Il 24 ottobre 1994, A. Lange & Söhne è rinata da un oblio durato di circa 50 anni. La Casa sassone ha deciso di celebrare il venticinquennale della rinascita con ben dieci edizioni speciali del Lange 1, delle quali proponiamo delle interessanti versioni complicate.
Il 24 ottobre 1994, Günter Blümlein e Walter Lange, pronipote del fondatore, presentarono, emozionati e raggianti nel Castello di Dresda, le prime “creature” del nuovo corso di A. Lange & Söhne, ossia il Lange 1, il Tourbillon “Pour Le Merite”, l’Arkade e il Saxonia. Erano stati necessari circa cinquant’anni per tornare a vedere un orologio della Casa sassone al livello precedente il secondo conflitto mondiale: dopo la nazionalizzazione, conseguente all’influenza del regime sovietico sull’area orientale della Germania, A. Lange & Söhne era scomparsa dalla mappa dell’Alta Orologeria. Tra i modelli lanciati nella suddetta occasione, evidentemente protagonista il Lange 1, che costituisce ancora oggi l’orologio più emblematico della Casa sassone, il simbolo della rinascita.
Per questo motivo, per onorare al meglio il 25mo anniversario di quell’evento, A. Lange & Söhne ha deciso di lanciare nel 2019 – ogni 24 del mese – un modello celebrativo. A gennaio, non poteva che cominciare con il Lange 1, in oro bianco da 38,5 mm, in cui l’inconfondibile quadrante decentrato, su fondo argenté, è accompagnato dalla grande data al 2, dalla riserva di carica al 3 e dai piccoli secondi al 5, cifre e indici stampati in blu intenso. Il calibro manuale di manifattura L901.0 del primo Lange 1, è stato sostituito con il più recente (2015) L121.1, sempre manuale, con bilanciere inerziale, Gran Data saltante “esattamente”, spirale di altissima qualità per una stabilità ottimale di marcia, mantenendo, comunque, lo schema a 3/4 della platina, il doppio bariletto, per una riserva di carica di 72 ore e la regolazione a vite micrometrica con molla di ritegno a collo di cigno. Realizzato in 250 esemplari in edizione limitata, il Lange 1 “25th Anniversary”, reca sul fondello l’incisione di Casa Lange inaugurata nel 1873, i nomi di Walter Lange e Günter Blümlein nonché, in rilievo, la scritta “25 Jahre Lange 1”.
Ad esso sono seguiti modelli quali il Grande Lange 1 Fase Lunare “25th Anniversary”, il Little Lange 1 “25th Anniversary”, il Lange 1 Tourbillon Calendario Perpetuo “25th Anniversary”e il Lange 1 Time Zone “25th Anniversary”, tutti in oro bianco e limitati a 25 esemplari. Ma la Casa sassone ha voluto omaggiare il suo mentore Blümlein con un’ulteriore iniziativa, proponendo al S.I.H.H. di Ginevra, a gennaio, il Langematik Perpetual, in oro color miele (esclusiva della Casa, la più resistente tra le leghe dell’oro), da 38,5 mm, in serie limitata a 100 pezzi.
Si tratta, infatti, dell’ultimo orologio presentato personalmente, nel 2001, da Günter: era il primo segnatempo automatico da polso al mondo capace di combinare la Grande Data con il calendario perpetuo. Inoltre, il suo calibro automatico, l’L922.1 SAX-0-MAT, è dotato del meccanismo brevettato ZERO-RESET: quando si estrae la corona, una leva libera un martello, che cade sulla camma a cuore coassiale con la ruota su cui è calettata la sfera dei piccoli secondi, riportandola sullo zero, e contestualmente, il tratto ad arco di un’ulteriore leva collegata si poggia sul profilo del bilanciere, bloccandolo; in questo modo, è possibile una regolazione precisa dell’ora. Alto soli 10,2 mm, data la complessità, il Langematik Perpetual visualizza sul quadrante argenté, la Gran Data al 12, mesi e ciclo bisestile al 3, piccoli secondi e fasi di luna astronomiche al 6, giorno della settimana e day/night al 9 e, ad alimentarlo v’è un rotore decentrato in oro a 21 carati con massa esterna oscillante in platino (riserva di carica di 46 ore). Tornando al 25° anniversario, l’ultimo modello è stato presentato proprio il 24 ottobre 2019 (lo illustreremo a breve), definendo, dunque , un’insieme di dieci esemplari “speciali”. Walter Lange, scomparso il 17 gennaio 2017, disse di Blümlein: “È stato un genio universale”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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