Il 2021 di Omega si presenta decisamente stimolante, al di là dell’appuntamento con i Giochi Olimpici di Tokyo e, finalmente, con il lancio dell’ultima avventura di James Bond. Interessante, infatti, la proposta che investirà questa prima parte d’anno, centrata, per l’uomo, sul Seamaster 300 e sul De Ville Trésor. Iniziamo con il primo, nella sua particolare declinazione Diver 300M, vestita completamente di nero, e non è la prima volta che Omega si affida all’allure di questo colore, alla ricerca di nuovi territori espressivi.
Omega torna nuovamente a frequentare le profondità marine e il “colore” dei loro ambienti, ossia il nero. Il nero, di fatto è un “non colore” e, tecnicamente sono i pigmenti che assorbono la luce, invece di rifletterla, a dar luogo a questa particolarissima cromia. In tal senso, la sostanza artificiale più nera che si conosca è denominata “Blackest Black”, assorbe il 99,995% della radiazione luminosa e forse, la Maison di Bienne si è un poco ispirata ad una simile definizione, nel qualificare la sua ultima creatura Seamaster Diver 300M, ma ci torneremo tra poco. Riprendendo l’argomentazione dei fondali più reconditi della Terra e, al contrario della tradizione di associare al nero qualità, presagi e segnali nefasti ed assolutamente negativi, il poeta Omero, descriveva le profondità dell’oceano, nere perché contenenti la grande riserva di tutte le cose. Di tale colore esistono infinite sfumature, in particolare, determinate dal rapporto percentuale con il bianco e, in conseguenza di una simile espressività, è innegabile come l’”immagine” del nero espliciti un’intensità ed un’essenzialità del contenuto, che colpisce, impatta l’occhio, proponendosi spesso come alternativa primaria nelle scelte dell’abbigliamento e dell’accessorio personale. Dunque Omega, come detto nel contesto Seamaster 300 metri, modello “diver” iconico, conosciuto e apprezzato ormai da diverse generazioni di subacquei, lanciato nel lontano 1957 all’interno della cosiddetta “Professional Trilogy”, unitamente allo Speedmaster e al Railmaster, ha voluto ancora una volta elaborare nuove interpretazioni partendo proprio dal nero del quadrante originario, con indici e sfere luminose, di sessantaquattro anni fa.
Un simile percorso era stato già perseguito, ad esempio, nel Seamaster Planet Ocean 600M Deep Black, con funzione GMT, da 45,5 mm, dotato di certificazione Master Chronometer, in cui cassa, lunetta e quadrante sono realizzati in ceramica nera (il pezzo è di 11.300 euro), per non parlare dello Speedmaster “Dark Side of the Moon”, con protagonista il medesimo materiale: chiaro il riferimento ad una profondità, o ad un’altezza, dove, ancor di più, il nero rivela la pienezza più assoluta. Ora la Maison di Bienne compie il classico “step ahead”, lanciando il succitato Seamaster Diver 300M Black Black (da ritenersi, anche, come evoluzione della precedente variante in ceramica e titanio, adottato per corona, valvola per l’elio, fondello e impianto rotante della lunetta), nell’alveo di una collezione, la Diver 300M, presentata, per la prima volta nel 1993, con l’obiettivo di definire un’accattivante armonia fra tonalità contrastanti da un unico colore. La cassa, lucida e spazzolata, al fine di evidenziare gli sfacci sulle anse, è in ceramica nera (ZrO2), da 43,5 mm e 14,47 mm di spessore, evidentemente testata impermeabile fino a 30 atmosfere. Lo stesso materiale è adattato sul resto della struttura (fondello e lunetta), e anche sulla corona chiusa a vite e sulla valvola per la fuoriuscita dell’elio, al 10, di forma tronco-conica. In quanto alla lunetta girevole unidirezionale, sull’anello interno, sempre in ceramica nera, la scala diving sessagesimale è stata ottenuta mediante ablazione al laser e, successivamente, lucidata: una procedura che, al contrario dell’incisione in negativo, determina un rilievo “positivo”, a creare un effetto tridimensionale e più sportivo, completato da un punto, interno al riferimento triangolare, con SuperLuminova antracite a luminescenza verde, e dal trattamento grené della base, per un gradevole effetto di contrasto.
Una soluzione del genere l’abbiamo vista anche nella Nekton Edition del 300M Diver, in acciaio e titanio, lanciata lo scorso anno, a sostituire il trattamento glossy dell’anello graduato in ceramica: ricordiamo che Nekton, sostenuta da Omega, è un’azienda inglese no-profit, impegnata nella salvaguardia degli oceani, in collaborazione con la Oxford University. Protetto da un vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i fronti, ecco il quadrante in ceramica nera, in cui, sempre con il metodo dell’ablazione laser, Omega ha “disegnato” in positivo le onde, la scala periferica della minuteria, tutte le scritte e il logo Omega. Gli indici e le lancette a gladio, sovradimensionate e scheletrate, sono trattate PVD nero e fruiscono di SuperLuminova a emissione blu (indici e lancetta dei secondi) e verde (sfera dei minuti). Il fondello, evidentemente in ceramica, e integrato al centro da un disco in vetro zaffiro a visualizzare il meccanismo, è chiuso a vite mediante il dispositivo brevettato “Naiad Lock”, studiato per far sì che tutte le incisioni siano orientate e allineate permanentemente in modo corretto, con gli altri elementi della cassa. Il movimento meccanico automatico, come per il predecessore in ceramica e titanio, è il calibro OMEGA Co-Axial Master Chronometer 8806, certificato dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia (METAS): in tal senso, è assicurato il perfetto funzionamento anche in presenza di campi magnetici fino a 15.000 Gauss. Dotato di rotore bidirezionale, scorre su 35 rubini e prevede 55 ore di riserva di carica; il bilanciere oscilla ad una frequenza di 25.200 alternanze/ora, in virtù di una spirale libera in silicio “Si 14”, integrato da un sistema antiurto Nivachoc. Accurate le finiture che, rodiate su ponti e rotore rifiniti a Côtes de Genève “arabesque”, garantiscono il contrasto cromatico anche a livello tecnico, operando la brunitura di viti, tamburo del bariletto e bilanciere. Il Seamaster Diver 300M Black Black, si fissa al polso, mediante un cinturino in caucciù nero definito, ça va sans dire, da una fibbia in ceramica. A comprova della qualità raggiunta dal modello, è prevista una garanzia mondiale di 5 anni, un concetto ben evidenziato dal CEO, Raynald Aeschlimann: “Valori come la qualità, l’autenticità e l’artigianato sono davvero importanti. Sempre più persone stanno abbracciando l’idea di prodotti ben fatti che non solo siano significativi, ma che abbiano anche un autentico tocco umano”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
Nessun commento