La Maison di Bienne qualifica ulteriormente il suo iconico Speedmaster Moonwatch con la certificazione Master Chronometer, proseguendo spedita secondo la strategia che porterà, in futuro, tutti i movimenti di manifattura ad essere dotati di tale certificato.
Omega comincia il 2021 con il piede premuto sull’acceleratore, qualificando ulteriormente, con la certificazione Master Chronometer, uno dei suoi modelli più rappresentativi, lo Speedmaster Moonwatch. Una notizia che, senza alcun dubbio, catturerà l’attenzione degli appassionati, scrivendo un altro capitolo di una storia cominciata nel 1957, con il lancio del primo Speedmaster. Ha sottolineato, in tal senso, Raynald Aeschlimann, Presidente e CEO di OMEGA: “Aggiornare un orologio sacro come lo Speedmaster Moonwatch significa mantenere ogni dettaglio fedele all’originale. Questo cronografo è riconosciuto in tutto il mondo, quindi abbiamo deciso di avvicinarci al suo design con il più sincero rispetto, per portare il movimento al prossimo livello”. Si tratta di un’iniziativa, senza alcun dubbio, significativa, ma che, nell’ambiente, era attesa. Infatti, appena nominato Presidente e CEO della Maison, nel 2016, ebbe modo di confidarmi: “Per la certificazione Master Chronometer, succederà esattamente ciò che è accaduto dopo il lancio del Co-Axial Escapement: tutti i movimenti, in futuro, saranno certificati Master Chronometer. È l’idea, la visione di fondo che ha avuto Nicolas G. Hayek. L’elemento più significativo, comunque, sta nel fatto che, pur con questa certificazione di qualità, non modificheremo i prezzi degli orologi, di modo che i nostri abituali clienti continuino ad acquistare Omegasempre più convinti del suo elevatissimo value for money, e che i nuovi clienti si avvicinino al marchio con soddisfazione ed orgoglio. Il nostro obiettivo è quello di rendere la certificazione Master Chronometer, unitamente al Co-Axial Escapement, uno standard per Omega e non un’eccezione”.
Peraltro, Omega, in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, nel 2019, aveva già presentato due modelli celebrativi di Moonwatch da 42 mm, uno in oro Moonshine a 18 carati – una lega dalla tonalità più chiara rispetto al tradizionale oro giallo, più resistente allo scolorimento e più lucente nel tempo -, in 1.014 esemplari, e una variante in acciaio, con lunetta in oro Moonshine e disco interno in ceramica nera lucida, con scala tachimetrica in Omega Ceragold™ (edizione limitata a 6.969 pezzi), entrambi dotati del calibro manuale Co-Axial 3861, con certificazione Master Chronometer. Il medesimo movimento che equipaggia i nuovi Moonwatch. Si tratta, in sostanza dell’ultimo step di un’evoluzione partita con il 27 CHRO C12 del 1941, rinominato 321 nel 1949 (cuore pulsante degli Speedmaster certificati dalla NASA), sviluppato nel 861 (utilizzato tra il 1968 e il 1997), e divenuto 1861 per l’aggiunta della finitura rodiata. La Maison ne ha mantenuto i connotati primari, quali, ad esempio, le dimensioni, la forma di ponti e leve sul fronte posteriore, la frequenza di 21.600 alternanze/ora, lo smistamento cronografico a navette e l’innesto orizzontale, ma vi ha adattato i componenti più innovativi al fine di ottenere la certificazione Master Chronometer (tra l’altro, la straordinaria resistenza ai campi magnetici fino a 15.000 Gauss, precisione di 0/+5 secondi al giorno, resistenza agli urti pari ad una forza di 5.000 G). Gli interventi hanno riguardato, tra l’altro, il miglioramento della riserva di carica, la performance cronometrica, l’aumento dei rubini (da 18 a 26) a motivo, in particolare, dell’introduzione dello scappamento Co-Axial in luogo di quello ad ancora svizzera, la sostituzione della regolazione di frequenza su racchetta con quella inerziale su bilanciere (spirale libera in silicio).
Riguardo la cassa da 42 mm, Omega ha preso ispirazione dal Moonwatch di 4° generazione, comunemente noto con la referenza ST 105.012 e indossato nel 1969 dagli astronauti dell’Apollo 11. Si tratta di uno dei due modelli selezionati dalla NASA nel 1965, sul quale, nel 1963, il designer Claude Baillod adottò alcune modifiche relative alle anse (non tagliate nette ma sfaccettate e sul tratto della lira), alle lancette a bastone bianche e più leggibili e, soprattutto, alla carrure lato corona, resa più prominente e asimmetrica, al fine di proteggere meglio i pulsanti e la stessa corona; a ciò vanno aggiunti, l’inserimento della scritta Professional, a partire dal 1965, e il cambio di referenza a ST 145.012, dal 1966.
Ecco, dunque, che si ritrovano il fondello a doppia smussatura, sull’anello in alluminio anodizzato nero della lunetta e definito dalla scala tachimetrica calibrata su 500 km/h, il Dot Over Ninety (punto sopra il 90) e il punto sulla diagonale del 70, e, infine il quadrante “step” (gradino periferico). Proprio sul quadrante, si può notare un’altra interessante modifica conseguente alla frequenza di oscillazione del calibro, ossia 21.600 alternanze/ora (consente la misurazione cronografica a 1/6 di secondo e, quindi, tra un secondo e l’altro il bilanciere compie sei alternanze, o meglio, tre oscillazioni): sulla scala periferica dei sessanta secondi crono, tra un indice e l’altro, non vi sono le consuete 5 divisioni, ma tre divisioni, in linea con le oscillazioni. Nei nuovi Speedmaster Moonwatch “Master Chronometer”, in ultimo, modifiche hanno investito il bracciale integrato e completamente spazzolato, distribuito su 5 file di maglie arcuate, completato da una nuova fibbia déployante satinata, con il logo Omega lucido. L’ultima serie del Moonwatch sarà disponibile in otto declinazioni, comprese le versioni in acciaio inossidabile, in oro Sedna a 18 carati o Canopus Gold a 18 carati, tutte fornite con la garanzia completa della Casa fino a 5 anni.
Qui di seguito, riassumiamo la filosofia e i connotati della Certificazione Master Chronometer.
Certificazione MASTER CHRONOMETER
La certificazione, denominata Master Chronometer, è stata studiata da Omega in collaborazione con METAS (Istituto Federale Svizzero di Misurazione), ed è stata presentata nel 2016, dopo poco più di un anno di studi e messa a punto. Mentre il COSC, la certificazione dell’industria orologiera per eccellenza, rimane parte integrante del processo Omega, i nuovi test METAS raddoppieranno a tutti gli effetti la certificazione dell’orologio, permettendo non solo alla Maison, ma a tutti i produttori svizzeri che vorranno fruirne, di dimostrare la qualità e le prestazioni superiori dei propri segnatempo. Ogni orologio dovrà superare otto test della durata di 10 giorni. Una gamma di prove che riproducono le condizioni di utilizzo del segnatempo, inclusa l’esposizione a campi magnetici di 15.000 Gauss. Le illustriamo nel dettaglio:
- PRECISIONE MEDIA GIORNALIERA DELL’OROLOGIO
Questo test dura 4 giorni e verifica la precisione giornaliera dell’orologio in normali condizioni d’uso. L’orologio viene prima collocato in posizioni e temperature differenti, in seguito esposto ad un campo magnetico pari a 15.000 Gauss, poi smagnetizzato e infine testato nuovamente in posizioni e temperature differenti. Per ogni fase viene scattata una fotografia dell’orologio che verrà confrontata dopo 24 ore per verificare la precisione in base all’ora UTC.
- FUNZIONAMENTO DEL MOVIMENTO APPROVATO DAL C.O.S.C. DURANTE L’ESPOSIZIONE AD UN CAMPO MAGNETICO DI 15.000 GAUSS
Questo test verifica il solo movimento dell’orologio, collocandolo in due diverse posizioni e sottoponendolo ad un campo magnetico pari a 15.000 Gauss. Ogni posizione viene mantenuta per 30 secondi, durante i quali si verifica in modo udibile il funzionamento del movimento attraverso un microfono.
- FUNZIONAMENTO DELL’OROLOGIO DURANTE L’ESPOSIZIONE AD UN CAMPO MAGNETICO DI 15.000 GAUSS
Simile al n° 2, questo test espone ad un campo magnetico di 15.000 Gauss non solo il movimento ma l’intero orologio. La verifica del funzionamento avviene sempre attraverso il supporto audio. Nel mondo moderno il magnetismo si trova in tutto ciò che ci circonda, in oggetti quali tablet, telefoni, asciugacapelli e persino nelle chiusure delle borsette. Negli orologi meccanici privi di tecnologia antimagnetica l’esposizione ai campi magnetici può incidere a lungo termine sull’accuratezza.
- DEVIAZIONE DELLA PRECISIONE MEDIA GIORNALIERA DOPO L’ESPOSIZIONE A UN CAMPO MAGNETICO DI 15.000 GAUSS
Questo test misura la deviazione media giornaliera dell’orologio tra il 2° ed il 3° giorno dal primo test. Il risultato indica la precisione media giornaliera dell’orologio, prima e in seguito all’esposizione ad un campo magnetico di 15.000 Gauss.
- IMPERMEABILITÀ
Con questo test l’orologio viene immerso in acqua applicando una pressione graduale fino al raggiungimento della profondità di impermeabilità indicata . Per alcuni orologi si raggiungono anche profondità maggiori. In questo modo si garantisce la corretta verifica dell’orologio per le condizioni subacquee.
- RISERVA DI CARICA
Con questo test la riserva di carica dell’orologio viene verificata scattando delle fotografie all’inizio e alla fine della carica prevista. Con un’ulteriore controllo di eventuali deviazioni si garantisce che l’orologio funzioni con precisione per il tempo di carica stabilito. Il consumatore potrà contare sul fatto che anche se lasciato sul comodino per un fine settimana intero il suo orologio continuerà a funzionare perfettamente.
- SCARTO DI MARCIA CON UNA RISERVA DI CARICA CHE VA DAL 100% AL 33%
Questo test prevede di collocare l’orologio in sei posizioni differenti, come le sei facce di un dado. L’orologio è carico al 100% e ogni posizione viene mantenuta per 30 secondi, durante i quali si registra la precisione media tramite un supporto audio. In seguito la riserva di carica viene ridotta di 2/3 e la verifica viene ripetuta per garantire la stessa precisione anche quando l’orologio non è completamente carico.
- SCARTO DI MARCIA IN SEI POSIZIONI
Simile al precedente, questo test rileva l’eventuale presenza di deviazione della marcia dell’orologio collocato in sei posizioni differenti. Ogni posizione viene mantenuta per 30 secondi e il risultato viene registrato tramite supporto audio. Collocando l’orologio in posizioni differenti è possibile garantirne le prestazioni indipendentemente dall’attività viene svolta. Da un lavoro alla scrivania alla pratica di uno sport.
Cinturini Omega on line
Last but not least, recentemente, Omega ha ampliato la sua offerta online, includendo cinturini in una grande varietà di stili, colori e materiali. La vasta collezione comprende cinturini in robusta pelle di alligatore e raso tecnico, in una gamma di trame diverse: squadrate, trapuntate e perforate. Moltissime, poi, sono le tipologie di fibbie e chiusure in acciaio e in oro, per non parlare dei colori, dal classico nero al rosa acceso. Il Presidente Raynald Aeschlimann ha elogiato la qualità dei prodotti e la libertà di espressione che ispirano: “È fantastico che i nostri clienti possano sperimentare, divertirsi e reinventare il look di un Omega senza comprometterne l’integrità. Possiamo essere esigenti sul design, ma non siamo pretenziosi. Un Omega dovrebbe essere una dichiarazione di stile personale e una gioia da indossare”. In linea con l’impegno dell’industria orologiera svizzera verso l’eccellenza, ogni cinturino dell’ampia collezione Omega è realizzato a mano, con i migliori materiali. Standard di produzione e tecniche di controllo qualità garantiscono un livello di affidabilità costante. Tutti i cinturini in pelle rispettano la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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