Jaeger-LeCoultre riunisce il calendario perpetuo e la ripetizione minuti, con soluzioni innovative, nel modello Master Grande Tradition Répétition Minutes Perpétuelle.
Già nel 1888 , la Maison fu fondata nel 1833, la manifattura LeCoultre era l’impresa più importante e all’avanguardia della regione della Vallée de Joux (cantone di Vaud): contava 480 operai, atelier ampi e dotati di elettricità e, per queste circostanze, fu soprannominata, “Grande Maison”. Basta recarsi a Le Sentier, al civico 8 di Rue de la Golisse, per comprendere l’attualità di quel nome: 25.000 mq su cui si distribuisce l’organizzazione manifatturiera integrata attuale; 1.200 dipendenti, dei quali 200 sono gli orologiai. Ma una dimensione del genere non deve trarre in inganno e far pensare ci si trovi di fronte ad un approccio industriale della produzione: tutt’altro, perché, eccetto, la progettazione assistita dal software AUTOCAD e l’esecuzione di platina e componenti mediante macchine a controllo numerico, le successive operazioni sono svolte dalla competenza e manualità di tecnici secondo il principio della specializzazione più spinta. Un concetto ben rappresentato dalle 22 operazioni necessarie per assemblare l’ancora con la ruota di scappamento, oppure dalla realizzazione di spirali piane con curva Breguet, cilindriche, sferiche o semisferiche.
L’ultimo gioiello di un simile savoir-faire è il Master Grande Tradition Répétition Minutes Perpétuelle, modello realizzato in soli 30 esemplari. La cassa è in oro bianco da 43 mm e 13,72 mm di spessore, costituita da 80 componenti, con lunetta svasata, ampi smussi sulle anse, slitta della ripetizione molto ben integrata sulla linea della carrure e alternanza di finiture lucide, satinate e sabbiate, con queste ultime oggetto di un trattamento PVD tale da renderle immuni ad infiltrazioni di sporcizia. All’interno pulsa il calibro automatico 950 (585 componenti, 15 ¼’’’, 8,8 mm di spessore, 28.800 alternanze/ora, 76 rubini, 38 ore di autonomia), l’ennesimo chef-d’œuvre, ultimo di oltre 200 calibri con suoneria che Jaeger-LeCoultre, unica al mondo, può vantare nel proprio inventario storico e contemporaneo. In questo caso, poi, l’ulteriore complicazione è l’inserimento dell’automatismo, schema raro sia per un calendario perpetuo ma, ancor di più, per una ripetizione minuti: la base tempo ed il rotore di carica, al fine di evitare l’interferenza superiore (sotto al quadrante) con il modulo del calendario perpetuo, e inferiore con l’architettura tecnica della ripetizione, sono stati collocati centralmente, tra i due dispositivi.
La configurazione dei gong è completamente nuova: a sezione quadrata e percossi dai martelli sovrapposti “trébuchet” (garantiscono una maggiore superficie d’impatto ed eliminano i contraccolpi), sono realizzati in una lega top secret, saldati assieme alla base del calibro, e compiono un giro quasi completo sul perimetro del movimento, per poi risalire all’esterno, l’uno (il più basso) in senso elicoidale, l’altro (il timbro più alto) ripiegandosi su sé stesso e separandosi in direzione opposta, prima di incontrarsi di nuovo, ma leggermente distaccati, sul fronte superiore, attorno al quadrante.
Una soluzione che permette, sfruttando i timbri tutto il volume della cassa, di ottenere una migliore diffusione del suono verso l’esterno (note più lunghe del 10%), ed una maggiore pienezza e musicalità della sonorità. Le indicazioni del calendario perpetuo, su contatori saldati al laser (datario al 3, mesi al 6 e giorno della settimana con fasi lunari analogiche al 9, cui va ad aggiungersi l’anno a finestrella al 7/8 e l’indicazione di “sicurezza” al centro per impedire la ricarica manuale tra le 22 e l’una), sono proposte su di un quadrante blu intenso smaltato guilloché traslucido: la base in oro bianco viene prima incisa guilloché soleil (180 raggi) con un antico tornio detto “rose engine” (tre passaggi) e, poi, riempita di smalto traslucido (ulteriori tre passaggi). L’effetto è scintillante e vitreo (è disponibile anche un quadrante argenté grené), per un pezzo, il cui costo, pari a 293.000 euro, riflette correttamente contenuti d’eccezione.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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