Oggi, forte di una tradizione che affonda le radici negli anni ’20, Bulgari punta sempre di più sull’icona “Serpenti”, con le nuove versioni di “Seduttori”, e fissa l’attenzione sulla preziosità, sull’intensità e sul significato di un momento, dell’attimo…                 

Afferma il Direttore Creativo della Divisione Orologi della Casa Romana, Fabrizio Stigliani Buonamassa: “Nel 2009, non trovando un progetto nuovo che ci convincesse, abbiamo puntato sull’icona Serpenti, rilanciandola in versione ‘Tubogas’. E abbiamo avuto ragione perché, grazie all’orologio, il concept Serpenti è tornato ad essere un segno distintivo e identificativo, l’unico esteso a tutta l’area d’azione Bulgari, dai gioielli, agli accessori, fino ad arrivare ai profumi. È divenuto un brand nel brand, straordinariamente rappresentativo della Casa, oggi, come nel futuro.” Ecco, e dai quei primi modelli, le cui spire erano realizzate in tubogas o in maglia intrecciata d’oro, per avvolgersi al polso, ed in cui la testa del serpente, ossia la cassa e il quadrante, generalmente di forma rettangolare o quadrata, erano posti a vista a un’estremità, si è sviluppato un iter creativo eccezionale, capace di soluzioni inedite, talvolta impensabili o inimmaginabili: casse – applicate all’estremità e, a volte, al centro del bracciale in tubogas – e quadranti rotondi, quadrati, ottagonali, a goccia, a cuscino, con o senza lunette in diamanti, acciaio, acciaio brunito o combinazioni di oro e acciaio e tanto altro ancora. 

Il Serpenti Seduttori in oro rosa presentato nelle sue componenti primarie: la cassa più sottile, morbida e scalinata tra carrure e lunetta; il bracciale con gli elementi esagonali strutturati su di una doppia fila e le barre telescopiche di aggancio tra un gruppo funzionale e l’altro; la chiusura pieghevole personalizzata.

All’epoca, inoltre, vi è da aggiungere alla qualità estetica, anche quella tecnica, grazie all’impiego di calibri di prestigio assoluto firmati Audemars Piguet, Jaeger-LeCoultre, Movado e Vacheron Constantin,  personalizzati per Bulgari. Successivamente, via via, l’animale strisciante è tornato a configurarsi in una visione più realistica, collegata ad una tradizione antica, a metà tra funzione ornamentale e apotropaica. Ed in tale direzione, Bulgari è tornato a vestirlo di oro giallo, per poi, successivamente, aggiungere scintillanti e variegate composizioni preziose, possibilmente anche esaltate da decori in smalti policromi; il tutto, mentre le lunghezze variabili dei bracciali, avvolgevano, in più volute, il polso, favoriti dalle fasce flessibili senza saldature, anima della tecnica Tubogas. 

Un simile retaggio storico, all’inizio del XXI secolo è stato messo un po’ da parte, in favore di una ricerca del nuovo, dell’originale, del contemporaneo. Nove anni dopo, come sottolineato poc’anzi da Buonamassa, quando ci si è seduti intorno ad un tavolo per capire quale direzione dare al messaggio stilistico di Bulgari per l’orologeria femminile in proiezione futura, gli schizzi e i nomi di concept inediti sono stati tutti accartocciati e archiviati. Si è nuovamente innescato, quindi, un processo creativo, di successo, come accaduto negli anni ’40, fino ad arrivare, oggi, al ruolo più accattivante, ricercato e sfidante dell’orologio Serpenti, quello della seduzione. Infatti, dopo il lancio in anteprima mondiale a Baselworld, la collezione Serpenti Seduttori torna sotto i riflettori con tre nuovi versioni, una in acciaio e le altre due in acciaio con lunetta e corona in oro rosa, ognuna declinata con o senza diamanti. I Serpenti Seduttori sono stati oggetto di un intenso e complesso lavoro d’identificabilità assoluta, giocata sui singoli dettagli, mantenendo ferma l’impostazione di base. 

Un’operazione che Buonamassa così sintetizza: “Il Serpenti Seduttori è ammorbidito nelle linee. Abbiamo voluto rendere questo modello sfaccettato, ma non appuntito, senza soluzione di continuità tra bracciale e testa, alchimia molto complicata, poiché ci sono parti mobili e parti fisse, e perché la cassa rappresenta un mestiere, il bracciale un altro.” Di fatto, si tratta di un vero e proprio nuovo capitolo della saga Serpenti, dove la forma a goccia della cassa riduce lo spessore, accoglie il cabochon sulla corona e, dulcis in fundo, si armonizza con un inedito bracciale, ça va sans dire, flessibile, composto da elementi esagonali stilizzati che richiamano il motivo a scaglie di Serpenti: ecco, dunque, che l’insieme del serpente, il suo corpo e la sua testa, si fondono, seppur inscritti in un approccio tradizionale nell’adattamento al polso. 

Le suddette varianti, ove non rifinite con diamanti, oppure presenti solo nel tratto della lunetta, esaltano un concept “everyday” del Serpenti, teso a connotare la propria personalità nel quotidiano. Completano egregiamente l’assortimento, all’interno del quale non possono mancare le versioni Seduttori nei tre colori dell’oro, illuminate da diamanti e pavé di diamanti. Il glamour contemporaneo della collezione, sposa quindi, com’è giusto che sia, i diversi momenti che definiscono e modellano il carattere della donna “Seduttori”, comunicano il suo stile, inquadrano il suo potere di seduzione. Istanti che compongono il mosaico di una vita lasciando un ricordo, fissati dal tempo nella memoria, un tempo magari fermato e raccontato da una piccola goccia avvolta sul polso: istanti d’oro, preziosi, indimenticabili.      

Fabrizio Rinversi

Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia