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Omega, Seamaster Planet Ocean 600M, celebrativo della 36° edizione dell’America’s Cup

Saranno solo 2.021 gli esemplari del Seamaster Planet Ocean 600M, realizzato da Omega per la 36° edizione dell’America’s Cup. Per l’occasione, infatti, la Maison sarà sia Cronometrista Ufficiale, che main sponsor di Emirates Team New Zealand, defender del trofeo. Un’ulteriore occasione per confermare un’eccellenza orologiera capace di esprimersi sui differenti territori, sportivi e non, della nostra quotidianità.  

Tutti gli eventi delle America’s Cup World Series, previsti a Cagliari e Portsmouth, sono stati cancellati a causa della pandemia da coronavirus. Così, non si è potuto verificare lo stato di preparazione e le potenzialità degli AC75, gli scafi che si contenderanno il più prestigioso trofeo velico al mondo. A portare la sfida ai detentori di Emirates Team New Zealand, saranno, infatti, due team americani, American Magic (New York Yacht Club) e Stars & Stripes Team USA,  gli inglesi di Ineos Team UK e gli italiani di Luna Rossa Prada Pirelli Team. A marzo prossimo, coronavirus permettendo, nelle acque del Waitemata Harbour di Auckland, dopo le regate che avranno eletto il challenger, sapremo se la”Coppa delle Cento Ghinee” rimarrà in Nuova Zelanda o prenderà la strada di Stati Uniti, Inghilterra o Italia. Quel che è certo è che sarà un momento di vela entusiasmante, dato che le imbarcazioni monoscafo voleranno letteralmente sull’acqua, grazie all’impiego dei foil-arm, i bracci degli AC75 da 75 piedi, che solleveranno la barca in navigazione: si tratta di strutture ad “esse” allungata di 4,5 metri, in carbonio, adattate sui fianchi dell’imbarcazione, con un’ala all’estremità di 4 metri, mosse da un sistema idraulico ed elettronico per le opportune regolazioni. 

L’AC75 di Emirates Team New Zealand che difenderà l’America’s Cup ad Auckland nel marzo del prossimo anno. Omega, oltre ad essere Cronometrista Ufficiale della manifestazione è main sponsor di Emirates Team New Zealand. Nell’immagine, accanto alla “coppa delle cento ghinee”, il Presidente di Omega, Raynald Aeschlimann, a sinistra, con Grant Dalton, CEO del defender Emirates Team New Zealand, il quale ha affermato: “Lavoriamo con Omega da molti anni, e rispettiamo veramente i loro elevati standard di eccellenza. Sappiamo che porteranno tutta la loro esperienza all’evento. Il nostro obbiettivo è quello di avere il gruppo migliore per questa 36° edizione della Coppa America presentata da Prada. La scelta di Omega era scontata. Non solo ha una tradizione come cronometrista ufficiale dei Giochi Olimpici, ma si è anche affermata come leader del cronometraggio in acqua”.

Elevatissimi, dunque, i contenuti tecnologici che ruotano attorno ad una competizione – e non poteva essere diversamente – in cui la performance sarà governata dal vento, ma anche dal tempo, inteso come timing delle prestazioni, in partenza e durante le regate. Un timing del quale, per la terza volta, sarà Omega ad occuparsi, a 18 anni dall’ultima volta; la Maison di Bienne, infatti, fu Cronometrista Ufficiale della manifestazione nel 2000 (Auckland, vittoria di Team New Zealand contro Luna Rossa) e nel 2003 (Auckland, trionfo della svizzera Alinghi contro Team New Zealand). In aggiunta a questo, vi è la collaborazione, iniziata nel 1995, con il Team New Zealand, allora guidato dalla leggenda Sir Peter Blake, e ripresa nel 2007 fino ad oggi: dopo aver alzato al cielo la 35° America’s Cup nel 2017, il sodalizio è stato confermato anche per la prossima. Afferma Raynald Aeschlimann, Presidente e CEO di Omega: “Sia Omega che l’America’s Cup condividono chiari valori di tradizione, ingegnosità e precisione, in modo da configurare una partnership funzionale in entrambe le direzioni. Amiamo questa competizione, ed è sempre stato un privilegio accompagnare i più grandi equipaggi  velici e le loro imbarcazioni, in tutto il mondo. Ѐ per noi anche un’importante opportunità per ‘incontrare’ i clienti Omega, che sono spesso velisti appassionati essi stessi. Certamente, considero Omega la migliore cronometrista sportiva nel settore orologiero, e so che faremo uno splendido lavoro per l’appuntamento del 2021

Seamaster Planet Ocean 600M, celebrativo della 36ma America’s Cup, in edizione limitata a 2.021 esemplari. Cassa in acciaio lucido e satinato da 43,5 mm, impermeabile fino a 60 atmosfere, completata da cinturino strutturato in caucciù, in blu e in rosso. Ghiera girevole unidirezionale in acciaio con anello graduato in ceramica blu abbinato alla lega LiquidmetalTM, in rosso e bianco, a creare i riferimenti opportuni per il conto alla rovescia dei 5 minuti pre-gara. Quadrante in ceramica bianca con dettagli in rosso e blu.
Attraverso il fondello chiuso a vite, integrato da vetro zaffiro lavorato artisticamente con il logo della manifestazione velica, a motivo concentrico e in blu, si intravede il calibro di manifattura automatico Omega 8900, certificato Master Chronometer: bilanciere e spirale libera in silicio con ponte passante, oscillante a 25.200 alternanze/ora, scappamento Co-Axial, due bariletti montati in serie, rotore bidirezionale, riserva di carica di 60 ore.

D’altronde, la Casa è abituata ad operare al massimo livello su diversi fronti, ad essere costantemente sotto i riflettori, su contesti che esaltano la sua storia, la sua poliedricità ed il suo savoir faire. A comprova di questo e solo per rimanere sull’attualità, nel 2019 il focus è stato il 50° anniversario dell’allunaggio, con lo Speedmaster, quest’anno, anche se differito nel tempo, l’attenzione si è spostata sull’ultima avventura di James Bond, con il Seamaster Diver 300M, e nel 2021, ecco l’America’s Cup, con il Seamaster Planet Ocean 600M, un viaggio in costante e stimolante evoluzione, che il Presidente così commenta: “Non dobbiamo mai dimenticare che alcuni degli elementi fondamentali su cui si basa il successo di Omega sono lo spirito pionieristico, la cronometria sportiva, la precisione e l’innovazione. Se rispettiamo questi principi ineludibili, non sarà mai difficile mantenere la coerenza con tale DNA. I clienti, oggi, sono molto informati, grazie ai più svariati canali di comunicazione. Ricercano l’autenticità nei prodotti che acquistano, e penso sia chiaro che noi la trasmettiamo in tutti i nostri orologi. In riferimento, poi, a Speedmaster, Seamaster, allunaggio o James Bond, ognuno tra essi ‘ricade’ sotto uno dei suddetti pilastri, generando un’immagine forte su ciò che siamo e rappresentiamo”. E, allora, come accennato, Aeschlimann non ha deluso le aspettative, scegliendo la comprovata affidabilità del Seamaster Planet Ocean 600M, quale orologio celebrativo della 36° America’s Cup, in edizione limitata a 2.021 esemplari. Già per l’edizione 2017, questo modello aveva equipaggiato l’Emirates Team New Zealand, ma integrato con la funzione GMT, e nella versione Deep Black in ceramica nera opaca. La versione solotempo automatica del 2021 è in acciaio lucido e satinato da 43,5 mm (classicamente con fondello e corona a vite, valvola per la fuoriuscita dell’elio in corrispondenza del 10, impermeabile fino a 60 atmosfere), completato da cinturino strutturato in caucciù, in blu e in rosso con impunture bianche. Sono proprio il blu e il rosso, infatti, i colori del logo della prossima America’s Cup presentata da Prada, un connubio cromatico che Omega estende anche sull’anello graduato in ceramica blu della lunetta girevole unidirezionale in acciaio, abbinato alla lega LiquidmetalTM, in rosso e bianco, a creare i riferimenti opportuni per il conto alla rovescia dei 5 minuti pre-gara: ricordiamo che un simile mix, ceramica e LiquidmetalTM, effettuato mediante fusione a bassa temperatura, dopo il raffreddamento, diviene tre volte più duro dell’acciaio. Anche il quadrante in ceramica bianca, accoglie indici a numeri arabi applicati in rosso al 6, 9 e 12, e a barretta profilati in blu, così come le sfere “broad arrow” luminescenti, con quella dei minuti a luminescenza rossa: da notare, poi, come la silohuette dell’America’s Cup sia stata posizionata come contrappeso della lancetta centrale dei secondi. 

Sul quadrante in ceramica bianca, gl’indici sono a numeri arabi, applicati in rosso al 6, 9 e 12, e a barretta profilati in blu. Le sfere sono di tipo “broad arrow” luminescenti, con quella dei minuti a luminescenza rossa: da notare, poi, come la silohuette dell’America’s Cup sia stata posizionata come contrappeso della lancetta centrale dei secondi.
Il packaging dell’Omega celebrativo della 36° edizione dell’America’s Cup è realizzato nei colori rosso e blu, che connotano il logo dell’evento. 

Sul fondello, il vetro zaffiro lavorato artisticamente con il logo della manifestazione velica, a motivo concentrico e in blu, lascia intravedere il calibro di manifattura automatico Omega 8900, certificato Master Chronometer e testato, dunque, sulle otto rigide prove stabilite dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia: bilanciere e spirale libera in silicio con ponte passante, oscillante a 25.200 alternanze/ora, scappamento Co-Axial, due bariletti montati in serie, rotore bidirezionale, riserva di carica di 60 ore, resistente a campi magnetici fino a 15.000 Gauss. Conclude Aeschlimann: “Abbiamo ottenuto un grande successo con gli orologi subacquei automatici certificati cronometri, soprattutto dopo il lancio, nel 1993 del Seamaster Diver 300M. Da allora, abbiamo realizzato numerosi modelli adatti per la vela, non solo belli, ma anche con funzionalità ‘racing’. Ricordo, in tal senso, la versione Seamaster Chronograph NZL-32 Chronometer, prodotto per Team New Zealand nel 2006: introdusse una fantastica funzione ‘regatta’. I nostri modelli per la vela hanno continuato ad evolversi in questa direzione e ogni nuovo pezzo, come l’attuale per la 36° America’s Cup, dimostra l’impegno di Omega per incontrare le esigenze dei velisti, così come quelle dei clienti”


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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