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Hublot, MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Days Power Rese...

Hublot, MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Days Power Reserve Rainbow

La Maison di Nyon rivisita il suo MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve, vestendolo con motivo Rainbow, ottenuto non con pietre preziose, ma attraverso delle inclusioni di compositi colorati nel carbonio. Una prima mondiale sul filo costante dell’inedito e dell’innovazione.

L’ultima impresa tecnico-estetica di Hublot è stata svelata all’inizio di dicembre nel corso dell’edizione 2022 di Art Basel Miami, nel contesto dell’evento “Hublot Loves Art in Miami”. Stiamo parlando del nuovo MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve, nel quale il motivo Rainbow è stato “magicamente” riprodotto da compositi colorati inseriti nella massa di una cassa in carbonio 3D. Osserva il CEO di Hublot, Ricardo Guadalupe: “Il carbonio lo sappiamo lavorare. Sappiamo realizzare l’incastonatura tradizionale Rainbow. Ma il carbonio 3D effetto Rainbow, nessuno sapeva farlo, semplicemente perché nessuno ci aveva pensato. È questo che rende Hublot diversa: esplorare i territori sconosciuti dell’Alta Orologeria. Questo nuovo MP’ non è, quindi, solo un altro “Manufacture Piece”: è l’incarnazione di ciò che Hublot rappresenta. Essere primi, diversi, unici. E questo non cambierà mai. Si tratta, dunque, di una vera “prima mondiale”, dell’ennesima dimostrazione delle potenzialità manifatturiere di Hublot, che possiamo ritenere, a tutti gli effetti un motore da corsa al top delle prestazioni. E questo perché l’impostazione produttiva integrata organizzata negli stabilimenti di Nyon è stata studiata in prospettiva, dotandoli di tutti gli strumenti necessari per recepire, analizzare, elaborare e realizzare soluzioni tecnicamente e tecnologicamente inedite. Esempi, a livello di materiali, possiamo individuarne diversi, legati alle varie tipologie dell’oro (Magic Gold, King Gold, etc…), oppure alla colorazione della ceramica, indice di una modernità che, in qualche misura, sta facendo scuola nell’universo orologiero. La focalizzazione è al 100% sull’innovazione al fine di superare i limiti della creatività, o meglio, di tracciarne i contorni. In tal senso, il reparto Research & Development della manifattura è divenuto il centro nevralgico di tutta l’attività pronto a definire soluzioni, prototipizzarle , studiarne le fasi di processo, in sintesi, immaginare, come asserisce Guadalupe, ciò che nessun’altro aveva immaginato. E sì, perché il succitato MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve, concretizza un qualcosa di totalmente inedito nel panorama dell’Alta Orologeria. 

MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve, in versione Rainbow, con cassa in carbonio 3D da 49 mm e 17,95 mm di spessore. Il carbonio presenta inclusioni di compositi colorati, secondo un processo articolato e unico messo a punto da Hublot presso la manifattura di Nyon. L’orologio accoglie il calibro manuale HUB9009.H1.RA.B: 21.600 alternanze/ora, 356 componenti, 43 rubini, 5 giorni di riserva di carica, tourbillon biassiale  al 6 (doppia gabbia con rotazione completa di un minuto e di 30 secondi). Sul quadrante squelette, osserviamo, oltre al tourbillon, la riserva di carica al 9 e il datario analogico su doppia scala, immediatamente sottostante al quadrantino ore/minuti decentrato (correzione data mediante pulsante al 9). 

Quest’immagine esalta la potente tridimensionalità del MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve. Si può notare come la Maison abbia creato lo spazio per il tourbillon coassiale allungando e inclinando il tratto della lunetta al 6, al fine di renderla tridimensionale, incontrando l’aggancio del cinturino. In questo modo ha consentito un’assoluta continuità di linea ed ha reso protagonista il tourbillon.

A partire dall’idea, ossia proporre su di un impianto strutturale in carbonio 3D, l’effetto Rainbow delle pietre preziose tradizionali, ma… senza pietre preziose. Obiettivo per raggiungere il quale si è dovuti ripartire “from scratch” riguardo a concept, metodo, strumenti e gamme di colori da associare. Provate voi a porvi di fronte al problema di riprodurre le variazioni naturali di diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi, direttamente sulla cassa, facendo affidamento solo sul carbonio e sui materiali compositi. Una montagna da scalare e anche con forti pendenze. Ma Hublot ama le sfide, in un certo senso, si può dire che vive per queste, in particolare dal momento in cui Jean-Claude Biver ha messo il turbo al brand a partire dal 2004. E, così, è riuscita a superare, una dopo l’altra, le notevoli difficoltà di esecuzione. In assenza di un tradizionale processo d’incastonatura di pietre forgiate dalla natura, la Maison ha dovuto procedere alla creazione, uno per uno, di ogni minuscolo inserto colorato destinato a riprendere le sfumature Rainbow. E lo ha fatto, cominciando con il posare in orizzontale sottili barre di carbonio, a pochi millimetri di distanza l’una dall’altra, per poi inserire n questi interstizi, in verticale, le barre di materiale composito colorate, leggermente più in alto; un dislivello, questo, che viene armonizzato da un terzo strato reticolare di carbonio, riportando il tutto sullo stesso piano. Il carbonio e il materiale composito sono, quindi, intrecciati nella massa e nelle tre le dimensioni. Per ottenere le corrette sfumature delle pietre preziose, Hublot ha dovuto definire un prisma cromatico completo al fine di garantire la corretta gradazione e brillantezza naturale delle pietre stesse. Aggiungiamo, poi, che il colore di ogni inserto risulta leggermente più scuro quando viene inserito nel carbonio, dunque è stato anche necessario considerare “matematicamente” questo gap nella cromia. Evidentemente, infine, ogni composito andava collocato nel posto giusto, a garanzia del corretto effetto visivo, e avendo cura che il tratto superficiale del carbonio apparisse perfettamente liscio: ogni inserto affiora impercettibilmente dal carbonio, lucidato e regolato con pochi micron di margine. Così tante sfumature di compositi colorati, su di una cassa, non si erano mai viste prima: Hublot si è reso, dunque, protagonista di una nuova World Première. 

Ecco il capolavoro ottenuto da Hublot su questo particolarissimo MP-09, ossia l’effetto “rainbow” con inclusione di compositi. Ognuno di essi andava collocato nel posto giusto, a garanzia del corretto effetto visivo, e avendo cura che il tratto superficiale del carbonio apparisse perfettamente liscio: ogni inserto, infatti,  affiora impercettibilmente dal carbonio, lucidato e regolato con pochi micron di margine.

E per completare l’opera ha scelto un complicato di altissimo livello, costruito su di una cassa multistrato allungata in prossimità del 6 in modo da accogliere il tourbillon biassiale e renderlo il fuoco visivo dell’orologio. Questa “finestra” sulla gabbia ne esalta l’aspetto tridimensionale, amplificandone la dinamicità della rotazione completa su due assi: a un minuto sul primo e a 30 secondi sul secondo. Il  MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve, con motivo Rainbow, da 49 mm per 17,95 mm di spessore, è offerto in edizione limitata a 8 pezzi. Il calibro manuale che anima i modelli MP-09 fin dagli esordi (HUB9009.H1.RA.B), scheletrato, opera a 21.600 alternanze/ora, prevede 356 componenti e 43 rubini, assicurando 5 giorni di riserva di carica (indicata al 9) e proponendo, sotto al quadrante ore/minuti decentrato, il datario analogico su doppia scala concentrica: due piccole placche chiare, scorrenti in alternanza sulle due scale e collegate ad un disco sottostante, permettono la lettura dell’indicazione a contrasto, sulla quale si può intervenire in correzione mediante il pulsante al 9. Torniamo a dire che posizionare il tourbillon biassiale nel punto di unione tra cassa e cinturino e su di un piano inclinato è il modo migliore per amplificarne l’ipnotica doppia rotazione, garantendo una continuità di design nel seguire la linea dettata dal sistema lunetta/carrure. 

Coerentemente, il cinturino del MP-09 Tourbillon Bi-Axis 5-Day Power Reserve è in pelle di alligatore multicolor, ad assicurare un’originale coerenza cromatica con la cassa, completato da fibbia déployante in titanio brunito.


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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