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A. Lange & Söhne, 1815 Rattrapante in platino...

A. Lange & Söhne, 1815 Rattrapante in platino

Due singolarità, in “casa” A. Lange & Söhne, nel 1815 Rattrapante: la funzione sdoppiante non è accompagnata da altre complicazioni e la disposizione dei contatori è verticale. La Maison sassone ne ha presentato, durante l’estate, la versione in platino, in edizione limitata a 200 esemplari. È l’evoluzione del modello in Honeygold lanciato nel 2020, con interventi estetici e differenti finiture del movimento. 

La liaison tra A. Lange & Söhne e la cronografia ha dato vita, in oltre un ventennio, a dei segnatempo complicati o pluricomplicati di altissimo profilo: Datograph Up/Down, Datograph Perpetual, Double Split, Triple Split, Datograph Perpetual Tourbillon, 1815 Flyback Chronograph, 1815 Rattrapante Perpetual Calendar, Tourbograph Perpetual “Pour le Merite”, Grand Complication, 1815 Rattrapante Honeygold “Homage to F.A. Lange”.  Un parterre con spunti di eccezionalità, quali il Double Split (2004) e il Triple Split (2018). Nel primo, la Casa sassone  ha realizzato per la prima volta nella storia delle lancette, un doppio rattrapante, estendendo la fascia di misurazione dei tempi intermedi da 60 secondi ai 30 minuti; con il Triple Split, poi, vi è stato un ulteriore sviluppo della funzione sdoppiante, aggiungendo la terza coppia di lancette che possono essere arrestate separatamente, ossia quelle riferite alle ore, su dodici unità. Afferma Wilhelm Schmid, CEO della Maison: “Noi amiamo la cronografia ed è un dei nostri know-how di cui andiamo più fieri. A partire dal Datograph fino al Double e Triple Split, passando per  il 1815 Flyback Chronograph, tra gli orologi più ricercati sul mercato fino ad oggi. In un simile contesto, il 1815 Rattrapante propone, per la prima volta in A. Lange & Söhne, uno sdoppiante senza complicazioni aggiuntive. Il Triple Split ha costituito una dimostrazione tecnica ai massimi livelli della cronografia, ma, per me personalmente, se intendiamo il cronografo come un orologio da portare nella quotidianità, in termini di dimensioni e di spessore, io penso al 1815 Rattrapante. Per non parlare del rilievo tecnico assoluto, perché limare le dimensioni, con l’aggiunta del device rattrapante è lavoro complicatissimo. Inoltre, il posizionamento dei contatori in verticale, inusuale per noi, conferisce un’allure ed un fascino particolare all’esemplare, agli occhi degli appassionati del nostro brand”. 

Wilhelm Schmid, dal gennaio 2011, CEO di A. Lange & Söhne.

In tal senso, infatti, il Double o Triple Split sono modelli unici, più che altro, come ha sottolineato il CEO, delle esercitazioni tecniche, dalle quali trarre informazioni utili per successivi sviluppi e applicazioni, anche per affinare soluzioni da adattare sullo sdoppiante semplice, per migliorarne la performance. Una procedura che A. Lange & Söhne ha seguito per elaborare il calibro L.101.2 a carica manuale, anima del nuovo 1815 Rattrapante, ref. 425.025, in platino (lanciato durante l’estate), da 41,2 mm (12,6 mm di spessore), edizione limitata a 200 pezzi. Tale movimento era già stato utilizzato nel 1815 Rattrapante Honeygold “Homage to F. A. Lange” (100 esemplari), presentato nel 2020, in  oro miele (un’esclusiva Lange), per celebrare il 175° anniversario dell’alta orologeria sassone. La particolarità del succitato calibro, tra l’altro e come detto, è quella di consentire una configurazione dei contatori crono desueta per i cronografi A. Lange & Söhne, normalmente predisposta su schemi orizzontali. Infatti, il 1815 Rattrapante prevede minuti crono al 12 e piccoli secondi al 6, e non al 4 e al 7 (precedentemente un’impostazione simile l’avevamo vista sul 1815 Rattrapante Perpetual Calendar del 2013), contatori rifiniti internamente azurée: un design verticale che permette di “slanciare” armoniosamente il quadrante  argenté, incorniciato dall’indicazione tachimetrica su base 1.000 metri, calibrata su 400 unità, esterna alla scala dei minuti/secondi a chemin de fer. Inoltre, il gioco di pieni e vuoti, esalta l’orgogliosa indicazione centrale “Glashütte in Sachsen”, mentre la funzione solotempo scorre su indici a cifre arabe, serigrafate in nero e percorse da sfere Alpha brunite (così come la sfera dei secondi sdoppianti, mentre quella dei secondi crono è in acciaio rodiato). Lo stile del collezione 1815, anno di nascita del fondatore F. A. Lange, d’altronde, riflette gli storici orologi da tasca Lange. Osserva Schmid: “Abbiamo voluto lanciare il 1815 Rattrapante in platino in un secondo momento, rispetto alla scorsa edizione di Watches & Wonders, non solo per consentire di presentare al meglio e con ordine ciascuna novità e servire il mercato con un timing distributivo corretto, ma anche per riservare sorprese e belle soluzioni ai nostri clienti durante l’anno”. 

Attraverso il fondello fissato da 6 viti e integrato da vetro zaffiro, è possibile ammirare il calibro manuale di manifattura L.101.2 (32,6 mm di diametro e 7,4 mm di spessore): 365 componenti, 36 rubini (di cui 4 in castoni d’oro), 21.600 alternanze/ora, riserva di carica di 58 ore. Il bilanciere con viti di compensazione e a spirale libera, prevede una regolazione a vite micrometrica laterale con molla di ritegno a collo di cigno. In alto, ecco al ruota dei minuti crono e, in basso, quella dei secondi continui, il cui ponte è rifinito guilloché a mano, così come quello del bilanciere. Lo smistamento della cronografia avviene mediante ruota a colonne (a sinistra), con innesto orizzontale, allo stesso modo della “gestione” della pinza centrale dello sdoppiante (a destra, vicino al centro).

 

Dall’immagine di profilo, si coglie la cura nell’alternanza delle finiture lucide e satinate, la bombatura della lunetta e l’ergonomia delle anse, bene allungate per armonizzarsi con il polso.

 

Focus sul calibro L.101.2, per evidenziare la parte destinata al sistema rattrapante, con la ruota a colonne che attiva la pinza per il blocco e il rilascio dei secondi sdoppianti. La finitura dei ponti in alpacca naturale è ad Onda di Glashütte.

Sul 1815 Rattrapante in platino (prezzo su richiesta) spiccano, poi, strutturalmente, la lunetta bombata, le anse bene allungate e svasate sul piano superiore, i pulsanti crono a sezione rettangolare e convessi sulla superficie di pressione, e, nell’insieme, l’alternanza di finiture lucide e satinate, indice di un certosino intervento artigianale e di raffinatezza. Tornando al meccanismo, il calibro L101.2, visibile attraverso il vetro zaffiro integrato sul fondello, opera a 21.600 alternanze/ora – 36 rubini, di cui 4 in castoni d’oro, e 365 parti -, mediante un bilanciere con viti di compensazione, a spirale libera, e con vite di regolazione micrometrica laterale con molla di ritegno a collo di cigno: la cura assoluta nell’esecuzione del pezzo è testimoniata dalla tradizionale finitura guilloché a mano del ponte del bilanciere (ripresa anche sul ponte dei secondi continui), non ostante sia parzialmente coperto da ponti e leve della cronografia. E sta proprio nella finitura l’unica differenza con la citata versione in Honeygold, i cui ponti erano sabbiati con decoro floreale del ponte del bilanciere e di quello del dispositivo cronografico. Aggiunge Schmid a questo proposito: “Evidentemente, non c’è anno in cui non proponiamo un aggiornamento della famiglia Lange 1, ma sono molto fiero di questa recente evoluzione in platino del 1815 Rattrapante, che ha avuto richieste ben superiori alle 200 unità stabilite. È, poi, importante considerare che la manifattura svolge un attento lavoro di miglioramento e sviluppo dei calibri, così da perfezionarne costantemente le performance. Esteticamente, infine, questa versione in platino  è particolarmente elegante con il suo quadrante argenté e le sue sfere azzurrate alla fiamma”. Riguardo alla componente crono, il calibro L.101.2 (32,6 mm di diametro e 7,4 mm di spessore), prevede lo smistamento via ruota a colonne e l’innesto orizzontale: ormai molte Case, nel segmento “Haut-de-Gamme, propendono per la soluzione verticale, ma è indubbio che mantenere lo schema tradizionale significa far respirare all’appassionato la storia del segnatempo. Una seconda ruota a colonne “gestisce” la pinza dello sdoppiante, per il blocco e rilascio, mediante pulsante al 10 della sfera rattrapante. La riserva di carica è di 58 ore. Il 1815 Rattrapante si allaccia al polso mediante un cinturino in alligatore, cucito a mano, definito da una fibbia ad ardiglione in platino. Come consuetudine Lange, l’assemblaggio viene effettuato due volte a mano, leve e molle sono soggette a levigatura lineare, e gli angoli acuti interni fruiscono eccezionalmente dell’Anglage: questo è lo stile di A. Lange & Söhne, una garanzia, sempre e comunque. Conclude Wilhelm Schmid: “Amo A. Lange & Söhne e non mi sono mai annoiato in questi oltre dieci anni alla direzione della Maison. Alla fine della giornata, il mio obiettivo è quello di rendere la Casa un poco migliore di come l’ho trovata al mattino”.

Singolare la disposizione verticale dei contatori nel 1815 Rattrapante, ossia i minuti crono al 12 e i piccoli secondi al 6. È l’unico caso nell’ambito della proposta cronografica di A. Lange & Söhne.


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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