La nota casa d’aste Sotheby’s propone tra i suoi lotti un singolare modello in scala del famigerato Maiale, soprannome dei Siluri Lenta Corsa usati dagli incursori della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale: gli stessi che indossarono i primi segnatempo di manifattura Panerai.
Quella di Officine Panerai è una tradizione antica che si fonda sulla precisione e si eleva nella celeberrima collaborazione con la Regia Marina per cui gli eredi di Giovanni Panerai non hanno mai smesso di soddisfare i “requisiti militari“. Esigenti quanto performanti. Ciò ha portato, fin dal 1916, all’elaborazione di particolati strumenti di precisione ed esaltazione tecnologica – come mirini da combattimento navale per cui viene sviluppata una polvere a base di Radio al fine di rendere quadranti di strumenti e mirini più luminosi. Ciò darà vita al brevetto Radiomir. Un nome a voi noto.
Sarà questo passo a portare, entro il ventennio, al primo prototipo del segnatempo subacqueo ultra-resistente della serie Radiomir, sviluppato in tandem con un programma segreto dei militari, che in vista di un nuovo conflitto, avviano nel 1935 la realizzazione di un particolare e pionieristico “veicolo d’assalto sottomarino” che verrà affidato agli incursori più audaci e coraggiosi che il mondo abbia conosciuto: gli uomini rana della “X Flottiglia Mas“. I prototipi elaborati da Giuseppe Panerai – come la Ref. 2533 realizzata su una base Rolex-Geneva modificata dalla maison fiorentina – verranno abbinati all’idea che viene presentato agli alti comandi come un’evoluzione del siluro Rossetti della Prima guerra mondiale. Pensato da Teseo Tesei e Elios Toschi, direttori di macchina su sommergibili della Regia Marina, si mirava ad adattare un siluro come vettore di trasporto per una coppia di operatori muniti di autorespiratori subacquei autonomi che raggiungeranno, occultati dalle profondità marine, lo scafo identificato come obiettivo alla fonda per piazzare una carica esplosiva sospesa con e regolata “a tempo”, prima di tornare alla nave madre: un sommergibile come lo Scirè, per fare un esempio celebre.
Mentre nei bacini dell’Officina Siluri di San Bartolomeo a La Spezia vengono preparati i primi prototipi, e in seguito gli esemplari che prenderanno il mare per compiere delle missioni in porti nemici mai osate prima; nelle Officine di Panerai a Firenze si lavora allo sviluppo dei segnatempo subacquei con indici e particolari delle sfere in pasta di Radio ad altissima visibilità che verranno legati al polso, sopra le mute Belloni, dagli uomini rana della Regia Marina. (Poi anche dai Kampfschwimmer, gli incursori della Kriegsmarine germanica che colpivano a bordo dei siluri Neger, ndr).
Gli orologi e i profondimetri prodotti da Panerai finiranno per essere usati a bordo di questi “Siluri Lenta Corsa”, anche noti come Maiali per il rumore che emettevano. Quale migliore modo dunque per la Maison fiorentina di “celebrare” tanta storia se non commissionare dei modelli fatti a mano in scala 1/10 da donare alle boutique Panerai e ai migliori rivenditori del mondo di quelle che sono divenute le noto e blasonate Officine Panerai nei primi anni 2000?
Questi ambiti modellini (foto in apertura) non sono mai stati disponibili per la vendita. È per questo che il lotto messo all’asta da Sotheby’s insieme a particolati e diversi professionali della Maison fiorentina, tra cui compare un esemplare del cronografo a due contatori “Mare Nostrum” della referenza PAM00300, “Watch No. 1”, erede del prototipo sviluppato per la Marina Italiana, acquista un particolare rilievo. Essendo un raro e importante “oggetto”per la storia del marchio. Il modello del Siluro Lenta Corsa fa parte della collezione “The Hammer Collection“, e conserva ancora la sua custodia di presentazione e il certificato di autenticità di Panerai. All’asta di Sotheby’s, che terminerà il 12 dicembre 2023 (alcuni lotti il 7 dicembre), sono anche diversi modelli d’eccezione realizzati da Patek Philippe; una moltitudine di referenze Rolex di grande pregio, nella configurazione Submariner e Gmt-Master, ma non solo: possiamo citare ad esempio il Rolex Dato-Compax ‘”Jean-Claude Killy” Ref. 4767, cronografo in oro giallo con triplo calendario del 1947. Il mio personale suggerimento, è di dare un’occhiata in vista di felice Natale.
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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