perché la texture finale del quadrante in Scafotech™ è sempre diversa. Sintetizza Pontroué:”La collezione Luminor Luna Rossa celebra tra tradizione e innovazione, il territorio per eccellenza dei due brand: il mare. Dalla Svizzera traiamo le più innovative tecnologie al servizio del settore, insieme all’eccellenza artigianale che ha reso l’arte orologiera di questa nazione patrimonio dell’Unesco. L’originale design italiano degli orologi, puro ed essenziale trova nella qualità superiore del savoir-faire svizzero una sintesi perfetta, che contribuisce a rendere i modelli Panerai icone dell’alta orologeria sportiva internazionale”.
Insomma, era inevitabile che Panerai e Luna Rossa s’incontrassero e, per concludere, tale liaison ce la racconta il Team Director della sfida italiana all’America’s Cup, Max Sirena: “Quella con Panerai è stata una partnership da noi desiderata e ‘rincorsa’ nel tempo. Sono appassionato di orologi ed apprezzo questo storico marchio. Potevamo interloquire qualsiasi altra azienda, ma desideravamo un brand italiano e quando ci siamo incontrati con il CEO, Jean-Marc Pontroué, ci siamo stretti la mano e ci siamo capiti dopo 10 minuti. Entrambi volevamo impostare una partnership in modo non squisitamente commerciale. L’obiettivo è stato quello di raccontare una storia umana, tecnologica, una storia in cui emergesse con chiarezza il savoir faire italiano. Ecco perché abbiamo lavorato perché ci fosse una chiara ‘presenza’ di Luna Rossa nei modelli Luminor dell’omonima collezione, come per il quadrante in Scafotech o rivestito con le fibre che costituiscono la matrice del corredo velico della barca. Abbiamo fatto molti test al fine di raggiungere i requisiti di resistenza e sicurezza all’usura, di durata, relativamente ai quali Panerai non transige. E questo, in funzione del fatto che, per noi, l’orologio deve essere uno strumento di lavoro”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
Nessun commento