Tudor, alla fine dello scorso giugno, ha presentato una versione in bronzo del suo noto modello Black Bay Fifty-Eight, dotato, per la prima volta, di un bracciale in bronzo con una nuova chiusura con sistema di regolazione rapido.
Alla fine dello scorso giugno, Tudor ha presentato il Black Bay Fifty-Eight Bronze, riservato solo alle boutique (una cinquantina in tutto il mondo). In questo modo, la Maison ha voluto esplorare nuove soluzioni ed abbinamenti legati a questo camaleontico materiale, sviluppando per l’occasione un look “total bronze”. Un’espressione cromatica che trova una sintesi ulteriore nelle tonalità marroni di quadrante e lunetta. Dettagli sui quali torneremo più avanti, in virtù del fatto che è interessante soffermarsi sulle origini del bronzo Tudor, per realizzare il quale sono necessarie particolari competenze. Infatti, una volta preparata la lega di alluminio e bronzo, il bronzo ottenuto viene trasformata in lingotti che, a loro volta, sono tagliati in piccoli cilindri di materiale, lunghi pochi centimetri. Tali cilindri vengono, quindi, riscaldati ad alta temperatura, per poi essere stampati individualmente, quando sono ancora caldi, con una pressa a frizione, applicando una pressione di molte tonnellate. Grazie a questa singola operazione, ogni cilindro appena uscito dalla fornace, assume la forma approssimata della carrure dell’orologio. Seguono almeno quaranta passaggi prima che la cassa di bronzo sia pronta per l’assemblaggio: processi meccanici plasmano la forma finale e preparano le parti funzionali della cassa, come le filettature e i fori, così come le finiture o i passaggi manuali richiesti per conferire alle superfici il loro aspetto finale. Un simile procedimento è reso più complicato dal fatto che l’aspetto del bronzo cambia rapidamente in base all’ambiente in cui si trova: quindi, le suddette operazioni, ma anche l’assemblaggio e il collaudo finali del Black Bay Fifty-Eight Bronze, sono eseguiti con grande attenzione, avendo cura d’indossare guanti in ogni momento e di seguire un flusso di lavoro specifico, soprattutto nei test d’impermeabilità dove è necessario asciugare completamente ogni orologio tra un test e l’altro per preservarne l’aspetto originale, privo di patina.
Il Black Bay Fifty-Eight Bronze si sviluppa su di una cassa da 39 mm, simile, nelle proporzioni, a quelle dei primi orologi subacquei Tudor risalenti alla seconda metà degli anni ’50, in particolare alla famosa referenza 7924 o “Big Crown”, il primo modello della Maison ginevrina impermeabile fino a 200 metri, presentato nel 1958. La lega di alluminio e bronzo scelta, garantisce alte prestazioni, poiché utilizzata soprattutto in ingegneria navale per le parti sommerse che richiedono un’elevata resistenza alla corrosione, come le eliche. Grazie a questa particolare lega, la cassa col tempo si ricopre di una leggera patina, che sarà diversa e unica a seconda delle abitudini di chi indossa l’orologio. E per consentire l’uniformità nella distribuzione di tale patina la finitura è interamente satinata.
A completare l’estetica del modello, troviamo un quadrante bombato, color “marrone-bronzo” opaco, sfumato in modo concentrico dall’esterno verso il centro, in armonia cromatica con la lunetta girevole unidirezionale in bronzo, il cui disco graduato con indici dorati, è in alluminio anodizzato; gl’indici sul quadrante sono applicati e luminescenti, e non mancano le lancette “Snowflake”, una caratteristica distintiva dei subacquei Tudor, sin dal 1969, il tutto con rivestimento fosforescente Swiss Super-LumiNova® di grado A. Con fondello – in acciaio PVD bronzo – e corona – in bronzo e priva di spallette di protezione, come nei subacquei di prima generazione di Tudor -, serrati a vite, impermeabile fino a 20 atmosfere, il Black Bay Fifty-Eight Bronze impiega il movimento automatico di manifattura MT5400, con rotore monoblocco in tungsteno, a vista fronte fondello: ponti e platina alternano superfici sabbiate e lucide, e decorazioni a laser. Certificato Cronometro dal COSC prevede un bilanciere a inerzia variabile, con ponte passante e spirale in silicio a garanzia di affidabilità, solidità e precisione: assicura una riserva di carica di 70 ore e prestazioni superiori a quelle COSC (variazione media compresa tra -4 e +6 secondi al giorno, per il movimento fuori dalla cassa), ossia una variazione tra -2 e +4 secondi al giorno, ad orologio assemblato.
Infine, questo modello è il primo Tudor ad impiegare un bracciale interamente in bronzo con una nuova chiusura in bronzo satinato, dotata di un sistema Tudor “T-fit” per la regolazione rapida della lunghezza (5 posizioni). In alternativa, è previsto un cinturino addizionale in tessuto jacquard, color “marrone-bronzo”, ispirato da quello utilizzato in un subacqueo Tudor d’epoca e ricavato dall’elastico di un paracadute francese, dal caratteristico filo giallo centrale. Ricordiamo che il cinturino in tessuto è un elemento distintivo di Tudor, una delle prime Maison a proporlo nel 2010. Realizzato negli ottocenteschi telai Jacquard dall’azienda Julien Faure, nella regione francese di St-Etienne, questa tipologia di cinturino si distingue per qualità e vestibilità. Nel 2020, Tudor e Julien Faure, azienda a conduzione familiare con 150 anni d’esperienza, hanno celebrato il 10º anniversario di una collaborazione iniziata a Baselworld con il lancio del modello Heritage Chrono.
In ultimo, sottolineiamo ancora una volta che Tudor offre una garanzia di cinque anni su tutti i suoi prodotti venduti dopo il 1º gennaio 2020: la garanzia non richiede che l’orologio venga registrato né che sia sottoposto a revisioni, ed è trasferibile. Tutti i prodotti Tudor acquistati tra il 1º luglio 2018 e il 31 dicembre 2019 godranno di un’estensione di 18 mesi della garanzia, per un totale di tre anni e mezzo.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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