Dopo la presentazione, lo scorso anno, di varianti in oro, Rolex torna ancora sul GMT-Master II, con la referenza 126710 GRNR, in Oystersteel. La ghiera girevole bidirezionale con anello graduato 24 ore Cerachrom è in grigio/nero, con dettagli verdi sul quadrante. L’orologio è a disposizione sia con bracciale Oyster, che Jubilée, essendo l’unico modello “professionale” per cui la Maison ginevrina ne prevede l’uso.
Rolex svela due nuove declinazioni in acciai
Presentato nel 1954 alla Fiera di Basilea, il Rolex Oyster Perpetual Submariner, impermeabile fino a 100 metri, avrebbe festeggiato, quest’anno i suoi 70 anni. Logico attendersi novità in tale contesto da parte della Casa ginevrina, ma scorrendo le news 2024, l’unico contatto “professionale” con le profondità marine è costituito dal Deepsea, primo modello in oro giallo destinato ad immersioni “abissali”. Dunque, come di consuetudine, aggettivi quali atteso, prevedibile, ovvio, continuano a non essere confacenti a Rolex che, ogni anno, al momento di presentare le novità imbocca strade sorprendenti, non lineari, quasi impossibili da prendere in considerazione. Poi, qualche giorno prima dell’inizio della fiera primaverile, cominciano classicamente i “rumors”, con le nebbie che, invece di diradarsi, s’infittiscono, lasciando spiragli su ipotesi che potrebbero essere vere, ma senza alcuna certezza. Così, durante la scorsa edizione di Watches and Wonders, a Ginevra, la suddetta “procedura” si è puntualmente verificata e il modello che tutti escludevano, è stato il primo protagonista del 2024, ossia il GMT-Master II. Nessun link con possibili significativi anniversari, dato che quello del “capofamiglia” GMT- Master, cade l’anno prossimo, e sarebbe il 70°, mentre il GMT-Master II risale al 1982, dunque nulla che potesse far presagire alcunché da addetti ai lavori e appassionati. Questo conferma che la Maison ginevrina è affezionata ai dettagli, che siano dimensioni, cromie (in particolare, per le scritte sul quadrante o gli abbinamenti sulla lunetta), materiali, abbinamenti cassa/bracciale, “giocando” sul totalmente inedito per scatenare la caccia.
Peraltro, a portare fuori strada è stato un 2023 pieno di novità sostanziali, in controtendenza con la consuetudine, tra le quali, in primis, l’esordio del Perpetual 1908, la rivisitazione tecnico-estetica del Cosmograph Daytona, lo Yacht-Master 42 in titanio RLX (secondo modello in titanio dopo il Deep Sea Challenge), l’Explorer da 40 mm, lo spumeggiante Oyster Perpetual Bubble, in stile pop. Ci si è chiesti se, anche per il 2024, la Casa ginevrina avrebbe seguito lo stesso schema e, facendo riferimento proprio al GMT-Master II che, lo scorso anno, è stato proposto in oro giallo e Rolesor, con bracciale Jubilèe e ghiera girevole bidirezionale Cerachrom grigia e nera, l’ultimo dei pensieri è andato sulla possibilità di reiterare versioni del “professionale” dedicato ai globetrotters. Nemmeno a farlo apposta, ecco, allora il GMT-Master II in Oystersteel, referenza 126710 GRNR, a riprendere la ghiera suindicata nelle versioni in oro e diversificandosi dal primo GMT-Master II con lunetta Cerachrom, referenza 116710LN, ma in ceramica integralmente nera, risalente al 2007. Se, forse, si doveva ipotizzare un’ulteriore versione di GMT-Master II, magari il pensiero poteva andare ad una eventuale variante con ghiera verde/nera per destrorsi, ma rimane il fatto che l’inedito per Rolex ha facce infinite, sovente imperscrutabili e, stando ai riflessi sul mercato, immancabilmente vincenti. Prima di raccontare nei particolari la nuova versione, ricordiamo velocemente che il GMT-Master II vide la luce nel 1982, distinguendosi, specificamente, dal GMT-Master per un nuovo movimento che consentiva di regolare indipendentemente la sfera delle ore a salti di un’unità, indipendentemente dalle altre lancette, senza interrompere la marcia dell’orologio. Esordì con la ghiera 24 ore nero/bordeaux, combinazione per la quale è maggiormente riconosciuto e convisse con il GMT-Master fino al 2000, anno, in cui quest’ultimo cessò di essere prodotto. Nel 2005, il GMT-Master II impiegò, per la prima volta l’anello graduato della lunetta in ceramica – inizialmente in plexiglass e, a partire dal 1959, in alluminio -, inizialmente nero che, tre anni più tardi, prese il nome di Cerachrom, ad alto contenuto tecnologico; nel 2013, l’anello Cerachrom divenne monoblocco bicolore, blu e nero, e l’anno successivo fu proposta la combinazione rosso e blu, la cosiddetta “Pepsi”, ispirata dal modello originario del 1955. Per rilevare un’altra fase epocale del modello, bisogna arrivare al 2022, alla succitata versione con ghiera verde e nera, in cui la corona è posizionata a sinistra, con datario a finestrella al 9, una configurazione che rimane unica all’interno del catalogo Rolex.
Riguardo ai movimenti, il GMT-Master II ha esordito nel 1982, con il calibro 3085, sostituito dal 3186 nel 2005 – in cui fece la comparsa, per la prima volta, la spirale Parachrom blu, ad alto contenuto antimagnetico – e, dal 2018, è adottato il 3285, il cui elemento qualitativo primario è lo scappamento Chronergy, brevettato, mentre, dal 2023, la massa oscillante è dotata di cuscinetto a sfere ottimizzato. Ulteriore elemento distintivo del GMT-Master II è quello di essere l’unico orologio Rolex della categoria “professionale” a prevedere il bracciale Jubilée, parallelamente al tradizionale Oyster: si tratta di un abbinamento che ha trovato continuità a partire dal 2018, ritenendo Rolex il GMT-Master II predisposto per un’immagine non solo “sportiva” e destinata al viaggiatore, ma anche elegante (il Jubilée in oro adotta inserti in ceramica integrati, per migliorarne la longevità). E veniamo, dunque, all’ultimo nato, citato poc’anzi, ossia la ref. 126710 GRNR, in acciaio Oystersteel, da 40 mm di diametro e 11,9 mm di spessore, impermeabile fino a 100 metri; il fondello, con scanalature sottili, è avvitato con un apposito strumento, e la corona di carica Triplock, con tripla impermeabilizzazione e protetta da spallette ricavate nella carrure, è anch’essa serrata a vite. Il vetro, sovrastato dalla lente d’ingrandimento Cyclope, al 3, in corrispondenza con il datario, è in zaffiro con trattamento antiriflesso. Riguardo la ghiera girevole bidirezionale, con intagli laterali per favorirne la presa, come accennato, accoglie un anello bicolore Cerachrom, graduato 24 ore, in ceramica grigia (giorno) e nera (notte): le graduazioni e i numeri scavati sono colorati mediante deposito di platino secondo una tecnica PVD. Sul quadrante laccato nero gl’indici applicati e le sfere sono in oro bianco e luminescenti (Chromalight ad emissione blu), mentre la lancetta 24 ore è laccata verde con estremità a punta di freccia trattata Chromalight, una cromia ripresa nell’indicazione “GMT-Master II” al 6. Come noto, il verde è un dettaglio costante nel design e nella grafica Rolex. Chiara la configurazione funzionale, con ore/minuti/secondi centrali e sfera 24 ore da riferire alla lunetta girevole bidirezionale con graduazione 24 ore: ciò permette di leggere simultaneamente l’ora di due fusi orari, e la data è sincronizzata con l’ora locale, espressa sulla scala 12 ore del quadrante. Abbiamo già sottolineato che il movimento automatico di manifattura impiegato, è il calibro 3285: bilanciere ad inerzia variabile oscillante a 28.800 alternanze/ora (ponte passante), antiurto Paraflex, 31 rubini, rotore Perpetual ad assicurare 70 ore di riserva di carica. L’elevato tasso qualitativo di tale meccanismo è dovuto in buona parte all’uso dello scappamento Chronergy, realizzato in nichel-fosforo, ad assicurare, unitamente alla spirale Parachrom, con curva terminale Rolex (grande stabilità rispetto agli sbalzi di temperatura), una resistenza sostanziale ai negativi influssi dei campi magnetici. Questo GMT-Master II, come tutti i modelli Rolex, vanta la certificazione di Cronometro Superlativo, ridefinita dalla Casa nel 2015, effettuata dopo la certificazione cronometrica del COSC: interessa l’orologio nel suo insieme, dopo l’incassatura, con una serie di test d’impermeabilità, resistenza, capacità di ricarica, autonomia e, ovviamente, prestazione e precisione. Quest’ultima è di altissimo rilievo, assicurata nell’ordine di –2 /+2 secondi al giorno, ben superiore a quella certificata dal COSC sul solo movimento (-4/+6 secondi al giorno). Infine, in linea con la succitata strategia di prodotto, l’orologio è declinato con bracciale Oyster (a tre file) e Jubilée (a cinque file), completati da un fermaglio di sicurezza Oysterlock con chiusura pieghevole ed entrambi dispongono della maglia di prolunga rapida Easylink, sviluppata da Rolex, che permette di regolare facilmente la lunghezza del bracciale di circa 5 millimetri. Dettagli…, ma sempre fondamentali per la Maison.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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