Il primo Monaco di manifattura

TAG Heuer onora il Monaco, suo iconico modello, in occasione del 50° anniversario, di un movimento veramente particolare. 

Il Monaco di TAG Heuer fu lanciato nel 1969, nella sua cassa “disruptive” carré bombata su fianchi, era uscito di produzione nel 1975 (sostituito dal Silverstone, dal tratto carrée galbée ammorbidito rispetto alla spigolosità del Monaco), dopo aver vissuto una breve ma intensa popolarità, conseguente alla novità del primo calibro cronografico automatico integrato con microrotore (il Chronomatic 11, a struttura modulare, 19.800 alternanze/ora, 17 rubini e 42 ore di riserva di carica), e al fatto che, nel film “Le Mans” (uscito nel 1971), fu indossato dal protagonista, il leggendario Steve McQueen (con il suo quadrante blu, ref. 1133 B, mentre guidava una Porsche 917, sponsorizzata Gulf). La Maison lo reinserì in collezione nel 1997, ma solo con quadrante nero.  Nel 2003, per rilanciare l’iconica combinazione di colori, quadrante blu satinato soleil e contatori bianchi, TAG Heuer presentò la ref. CW 2113, da 38 mm, con vetro in plexiglass e Calibre 17, in cui la corona, dall’originaria posizione al 9, fu spostata al 3, tra i pulsanti crono. Questa versione fu seguita, nel 2009, da quella equipaggiata con il Calibre 12 (ETA 2892 e modulo crono Dubois-Dépraz) e comportò l’ampliamento della cassa a 39 mm e l’adozione del vetro zaffiro. 

Monaco Heuer 02, in acciaio da 39 mm, automatico (calibro Heuer 02), con pulsanti a sezione ottagonale allungata. Il quadrante prevede il caratteristico blu trattato soleil, con contatori crono bianchi a contrasto. Impermeabile fino a 10 atmosfere.

La serie Calibre 12 è accompagnata, dallo scorso novembre, dal nuovo modello dotato del Calibre Heuer 02, messo a punto nel 2017: si tratta, in occasione del suo 50° anniversario, della prima variante del Monaco alimentata da un movimento di manifattura (il Calibre 11 del 1969, infatti, venne elaborato in compartecipazione da Heuer, Breitling, Dubois-Dépraz e Büren – che in corso d’opera venne acquisita da Hamilton -). Funzionante a 28.800 alternanze/ora, l’Heuer 02 “lavora” su 33 rubini e dispone di 80 ore di riserva di carica; relativamente al dispositivo crono, lo smistamento avviene mediante ruota a colonne con innesto verticale. Rispetto al Calibre 12 il diametro passa da 30 a 31 mm, ma la cassa in acciaio, impermeabile fino a 100 metri, è stata mantenuta sui 39 mm. Sotto il profilo estetico il quadrante blu soleil prevede i contatori, su fondo bianco, dei minuti e delle ore crono, rispettivamente al 3 e al 9, con un effetto di profondità sui contatori stessi. Notevoli le differenze tra l’Heuer 02 e i calibri 17 e 12, bi-compax, caratterizzati da secondi continui al 3 e minuti crono al 9, con i piccoli secondi, nell’Heuer 02, delicatamente dissimulati al 6: una soluzione, questa, ispirata al motivo grafico del “mirino”, già utilizzata, nel Monaco, nelle varianti con Calibre 15 dei primi anni ’70, ma in corrispondenza di ore 10. Completato da cinturino in alligatore blu, il Monaco Calibre Heuer 02, ha un costo di 5.400 euro.         

Calibre Heuer 02, automatico di manifattura: 28.800 alternanze/ora, 33 rubini, di 80 ore di riserva di carica, massa oscillante scheletrata e brunita. Smistamento funzioni crono mediante ruota a colonne con innesto verticale.


Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia

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