La Casa torna, dopo tre anni, sul suo primo cronografo sdoppiante automatico, il più complesso mai realizzato all’interno delle manifatture di Les Breuleux. Due ruote a 6 colonne gestiscono la misurazione del tempo, totale e intermedio, mentre, per motivi di praticità ed efficacia funzionale, la ricarica è a pulsante e non a corona. Le ultime due versioni, in Quartz TPT, sono blu pastello e giallo scuro.il colore è, sempre di più, un fattore dominante.
Il RM 65-01 è stato pensato per gli appassionati di motor racing a livello professionale: uno strumento dalle straordinarie performance e dalla funzionalità derivata da movimenti rapidi ed efficaci, superando schemi e architetture tradizionali. Si tratta del primo cronografo sdoppiante automatico nella storia di Richard Mille, interamente concepito, sviluppato, progettato e assemblato in-house, in quel di Les Breuleux, nel Canton Giura, nei due siti produttivi, ProArt I e ProArt II, con il fondamentale contributo dell’esperienza e della competenza tecnica di un compagno di viaggio quale Vaucher Manufacture. Salvador Arbona, Direttore Tecnico per i Movimenti sintetizza così alcune delle peculiarità di questo modello: “Si tratta di un cronografo rattrapante integrato, operativo ad una frequenza di 5 Hz, una rarità. Rappresenta egregiamente l’approccio tecnico specifico di Richard Mille, attraverso la coniugazione di diverse funzioni, una particolare architettura e ricerca estetica, e procedure di finitura molto complesse, in particolare su titanio. Raccogliere questa grande sfida nel mondo dell’orologeria meccanica richiedeva pazienza e perseveranza. Sono state introdotte anche complicazioni originali, come la ricarica manuale tramite pulsante e non via corona, oppure il selettore di funzione coassiale con la corona stessa, il primo su di un orologio automatico. La realizzazione di questo orologio ha richiesto quasi cinque anni di sviluppo”.
Infatti, il RM 65-01 è stato “messo in cantiere” nell’intorno del 2016, con l’obiettivo di rendere facile e intuitiva la cronografia sdoppiante: il tutto vestito da cromie accese e funzionali. A conferma di questo, la Maison lo definisce “il cronografo sdoppiante più complesso mai prodotto dai laboratori Richard Mille”. Nel metterlo progettualmente a fuoco, la Casa è partita da un presupposto, legato a filo doppio alla precisione della misurazione cronografica, ossia la frequenza di 36.000 alternanze/ora, concretizzate da un bilanciere in Glucydur, a quattro bracci e a spirale libera, il cui momento d’inerzia ottimale di 7,5 mg/cm2, è regolato mediante quattro masselottes adattate internamente ai bracci stessi: ciò permette l’indicazione crono al decimo di secondo. Le caratteristiche di base del calibro automatico RMAC4, oltre a quelle citate, sono le seguenti: dimensioni di 31,78 x 29,98 mm, spessore di 8,69 mm, 51 rubini, bariletto a rotazione rapida (un giro in 6 ore, anziché nelle più tradizionali 7,5) a determinare un eccellente “delta” alla curva di rilascio della forza della molla con un ideale rapporto fra riserva di carica/prestazioni/regolarità di marcia, riserva di carica di 60 ore (a cronografo inattivo). Va sottolineato, a tal proposito, che una simile configurazione del bariletto si coniuga, poiché la potenza, a sé stante non serve a nulla, con un treno del tempo i cui ingranaggi tra le ruote, avvengono attraverso l’uso di denti a profilo evolvente da 20°, limitando al massimo gli attriti ed ottenendo prestazioni superiori: un asset che, ad orologio indossato e ricaricato automaticamente, permette il mantenimento di una coppia ottimale. La platina presenta un rivestimento grigio e la brunitura dei ponti in titanio grado 5, è stata ottenuta con il metodo “electroplasma”. La sezione cronografica, dal disegno rigorosamente geometrico, si basa su di uno smistamento mediante ruota a 6 colonne con innesto verticale. La funzione sdoppiante e, quindi, la misurazione dei tempi intermedi, avviene sempre mediante una ruota a 6 colonne, visibile sul fronte posteriore del meccanismo, a governare le leve della pinza che va a chiudersi sulla ruota su cui è calettata la sfera centrale dei secondi rattrapanti: tale soluzione ottimizza il sincronismo, effettua un bloccaggio sicuro e migliora l’assorbimento d’energia conseguente all’adozione della funzione. Ciò, unitamente all’eliminazione, pressoché totale, del salto iniziale nella lancetta dei secondi crono, avviene anche grazie alla progettazione e produzione di ingranaggi e leve dedicate. In quanto al costante miglioramento della gestione energetica del meccanismo e della coppia di trasmissione, Richard Mille non si è limitato a quanto indicato, aggiungendo, in primis, per ciò che concerne la carica automatica del bariletto, l’impiego del suo collaudato rotore a geometria regolabile, seppur su nuovo disegno, che offre la possibilità di modificarne l’inerzia per una migliore efficienza di carica della molla a seconda delle abitudini più o meno dinamiche di chi indossa l’orologio.
Esso è così costituito: corpo centrale in titanio grado 5; segmento pesante periferico in platino; piccole masse mobili regolabili su 3 posizioni al fine di accelerare o rallentare il processo di avvolgimento della molla; alette in ottone; cuscinetto di rotazione con sfere in ceramica; sistema di carica bidirezionale. In seconda istanza, poi, i tecnici di Richard Mille hanno introdotto una vera e propria “complicazione”, atta a migliorare la praticità d’uso dell’orologio: per la prima volta, infatti, è stato sviluppato e brevettato, in aggiunta alla ricarica manuale via corona e automatica mediante rotore, un dispositivo di carica rapida, attivato da un pulsante a ore 8. Mediante 125 pressioni su detto pulsante, la molla viene completamente armata, risultando, in generale, una modalità più veloce ed efficace per riavvolgere rapidamente quest’ultima, ad orologio arrestato, ed essendo anche molto pratica, se quest’operazione s’intende effettuarla a segnatempo indossato. È stato particolarmente difficile elaborare tale funzione, a causa dell’alto livello di trasferimento di energia: durante i test di durata e invecchiamento (una particolare procedura prevede l’invecchiamento accelerato di 10 anni per tutte le funzioni), il pulsante è stato attivato migliaia di volte. Il modello RM 65-01 è stato, inoltre, arricchito con un nuovo selettore di funzione, come detto, integrato completamente nella corona di carica (in titanio grado 5, micropallinato, lucido e satinato con doppia guarnizione O-ring e collare antiscivolo in gomma): premendo semplicemente il pulsante coassiale con la corona, si possono alternare le funzioni di carica manuale “tradizionale” (W), regolazione della data (D) e impostazione dell’ora (H), espresse sul quadrante al 4/5 e identificate da codici-colore in base alle funzioni dell’orologio. Quest’approccio eclettico, fondato su diverse tonalità, contribuisce a rendere ancor più dinamico e brioso l’insieme, senza mai dimenticare la funzionalità e la velocità di percezione delle informazioni.
Una filosofia che ha informato anche le ultime due versioni del RM 65-01, già prodotto in oro rosso e Carbon TPT, titanio, Carbon TPT e Quartz TPT grigio, ora disponibile in Quartz TPT – strati di fibre di silice, impregnati con resine sviluppate appositamente per Richard Mille e fatti catalizzare a 120° di temperatura, ad una pressione di 6 atmosfere – blu pastello e giallo scuro, ognuno, in edizione limitata a 120 esemplari. La cassa in tre parti è impermeabile fino a 50 metri, grazie a due guarnizioni toriche (O-ring) in nitrile, e l’assemblaggio di lunetta, carrure e fondello, avviene mediante 20 viti a testa scanalata in titanio grado 5 con rondelle resistenti all’abrasione in acciaio 316L. I pulsanti, asimmetrici e con profili scanalati, sono anch’essi in titanio grado 5 e recano scritte ciascuno, le indicazioni di funzione: stesso materiale e stessa finitura sulla placca incisa RM 65-01, inserita sul fianco opposto alla corona, fra il pulsante di attivazione della lancetta sdoppiante, al 10, e quello della carica rapida, che si distingue per essere realizzato in Quartz TPT blu (giallo scuro) o rosso (blu pastello). Infine, sul quadrante a vista (in vetro zaffiro, dallo spessore di 0,35 mm, fissato su 8 flange in silicone inserite nelle scanalature, superiore e inferiore, delle lunette interne), colori diversi sono riservati alle indicazioni orarie (ore, minuti e piccoli secondi, a ore 6), alla data a doppia finestrella verticale all’11, alla cronografia (lancetta dei secondi centrale, contatori dei 30 minuti e delle 12 ore) e alla sfera sdoppiante.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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