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La versione tonneau del calibro MECA-10 di Hublot

La versione tonneau del calibro MECA-10 di Hublot

La Maison di Nyon, a gennaio, ha presentato una nuova variante del suo calibro di manifattura MECA-10, di forma, in cui troviamo adattamenti tecnici ed estetici rispetto alla prima versione rotonda. Ѐ stata inserita all’interno della cassa Spirit of Big Bang, declinata su tre materiali, King Gold, ceramica hi-tech e titanio.  

Hublot, all’inizio di gennaio, tra le novità 2020 presentate a Dubai, ha voluto rivisitare, un suo noto e particolare calibro di manifattura, il Meca-10, dotato di una riserva di carica di 10 giorni, per combinarlo con il design tonneau della collezione Spirit of Big Bang 45 mm. Da questo incontro è nato il nuovo Spirit of Big Bang Meca-10, declinato in tre versioni (in titanio, in ceramica nera e nell’esclusiva lega d’oro King Gold). Afferma Ricardo Guadalupe: “Prima fusione tra il nostro apprezzato calibro di manifattura Meca-10 e il design iconico del nostro Spirit of Big Bang, questo nuovo orologio, dotato di un’eccezionale riserva di carica di ben 10 giorni, visualizzata in modo innovativo, viene a completare una collezione che per Hublot sta diventando sempre più importante”. Hublot, a partire dal new deal avviato da Jean-Claude Biver nel 2004, si è sempre distinta per la sua ricerca di un’osmosi perfetta tra le casse e i movimenti, esigenza ancor più sentita per il fatto che i suoi motori meccanici sono quasi sempre visibili dai quadranti trasparenti. Volendo, dunque, come detto, abbinare il calibro di manifattura pensato per una cassa rotonda, ossia l’HUB1201 MECA-10 (adattato sul Big Bang da 45 mm) al design tonneau dello Spirit of Big Bang, la Maison di Nyon ha rielaborato quella particolarissima architettura tecnica su di un ingombro di forma, sempre tonneau: lo scopo era quello di una migliore efficienza tecnica nello spazio a disposizione, unitamente all’armonia estetica. La strategia ed evoluzione manifatturiera della Maison è cominciata nel 2010, quando ha presentato il suo primo movimento, sviluppato e progettato in-house, denominato Unico: si tratta di un meccanismo cronografico flyback con lo smistamento della cronografia via ruota a colonne collocata lato quadrante e in evidenza, al servizio di un doppio innesto orizzontale, organo di scappamento in silicio e rotore scorrente su cuscinetto a sfere in ceramica (l’ultimo sviluppo, il calibro HUB1280 Unico, è stato impiegato nel nuovo Big Bang Integral). 

Fronte posteriore del calibro HUB1233 MECA-10, meccanico manuale, dotato di 10 giorni di riserva di carica, all’interno della versione dello Spirit of Big Bang da 45 mm in King Gold. La scheletratura del meccanismo evidenzia le tre lame (ponti) forate orizzontali, poste in maniera simmetrica ed equidistante. Dette lame alternano tratti lineari e ricurvi, così come sul fronte, e “fissano” due bariletti collegati in parallelo e in serie, che “trasmettono” l’indicazione della carica residua ed effettiva, armonizzati da un dispositivo differenziale centrale.

L’inaugurazione del secondo edificio della manifattura, nel settembre 2015 è stato, invece, il preludio al lancio, durante Baselworld 2016, del secondo calibro firmato Hublot, proprio il suddetto MECA-10, il cui nome deriva dall’ispirazione al meccano (gioco costituito da barrette metalliche perforate, viti, dadi e bulloni, che permette la costruzione di modellini e di apparecchi meccanici) e dai 10 giorni di riserva di carica garantiti. Una simile impostazione la si può verificare, osservando la superficie posteriore del calibro manuale, opportunamente scheletrato, con le tre lame (ponti) forate orizzontali, poste in maniera simmetrica ed equidistante; dette lame alternano tratti lineari e ricurvi, così come sul fronte. Tale schema è stato sostanzialmente mantenuto anche nell’attuale versione di forma, il calibro HUB1233, le cui caratteristiche generali sono le seguenti: 21.600 alternanze/ora, 26 rubini, 228 componenti, organo di scappamento in silicio e, come sottolineato in precedenza, 10 giorni di riserva di carica. Vediamo, infatti, due bariletti collegati in parallelo e in serie, che “trasmettono” l’indicazione della carica residua ed effettiva, armonizzati da un dispositivo differenziale centrale. 

Versione dello Spirit of Big Bang MECA-10 in ceramica hi-tech, denominata Black Magic. Possiamo osservare, sul quadrante a vista il fronte del calibro HUB1233, sottolineando i due rastrelli in alto, la ruota preposta all’indicazione della riserva di carica al 3, il bilanciere all’8 e, soprattutto, l’architettura in stile “meccano” del movimento (barrette metalliche perforate), dove i travetti in acciaio grezzo con rifiniture satinate o lucidate contrastano con quelli rifiniti in nero.
In quest’immagine si vede chiaramente, in alto, il sistema a cremagliera che governa la trasmissione dell’indicazione della riserva di carica dai due bariletti al fronte del meccanismo. Due rastrelli scorrono sull’asse orizzontale, l’uno connesso direttamente al bariletto superiore attraverso un pignone, e l’altro che ingaggia una ruota al 3, su di un settore dentato limitato. Tale ruota visualizza, tramite un riferimento a freccia rossa luminescente, scorrente su di una scala sottostante su arco di cerchio graduata su 10 unità, le ore residue di riserva di marcia, evidenziate, sempre in rosso, dal 2 allo 0. All’interno della ruota al 3, si nota una molla a spirale, la cui resistenza elastica consente di rendere estremamente precisa l’indicazione dell’autonomia residua del movimento.

Una simile trasmissione avviene, attraverso  un sistema a cremagliera: posizionati sul fronte, al 12, due rastrelli scorrono sull’asse orizzontale, l’uno connesso direttamente al bariletto superiore attraverso un pignone, e l’altro che ingaggia una ruota (anch’essa costruita in stile “meccano”), al 3, su di un settore dentato limitato. Tale ruota visualizza tramite un riferimento a freccia rossa luminescente, scorrente su di una scala sottostante su arco di cerchio graduata su 10 unità, le ore residue di riserva di marcia, evidenziate, sempre in rosso, dal 2 allo 0 (a segnalare la mancanza di 48 ore di attività al fermo del meccanismo). Nella versione rotonda del MECA-10 (calibro HUB1201), su tale ruota era adattata un’apertura ellissoidale, lato corona, a visualizzare un puntino rosso che, nelle ultime 72 ore di autonomia, diveniva via via una piccola circonferenza; infatti, la ruota al 3 presentava un secondo settore dentato limitato interagente, al 6, con la corona dentata di un’ulteriore ruota numerata da 0 a 10, destinata alla lettura della riserva di carica grazie ad una cornice trapezoidale rossa. Nel calibro HUB1233, dunque, in un contesto di forma del MECA-10, tale elemento è stato eliminato, trasferendo, come sopra evidenziato, l‘indicazione della riserva di carica direttamente attraverso la ruota al 3 e occupando lo spazio, al 6, con un sistema di ponti rettilinei paralleli e ricurvi, sempre sullo schema caratterizzante il calibro, a travetti forati, per incrementare la stabilità dell’insieme: ricordiamo peraltro – dettaglio tecnico ed estetico, ripreso dalla versione rotonda del MECA-10 – che in luogo della tradizionale platina, i ponti sono disposti in lunghezza e fissati su entrambi in lati su di un “anello” con funzione di base plate per il movimento. Inoltre, all’interno della ruota al 3, si nota con chiarezza una molla a spirale, la cui resistenza elastica consente di rendere estremamente precisa l’indicazione dell’autonomia residua del movimento. 

Il bilanciere del calibro HUB1233 MECA-10 oscilla a 21.600 alternanze/ora e fruisce di una sofisticata regolazione micrometrica, collocata all’estremità di un braccio ricurvo ed agente su di una filettatura con doppia rondella. I piccoli secondi al 9 sono indiretti, veicolati mediante un ruotismo di rinvio.

Proseguendo l’analisi del meccanismo, fronte quadrante a vista, all’8 si trova il bilanciere, oscillante ad una frequenza di 3 Hz e dotato di una sofisticata regolazione micrometrica, collocata all’estremità di un braccio ricurvo ed agente su di una filettatura con doppia rondella. I piccoli secondi al 9 sono indiretti, veicolati mediante un ruotismo di rinvio. Tutto questo, in sintesi, è consentito da una eccellente scheletratura dei componenti, a permettere l’accesso visivo diretto sul cuore della meccanica, con un notevole effetto di profondità, sia che la si osservi dalla parte del quadrante che attraverso il fondello trasparente. L’aspetto tecnico dell’insieme, poi, viene messo in risalto dal contrasto tra i pezzi in acciaio grezzo con rifiniture satinate o lucidate e quelli rifiniti in nero.

Sono tre le versioni, come accennato nell’incipit, dello Spirit of Big Bang MECA-10, tonneau da 45 mm (spessore di 14,45 mm e impermeabilità garantita fino a 5 atmosfere), ad ospitare il nuovo calibro HUB1233: in King Gold (lega esclusiva di oro e platino); in ceramica high-tech nera, denominata Black Magic, un materiale futuristico che Hublot padroneggia da par suo; in titanio grado 5, leggero e robusto. Sono tutte integrate da cinturino in caucciù strutturato a righe con fibbia déployante.

Versione in titanio grado 5 micropallinato dello Spirit of Big Bang MECA-10, in cui risalta la struttura a “sandwich” della cassa. 



Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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