Tudor è partner della Rugby World Cup 2019 e, per l’occasione, il Black Bay Chrono, sarà completato da un cinturino in caucciù.
Sarà il Giappone ad ospitare la nona edizione della Rugby World Cup (è la prima volta in Asia), organizzata ogni quattro anni, dal 20 settembre al 2 novembre. Saranno 20 le squadre a contendersi il trofeo, a sfidare i mitici All Blacks, vincitori delle ultime due edizioni (nel 2011 in Nuova Zelanda e nel 2015 in Inghilterra). Scrive Alessandro Baricco, saggista torinese: “Il rugby è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l’orlo della tua ambizione, guerra,…. guerra paradossale perché legata ad una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all’indietro, movimento e contro movimento, avanti e indietro. Una partita a scacchi giocata in velocità….”.
Ecco, estendendo il significato di queste parole, si coglie l’autenticità del concetto sportivo espressa dal rugby, nel quale si mescolano potenza, audacia, determinazione, velocità e, soprattutto, gioco di squadra. Un combattimento basato su valori nobili quali, in primis, il rispetto assoluto dell’avversario e delle regole, dentro e fuori dal campo. Simili contenuti si sposano alla perfezione con la filosofia di Tudor il cui claim è “Born To Dare”, ossia “nati per osare”. Motivo che ha spinto la Maison a collaborare con World Rugby nel 2017 e, oltre al suo impegno con la Rugby World Cup e la World Cup Sevens, maschile e femminile, a sostenere anche le annuali U20 World Cups, una vetrina internazionale per le stelle del futuro. Tudor è impegnata, inoltre, con i World Rugby Awards per premiare l’eccellenza in questo sport: le migliori squadre, i migliori giocatori e arbitri della stagione. In ultimo, la Maison sostiene la Rugby Hall of Fame, un’istituzione fondata a Rugby, nel Regno Unito (contea di Warwickshire, nelle Midlands occidentali), città in cui nacque lo sport omonimo nel 1823, quando lo studente William Webb Ellis, durante una partita di calcio, raccolse la palla con le mani e corse verso la linea di fondo campo avversaria, superandola e schiacciando poi a terra la palla stessa. Quel gesto incuriosì e, oggi (il rugby conta 9,1 milioni di giocatori e 338 milioni di fan), ci consente di ammirare leggende come i suddetti All Blacks, disegnare trame di gioco che esaltano al massimo l’armonia dell’insieme, il “tutti per uno, uno per tutti”.
Ѐ stato, dunque, naturale, per Tudor, eleggerli quali suoi ambasciatori nel mondo. La Casa ginevrina, al polso dei 23 arbitri della Rugby World Cup 2019, metterà un’edizione speciale del Black Bay Chrono. Dotato del calibro di manifattura MT5813, con smistamento via ruota a colonne e innesto verticale, bilanciere a regolazione inerziale con spirale in silicio, riserva di carica di 70 ore e certificazione Cronometrica del C.O.S.C., s’ispira al famoso Big Crown del 1958 (ref. 7924), del quale conferma l’impermeabilità fino a 20 atmosfere e, nelle lancette “snowflake”, riprende le varianti fornite da Tudor alla Marina francese negli anni ’70. Eccezionalmente, l’orologio disporrà di un cinturino in caucciù e di un’incisione commemorativa sul fondello.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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