La nuova collezione Tonda PF, di Parmigiani Fleurier, configura un cambio di passo deciso, dettato dal CEO Guido Terreni, in carica da poco più di nove mesi. Per celebrare i 25 anni di attività, la Maison punta su fluidità, proporzioni e gusto, a definire un prodotto intimo e non ostentativo.
Afferma Guido Terreni, CEO di Parmigiani Fleurier dalla fine di gennaio: “Parmigiani Fleurier, si esprime al meglio sul fronte tecnico e della finitura dei movimenti, e ritengo sia un poco indietro in quanto a riconoscibilità estetica. Ci sono troppe collezioni e non sempre coerenti tra di loro. Per questo focalizzerò l’attività, al fine di fornire al pubblico le chiavi per decodificare correttamente l’essenza della marca. Ritengo necessario incanalare e indirizzare la creatività esistente, consapevole che i prodotti di successo sono quelli che si è saputo rendere iconici”. Detto, fatto, perché la collezione Tonda PF, presentata durante i Geneva Watch Days dello scorso settembre, coglie l’essenza di questo pensiero e conferma la proverbiale concretezza che caratterizza il modus operandi di Terreni, il quale così introduce i primi risultati del suo lavoro: “I marchi di nicchia, come noi, portano con sé i valori dell’indipendenza e hanno l’obbligo di spingere le barriere dell’Alta Orologeria in avanti, senza autocompiacersi, sia dal punto di vista tecnico e dell’innovazione, che da quello dell’anima e della personalità. Cerchiamo, dunque, d’impattare un pubblico raffinato, elegante, esigente, attento all’aspetto sartoriale dell’oggetto, capace di cogliere e apprezzare il dettaglio. Chi sceglie un Parmigiani Fleurier ha già tutto e, così, l’acquisto diviene intimo, non urlato, discreto”.
I nuovi Tonda PF, ossia il Micro-Rotore, il Cronografo, il Calendario Annuale con data retrograda e il Cronografo Rattrapante in serie limitata, definiscono un’inequivocabile soluzione di continuità con il passato, proprio in occasione del 25° anniversario della Maison. Una scelta coraggiosa, ma frutto di idee chiarissime mirate a configurare uno stile “sartoriale”, un minimalismo ricco di sfumature, una semplicità tratteggiata da un savoir-faire di altissimo livello. Osservando e commentando il modello rappresentativo, la sintesi del nuovo corso, ossia il Tonda PF Micro-Rotore, espressivo di ore, minuti e data, Terreni individua con puntualità gli elementi inediti introdotti: “In primo luogo, abbiamo eliminato, nel logo, la scrittura estesa del brand, elaborando una nuova firma ‘PF’ al 12, incastonata in un’applicazione verticale, ovale, a doppio taglio e con ampie finiture: il cliente che noi cerchiamo, sa riconoscerci e non ha bisogno di precisazioni. In seconda istanza, gl’indici, percorsi da lancette Delta scheletrate, sono molto aperti e di piccole dimensioni, per dare respiro al quadrante e non mettere troppo volume nella creatività; i loro sfacci riflettono egregiamente la luce. Terzo, il ‘guillochage’, assimilabile alla trama di un tessuto, relativamente al quale, abbiamo scelto un ‘Grain d’Orge’, ma ridotto in termini dimensionali e complicatissimo da effettuare. Più piccolo sarebbe risultato invisibile, più grande, sarebbe diventato ovvio. L’effetto finale è quello di una ricercata contemporaneità. All’esterno, la scala della minuteria è ribassata e satinata a creare un ton sur ton estremamente leggibile. Il datario al 6 assicura la dovuta simmetria al logo. Anche riguardo al colore del quadrante, abbiamo speso tempo e tentativi prima di trovare la soluzione ideale. Non è un grigio e non è un ardesia, è un grigio composto con tocchi di marrone, che ne scalda la resa cromatica e lo rende elegante”.
La cassa da 40 mm di diametro del Micro-Rotore, adotta la corona a vite e il fondello, chiuso da quattro viti, dispone di apertura in vetro zaffiro sul fronte posteriore del meccanismo: il tutto a garantire un’impermeabilità fino a 10 atmosfere. E non mancano le soluzioni inedite, illustrate dal CEO: “Sulla versione in acciaio medicale la lunetta zigrinata è in platino. In questo modo, risulta più bianca, riflette la luce in modo diverso rispetto all’acciaio e, in più, al tatto, la lucidatura a mano toglie quell’angolo che, nel caso dell’acciaio, rimarrebbe vivo, conferendogli artigianalità. Sempre in tema di cassa, per consentire la qualità ineccepibile della lucidatura e della satinatura sulle anse, queste devono essere lavorate a parte, ulteriore conferma di una struttura articolata, in uno spessore contenuto in 7,8 mm”. Semplificazioni sono intervenute, poi, anche sul bracciale, rastremato dalle anse alla chiusura déployante, in cui ritroviamo il nuovo logo, e la satinatura fine crea un effetto seta: dato l’impiego di acciaio medicale non vi è nessun problema di allergia. Riguardo, infine, al movimento automatico, calibro PF703, dal diametro di 30 mm e alto soli 3 mm (176 componenti), riserva di carica di 48 ore, spicca, evidentemente, il microrotore in platino inciso Grain d’Orge a riprendere il tema del quadrante, mentre i quattro ponti sono decorati classicamente a Côtes de Genève, con platina a Perlage. Il bilanciere a regolazione inerziale e dotato di antiurto Incabloc e oscilla a 21.600 alternanze/ora. È prevista una seconda versione del Tonda PF Micro-Rotore in oro rosa a 18 carati ecologico, nella quale, considerati gli spessori ridotti e la marcata ergonomia, Parmigiani Fleurier strizza l’occhio al pubblico femminile, che potrebbe costituire, nel medio-lungo periodo, una gradita sorpresa. D’altronde, il Micro-Rotore, come accennato non è un pianeta a sé stante, ma contribuisce da protagonista a comunicare lo stile di un’intera collezione. Quello stile del quale, tornando all’incipit, Terreni ravvisava la poca chiarezza, basando la Maison buona parte della sua espressività sul movimento e “dimenticando quanto sia importante la cura dell’habillage, del tratto, della grafica, della pura estetica”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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