La Casa elbana sta partecipando alla circumnavigazione del globo del celeberrimo veliero, fiore all’occhiello della Marina Militare Italiana. Infatti, il pezzo più rappresentativo della collezione celebrativa di tale evento, composta da tre modelli, ed equipaggiato con il movimento di manifattura italiano OISA 1937 29-50 Cinque Ponti, verrà esposto nel quadrato ufficiali della nave durante il viaggio, il cui termine è previsto nel 2025.
Varo: 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia. Progetto dell’ingegner Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio Navale. Veliero a tre alberi. Dislocamento a pieno carico, 4.300 tonnellate. Lunghezza fuori tutto: 101 metri. Larghezza: 15,86 metri. Pescaggio: 7,3 mm. Vele: 26. Superficie velica: 2.635 mq. Equipaggio: 264 membri. Ruolo: Nave Scuola della Marina Militare Italiana. Ci stiamo riferendo, evidentemente, all’Amerigo Vespucci, il cui motto è: “Non chi comincia, ma quel che persevera”. Parole che esplicitano la sua vocazione alla formazione dei futuri ufficiali. Lo scorso primo luglio, alle ore 11, “la nave più bella del mondo”, è salpata da Genova per il secondo giro del mondo della sua lunga storia (il primo fu compiuto tra il 2002 e il 2003), con l’intento di coniugare il tradizionale addestramento con la promozione delle eccellenze del Made in Italy, in tutti i porti che toccherà nei circa due anni di circumnavigazione del globo (il viaggio, infatti, si concluderà nel 2025 e raggiungerà 20 nazioni). Per celebrare tale Campagna Navale, Locman e la Marina Militare hanno stipulato un accordo per la produzione di una collezione di orologi commemorativa. Si tratta di tre esemplari in acciaio 316L, due realizzati sull’iconica cassa Montecristo e uno, a seguire il tratto della collezione Island. La prima, “classe” 2009, scheletrata e brevettata, é connotata da una triplice ansa. In particolare, il blocco carrure, comprendente l’ansa centrale, è “abbracciato” da una struttura lucida e filante, centralmente scheletrata, a formare le anse laterali e le placche d’aggancio del cinturino: uno schema che conferisce leggerezza all’insieme. La cassa Island, invece, prevede un’impostazione più tradizionale, con lunetta lucida e inclinata, dal forte impatto dimensionale.
I modelli sono accomunati da un quadrante blu smaltato, su fondo soleil, con indici posti sul rehaut, protetto da vetro zaffiro, che ospita il logo dell’Amerigo Vespucci e il Jack della Marina Militare, al 6: riproduce gli emblemi delle Repubbliche Marinare di Venezia, Genova, Pisa, Amalfi, sotto a quello della Marina Imperiale Romana. L’immagine della Nave Scuola si trova, in corrispondenza di ore 4, all’interno di un planisfero, tratteggiato argenté, al laser. L’esemplare più esclusivo è l’Amerigo Vespucci Montecristo, ref. 535, da 42 mm, prodotto in serie limitata di 92 pezzi (tanti quanti gli anni dalla costruzione della nave). Impermeabile fino a 10 atmosfere, presenta una corona serrata a vite, così come il fondello in titanio, integrato da oblò in vetro zaffiro, a visualizzare il calibro manuale OISA 193729-50 Cinque Ponti, prodotto e disegnato in Italia, rifinito a Côtes de Genève sui ponti e a Perlage sulla platina, elaborazione dell’originale del 1966, progettato da Domenico Morezzi, il fondatore di OISA. Scorrente su 19 rubini, con un diametro di 29,50 mm e uno spessore di 3,48 mm, si distingueva per alcune innovazioni importanti: secondi centrali diretti, senza alcun rinvio; ruote centrali di ore e minuti, sui cui assi sono calettate le rispettive lancette, dipendenti da un rinvio/frizione sulla periferia del quadrante, anziché dal treno del tempo, un’inversione che ha consentito una sensibile riduzione dello spessore. La versione moderna, dalle stesse misure dell’originale, e con il medesimo numero di rubini, funziona a 25.200 alternanze/ora, operate da un bilanciere a regolazione inerziale (quattro “masselottes” collocate sulle estremità delle razze del volantino), completato da sistema antiurto Kif. L’autonomia è di 60 ore, con una tolleranza cronometrica giornaliera di +/- 10 secondi. Disponibile con cinturino in silicone ipoallergenico o in pelle naturale, durante il viaggio, l’esemplare numero zero di questo orologio verrà esposto nel quadrato ufficiali della nave. Le altre due versioni di Locman Amerigo Vespucci, Montecristo ref. 537 (FOTO IN APERTURA – 42 mm, impermeabile fino a 10 atmosfere, 998 euro) e Island ref. 613 (40 mm, impermeabile fino a 5 atmosfere, 298 euro), prevedono, rispettivamente, l’impiego del calibro automatico Sellita SW 200 (con datario, 26 rubini, massa oscillante personalizzata Locman in tungsteno e riserva di carica di 41 ore) e di un movimento al quarzo (Miyota, con datario), completato da cinturino in tela Olona, tessuto grezzo pesante e molto resistente, ad armatura a tela con riduzione molto fitta: la stessa usata, ancora oggi, per le vele dell’Amerigo Vespucci.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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