In questo orologio, Omega unisce allo scappamento Co-Axial ed alla certificazione Master Chronometer, la tecnologia d’avanguardia Spirate, per la regolazione di una spirale in silicio Si14 dalla forma innovativa, a passi di 0,1 secondi al giorno. Si alza ancora l’asticella sui limiti di precisione di un orologio meccanico, fissati su di uno scarto di 0/+2 secondi al giorno.
Afferma il Presidente e CEO di Omega, Raynald Aeschlimann: “Le date chiave della nostra storia sono molto di più di semplici momenti memorabili del passato. Queste pietre miliari sono diventate parte integrante di ciò che creiamo oggi. La volontà di sfidare le aspettative, di aprire nuovi orizzonti, è da sempre nel cuore di Omega. Non ci tiriamo indietro davanti alle sfide, le cogliamo, con determinazione e passione”. Ecco, a distanza di pochi mesi la Maison ha voluto aggiungere un altro importante tassello alle sue “pietre miliari” – le più recenti delle quali sono lo scappamento Co-Axial inventato da George Daniels (1999), la spirale del bilanciere Si14 in silicio (2008), il primo movimento interamente antimagnetico al mondo (calibro 8508) in grado di resistere ad influenze fino a 15.000 Gauss (2013), la Certificazione Master Chronometer (2015) -, ossia la tecnologia “Spirate”, adattata sulla spirale del bilanciere, in corso di registrazione, combinazione di due termini inglesi: Spiral e Rate. Infatti, questa nuova spirale in silicio, realizzata mediante un processo di fabbricazione denominato DRIE (acronimo per “Incisione profonda con ioni reattivi” in wafer di silicio, una tecnica adottata da circa 30 anni per la fabbricazione di componenti micromeccanici), consente una precisione superiore in virtù di un sistema che offre la possibilità di regolazione nell’ordine di 0,1 secondi/giorno. Metodologicamente, ciò è reso possibile da una struttura articolata con cuscinetti flessibili, che consentono all’orologiaio di operare sulla rigidità del punto di fissaggio esterno della spirale, utilizzando un dispositivo eccentrico sul ponte del bilanciere: si tratta di una soluzione 10 volte più efficiente di quella del bilanciere a spirale libera e la messa a punto può essere eseguita rapidamente e facilmente presso una boutique Omega. Prima d’inserire il meccanismo in cassa, esso viene testato su di una precisione di +/- un secondo al giorno e, una volta assemblato e certificato Master Chronometer, sarà in grado di rispettare il range di 0/+2 secondi/giorno.
Un risultato eccezionale, che la Maison sta industrializzando al fine di rendere disponibile la suddetta tecnologia su molti altri calibri, attivando economie di scala. Nello specifico, per l’esordio del dispositivo, Omega ha definito il calibro automatico di manifattura Co-Axial Master Chronometer 9920: 28.800 alternanze/ora, 54 rubini, due bariletti montati in serie, 60 ore di riserva di carica, rotore bi-direzionale, smistamento della cronografia via ruota a colonne, resistenza magnetica fino a 15.000 Gauss. Riguardo al “vestito” per questa importantissima unicità tecnica che, in qualche misura, ricorda i tradizionali interventi di regolazione su racchetta o mediante vite micrometrica, Omega ha pensato ad uno Speedmaster – celebrativo del decennale del Seamaster Aqua Terra > 15.000 Gauss – con pulsanti a pompa, nella versione di design del Racing, ma con un motore ultraperformante e, dunque, denominato Super Racing: in acciaio, da 44,25 mm (14,9 mm di spessore), fondello a vite integrato da vetro zaffiro, lunetta in ceramica nera con scala tachimetrica in smalto giallo “Grand Feu”. Il giallo è il leit motiv estetico dell’orologio, ispirato proprio dal succitato Seamaster Aqua Terra, ripreso sulla sfumatura con il nero della lancetta centrale dei secondi crono, sulla sfera dei piccoli secondi al 9 (righe nere e gialle), sulla minuteria “racing”, sul SuperLuminova di sfere ed indici. Il quadrante, con struttura a nido d’ape, chiaro tributo al “concept watch” in esposizione presso il Museo Omega di Bienne (in grado di resistere a campi magnetici da 160.000 Gauss), accoglie, poi, al 3, il contatore dei 60 minuti e delle 12 ore crono coassiali, a fungere anche da secondo fuso orario. Il datario a finestrella al 6, ogni mese omaggia il sopra ricordato decennale, con un numero 10 proposto con il font del logo Speedmaster. Oltre al bracciale in acciaio è previsto un cinturino NATO in nylon riciclato a righe nere e gialle, ça va sans dire e, last but not least, il Super Racing è consegnato in un cofanetto Speedmaster nero con motivo a nido d’ape e impunture gialle, contenente il suddetto cinturino NATO e uno strumento per la sostituzione dello stesso.
Oltre alle eccezionali performance consentite dalla nuova tecnologia Spirate, appena illustrata, riteniamo opportuno riassumere le qualità tecniche di cui fruiscono i modelli Omega, conseguenti all’impiego dello scappamento Co-Axial e della certificazione Master Chronometer, connotati che il nuovo Speedmaster Super Racing integra. Lo scappamento Co-Axial, come accennato, adattamento di un’intuizione tecnica del genio di George Daniels, applica la forma d’impulso diretto dello scappamento a détente, al dispositivo di scappamento di un orologio da polso. Si tratta, infatti, di un impulso che comporta una forte riduzione dello strisciamento – attrito radente dello scappamento ad ancora tradizionale – e, conseguentemente, un attrito minimo, limitando la necessità di lubrificazione e intervenendo su una delle principali cause di irregolarità di marcia dei segnatempo. L’impostazione Co-Axial comporta l’inserimento di una ruota in più nel treno del tempo, definita ruota intermediaria: presenta una particolare dentatura a denti dimezzati, così come il pignone dello scappamento con cui ingrana (il pignone e la ruota di scappamento, per l’appunto, sono coassiali). L’impulso diretto, proprio di uno scappamento a détente, era fortemente influenzato da urti e vibrazioni e, quindi, non poteva essere utilizzato, tout court, su di un orologio da polso, L’intuizione di Daniels è stata quella abbinare il minimo strisciamento dell’impulso diretto sul disco del bilanciere (modalità “a détente”), all’efficienza dello scappamento tradizionale, in grado di consentire, mediante le tre palette adattate sull’ancora laterale, un impulso ad ogni alternanza (e non ad ogni semi-oscillazione, come avveniva sull’originale “détente” sviluppato per i modelli da tasca). In sostanza, lo scappamento Co-Axial trasmette energia utilizzando forze tangenziali, assicurate da componenti soggette a movimenti di tipo radiale: l’impatto tra il dente della ruota di scappamento e la superficie laterale della leva d’impulso diretto è caratterizzato da un movimento estremamente breve che riduce considerevolmente l’estensione delle superfici di contatto e, di conseguenza, l’attrito.
Riguardo, poi, alla certificazione Master Chronometer, divenuta operativa nel 2015, è stata messa a punto da Omega, in collaborazione con METAS (Istituto Federale Svizzero di Metrologia), determinando un nuovo standard per tutta l’industria orologiera: in tal senso, il laboratorio METAS è ubicato nel cuore della produzione Omega, a Bienne,. I test METAS raddoppiano a tutti gli effetti la certificazione cronometrica di ogni orologio, permettendo alle Maison e ai produttori svizzeri che vorranno fruirne (il suddetto standard, infatti, è aperto a tutti), di implementare ulteriormente qualità e prestazioni. Nella pratica, ogni orologio soggetto alla procedura Master Chronometer, dovrà affrontare 283 fasi di analisi, superando otto test, effettuati in 10 giorni. Tra le verifiche più significative, citiamo la “precisione media giornaliera dell’orologio”, test della durata di 4 giorni, durante i quali, l’esemplare viene prima collocato in posizioni e temperature differenti, in seguito esposto ad un campo magnetico pari a 15.000 Gauss, poi smagnetizzato e infine controllato nuovamente in posizioni e temperature differenti: per ogni fase viene scattata una fotografia, che verrà confrontata dopo 24 ore per verificare la precisione in base all’ora UTC. Ecco, poi, la verifica del solo movimento dell’orologio, collocandolo in due diverse posizioni e sottoponendolo ad un campo magnetico pari a 15.000 gauss (ogni posizione viene mantenuta per 30 secondi), e quella del modello assemblato, alla medesima sollecitazione, effettuando il controllo attraverso il supporto audio. Altri test riguardano l’impermeabilità, la riserva di carica (check di eventuali deviazioni durante il tempo di carica stabilito), lo scarto di marcia con una riserva di carica che va dal 100% al 33% in sei posizioni differenti (ogni posizione viene mantenuta per 30 secondi). Ulteriore chicca sta nella possibilità data ad ogni acquirente Omega di consultare online i risultati dei test Master Chronometer sul proprio orologio.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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