L’eclisse solare vive al polso, illuminando un tempo discreto ma intenso. La Maison di Sciaffusa, in collaborazione con The Armoury, presenta un Endeavour dal fascino stellare e magnetico.
The Armoury è un brand di abbigliamento fondato a Hong Kong nel 2010 da Mark Cho e Alan See. La mission di questo brand è quella di sensibilizzare l’uomo moderno nei confronti della tendenza classica, educandolo attraverso la storia di artigiani d’eccezione e dei loro prodotti. Insomma, un riferimento per i veri connoisseurs, appassionati del “fatto a mano” e, dunque, è stato quasi inevitabile l’incontro con H. Moser & Cie., brand che, nelle parole del CEO, Edouard Meylan, così viene descritto: “Siamo una manifattura orologiera svizzera, a conduzione familiare. Vogliamo generare continuamente sorpresa e innovazione, combinando tradizione, minimalismo, eleganza, senso del dettaglio, con un tocco di sensualità. In tutto ciò che facciamo, cerchiamo di abbinare all’orologeria tradizionale un quid di modernità. Vogliamo essere un ponte tra l’orologeria classica e contemporanea”. Mark Cho ed Edouard Meylan si sono conosciuti a New York nel 2019, verificando la piena condivisione del suindicato approccio al prodotto, decisamente originale e non scevro da rischi.
Il progetto di partnership è nato con naturalezza: “Quando io e Edouard abbiamo iniziato a pensare all’idea di realizzare un orologio insieme, la mia principale esigenza era che fosse piccolo. Amo gli orologi discreti, ma che allo stesso tempo rivelino una complessità più profonda, nel momento in cui si presta loro più attenzione. Il quadrante Vantablack si è imposto velocemente come punto di partenza per il design, e subito mi è venuta l’idea di aggiungere degli elementi, fino ad allora mai utilizzati. Con il mio team, abbiamo immaginato il design basandoci sul tema dell’eclissi solare totale. Ed è così che è nato l’Endeavour Small Seconds Total Eclipse”. Un’eclisse totale rappresentata, ovviamente, dal sopraindicato quadrante Vantablack, in grado di assorbire il 99,965% della luce, rievocando la silhouette della Luna, così come la lunetta in acciaio e il rehaut interno lucido, in acciaio o in oro rosso, rappresentano l’alone della corona solare, visibile solamente durante un’eclissi solare totale. Non c’è il minimalismo assoluto prediletto da H. Moser & Cie. sul quadrante, ma dettagli discreti come gl’indici, costituiti da piccoli punti percorsi da lancette tipo Breguet a dar ritmo grafico, unitamente alla sfera dei piccoli secondi, all’insieme. H. Moser & Cie. ha dovuto sviluppare una tecnica che consentisse di adattare i piccoli punti sul Vantablack che, essendo composto da nanostrutture di carbonio, non sopporta alcun contatto.
La cassa in acciaio da 38 mm (9,9 mm di spessore), con lunetta lucida bombata, accoglie il più piccolo e fine movimento di manifattura di H. Moser & Cie, il calibro HMC 327, da 14’’’1/4 e 4,5 mm di altezza, manuale, funzionante a 18.000 alternanze/ora: la riserva di carica di 3 giorni è posta sul fronte posteriore del calibro, visibile attraverso il vetro zaffiro integrato al fondello. In edizione limitata a 28 esemplari ognuna, le due versioni dell’ Endeavour Small Seconds Total Eclipse, sono definite da un cinturino nero in cuoio con due diverse texture, e costano 25.100 euro. Saranno disponibili presso le boutique The Armoury di New York e Hong Kong, così come sulle piattaforme di vendita online delle due Maison, unitamente ad una pochette realizzata da The Armoury per la Casa di Sciaffusa. Conclude, in sintesi, Edouard Meylan: “Tutto, all’interno di questo modello, può essere paragonato alla ricerca dell’eleganza finale, associando il classicismo alla modernità. Il suo diametro di 38 mm, è perfettamente equilibrato. Abbiamo optato per il più piccolo e il più fine dei nostri movimenti manuali, in cui i piccoli secondi a ore sei richiamano l’estetica degli orologi da taschino”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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