La versione più dressy del concept Octo della Casa romana, viene declinata in una vera e propria linea, dove oltre a quattro tourbillon di altissimo livello, si segnalano un solotempo e un cronografo automatico connotati da quadranti Clous de Paris, proporzioni assai equilibrate e un’alternanza lucido-satinato studiata per esaltare il tondo-non-tondo del design.
Osserva Fabrizio Stigliani Buonamassa, Direttore del Bulgari Watches Design Center, riguardo alle 58 sfaccettature dell’Octo Roma: “Con l’Octo Roma abbiamo voluto dare un’immagine più dressy, più portabile, più formale, più sofisticata. Si è trattato di un lavoro molto complesso, che è durato qualche anno e svariati prototipi. L’intento era quello di togliere quell’asse intermedio fra il gruppo strutturale della lunetta, iscritta in un anello ottagonale, e le anse, al fine di alleggerirlo e ridurre in modo consistente le sfaccettature. Di fatto, il suddetto gruppo strutturale della lunetta è rimasto identico, ma l’inclinazione della stessa prosegue, senza sfaccettature intermedie, sulla direttrice delle anse a 45°, facendole derivare direttamente dal pieno della carrure ed avvicinandole per rendere il cinturino/bracciale più armonizzabile con il polso.” Proprio all’Octo Roma, la Casa romana, dopo il focus sull’orologio femminile, avvenuto in gennaio, dedica una collezione nuova di zecca, composta da automatici, cronografi e, nell’ambito delle complicazioni, ben quattro tourbillon. Concentriamo l’attenzione sui primi due, riservandoci di tornare sui tourbillon in un secondo momento.
Tra i denominatori comuni dei modelli, ecco la cassa in acciaio, l’elaborato motivo a Clous de Paris che connota i quadranti, una corona geometrica integrata, serrata a vite – con inserto in ceramica – e protetta da spallette, l’impermeabilità fino a 100 metri e un comodo sistema funzionale a cinturini intercambiabili senza l’ausilio di alcuno strumento. Sublimazione e semplificazione del concept ottagonale, Octo Roma si affianca, non solo all’iconica collezione a costruzione modulare Parentesi, ma anche ai volumi sontuosi e alle catene dei sautoir anni ’70, dove gli elementi geometrici prendono vita attraverso un dialogo vivace fra i colori e l’oro. Va, altresì, sottolineato come, nell’Octo Roma, effetto arrotondato, all’interno e all’esterno di una cornice ottagonale emerge ancor di più, tridimensionalmente, in virtù della potente satinatura radiale della lunetta, che “stacca” dall’insieme lucido. Ed è proprio l’anello ottagonale interno ad amplificare l’impatto del design, conferendo al quadrante una forma geometrica. Il casual-chic dell’Octo Roma trova, infine, come accennato, un suo originale completamento nella versatilità offerta dal sistema d’intercambiabilità cinturino/bracciale perfettamente connaturato nella cassa: esso è infatti posizionato sul retro, sotto forma di pulsante integrato sulla cassa, fra le anse. Particolarmente sicuro, basta un semplice click per procedere al cambio, in pochi secondi. In dotazione all’orologio verranno forniti un bracciale in acciaio e un cinturino in caucciù, mentre una selezione ulteriore di cinturini in caucciù e pelle di alligatore in vari colori sarà acquistabile separatamente.
Entrando nello specifico, il solotempo Automatic Octo Roma, da 41 mm (9,15 mm di spessore), con datario a finestrella al 3, è alimentato dal calibro di manifattura BVL 191, con riserva di carica di 42 ore, rifinito ad Anglage e a Côtes de Genève. Il Clous del Paris sul quadrante propone un interessante gioco di luci in tre variazioni cromatiche: blu, antracite e bianco. La leggibilità ottimale è garantita da sfere tipo Dauphine e indici a barretta applicati, tranne che al 6 e al 12, tutto opportunamente rivestito con SuperLumiNova.
Riguardo all’Octo Roma Chronograph, la cassa raggiunge i 42 mm di diametro (12,4 mm di spessore) e prevede due declinazioni di quadrante, blu e nero, con la seguente distribuzione delle indicazioni: secondi crono centrali, contatore dei 30 minuti al 9, contatore delle 12 ore al 6, piccoli secondi al 3 e datario a finestrella al 4/5. Il contrasto fra il Clous de Paris e l’azurée dei contatori consente l’ottimizzazione della lettura della misurazione. Il calibro BVL 399, impiegato nell’Octo Roma Chronograph, visibile attraverso il fondo integrato da vetro zaffiro, è un movimento automatico di manifattura Swiss Made, operativo ad una frequenza di 28.800 alternanze all’ora, e con una riserva di carica di 42 ore. Curato il design dei pulsanti, creati in continuità con le spallette di protezione della corona, a raggiungere lo spessore delle anse, determinando una prosecuzione di linea, ma ad effetto scalinato, leit-motiv della collezione.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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