Battuto all’asta dalla RR Auction di Boston, l’Omega Speedmaster in oro giallo, appartenuto a Walter M. Schirra, l’astronauta di origini sarde che ha battuto ogni record prendendo parte a tutti e tre i programmi spaziali della NASA. Il modello, in oro a 18 carati ha sfiorato i 2 milioni di dollari.
Una battuta “stellare” in chiusura d’asta per l’Omega Speedmaster Professional appartenuto all’astronauta statunitense Walter M. Schirra, battuto lo scorso ottobre, per 1.906.954 dollari, secondo quanto riportato dalla RR Auction di Boston. Questo “Moon watch” APOLLO XI commemorativo, fu donato durante una speciale cena di gala, intitolata “Astronaut Appreciation Dinner”, a tutti gli astronauti del programma spaziale della NASA: si tenne nel lontano 25 novembre 1969 all’Hotel Warwick di Houston. La Maison di Bienne – nota per aver raggiunto la Luna con i suoi cronografi certificati dalla NASA – realizzò a partire da quell’anno una serie celebrativa numerata dello Speedmaster Professional, in oro giallo a 18 carati, ref. BA 145.022, 26 esemplari della quale (dal n. 3 al n. 28), denominati “Tribute to Astronauts“, vennero destinati ai suddetti astronauti, ognuno riportante il loro nome inciso sul fondello, il nome della missione alla quale presero parte, una citazione e il numero di emissione. Nel caso dell’esemplare consegnato a Wally Schirra, recante il “n.8” (oggetto dell’asta della RR Auction), la citazione riporta sul fondello: “To mark man’s conquest of space, with time, through time, on time” – “Segnare la conquista dello spazio da parte dell’uomo con il tempo, attraverso tempo, in tempo”. È circondata dalla scritta: “Astronauta Walter M. Schirra, Mercury 8 — Gemini 6 — Apollo 7” . Questo esemplare di Moonwatch in oro giallo, è dotato di una particolare ghiera tachimetrica in alluminio rosso bordeaux, con il famoso “dot over ninety”, ed è animato dal calibro 861 (a carica manuale, operativo a 21.600 alternanze/ora, 17 rubini, smistamento a navette e innesto verticale).
L’esemplare appartenuto Schirra è un pezzo di storia dell’orologeria e di storia dell’umanità. Non solo perché Schirra, uno dei 110 piloti reclutati al preludio del programma spaziale degli Stati Uniti, nonché nono uomo ad essere andato nello spazio, detiene il primato come “unico astronauta statunitense ad aver volato su tutti e tre i primi progetti spaziali” della NASA (ossia Mercury, Gemini ed Apollo), ma, e soprattutto, perché è anche merito del suo gusto personale se l’Omega Speedmaster è stato tra i primi segnatempo a conquistare lo spazio. Infatti, il primo Omega Speedmaster indossato nelle missioni spaziali statunitensi apparteneva proprio a Walter Schirra, la ref. CK 2998: un acquisto personale del 1959, che rimase al suo polso per l’intera durata della missione Sigma 7, portata a termine nel contesto del programma Mercury e partita il 3 ottobre del 1962: questo significa, due anni e cinque mesi prima che lo Speedmaster venisse riconosciuto e certificato ufficialmente dalla NASA come orologio di tutte le missioni spaziali con equipaggio. Quel cronografo fu acquistato da Omega, in un’asta Sotheby’s a New York, il 24 febbraio del 1994.
Tornando al modello battuto in asta, va ricordato che la serie commemorativa, in oro giallo, comprendeva 1.014 esemplari, prodotti tra il 1969 e il 1973. I primi due vennero destinati, rispettivamente, al Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon e al suo vice Spiro Agnew (furono successivamente resi a Omega, a causa del rigido protocollo del governo americano, riguardo ai regali). Dal n. 3 al n. 8, come evidenziato poc’anzi, furono donati agli astronauti del programma spaziale della NASA, mentre i numeri, dal 29 al 32, vennero omaggiati ai leader dell’industria orologiera svizzera e a uomini politici e, infine, dal n. 33 al 1.014, furono venduti a pubblico. Ognuno di essi è un pezzo molto ricercato, oggi, e il collezionista “spaziale” Larry McGlynn acquistò l’orologio di Schirra direttamente dalla famiglia in seguito alla dipartita di Wally, avvenuta nella primavera del 2007. “Questo orologio è un raro e straordinario esempio degli oggetti di proprietà degli astronauti dell’era Apollo“, ha affermato Bobby Livingston, vicepresidente esecutivo di RR Auction, che ha battuto in asta il pezzo aggiudicato ad un offerente, il quale ha preferito rimanere anonimo. Durante l’asta “SPACE” di RR Auction, sono stati aggiudicati altri lotti interessanti per gli appassionati, come l’Omega Speedmaster Broad Arrow 1957 Chronograph appartenuto a Eugene Cernan, battuto per 68.707 dollari: Cernan, tra l’altro, prese parte alla missione Apollo 17 e, oltre ad essere l’undicesimo uomo ad aver messo piede sulla Luna, è stato anche l’ultimo fino ad oggi. In tale contesto, infine, ricordiamo come all’inizio di quest’anno, lo Speedmaster appartenuto all’astronauta Michael Collins, membro della missione Apollo 11, ref. BA 145.022, sia stato venduto in asta a 765.000 dollari. Il fascino dello Speedmaster è sempre vivo e crescente.
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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