Nel segmento “timepieces”, Gucci, quest’anno, ha cominciato a lavorare su di una delle sue collezioni più iconiche, ossia G-Timeless. E lo ha fatto, su due misure, 40 mm e 29 mm, rispettivamente, automatici e al quarzo, per lui e per lei. I nuovi G-Timeless esaltano la riconoscibilità del marchio attraverso il richiamo simbolico del logo e del lettering su cassa, quadrante e bracciale, per non parlare di soluzioni estetiche innovative.
Sul sito di Gucci, appare con chiarezza il manifesto del nuovo Direttore Creativo (è stato nominato nel gennaio 2023), Sabato De Sarno: “Gucci è l’occasione per innamorarmi della moda, ancora”. Quarantunenne di Cicciano (in provincia di Napoli), De Sarno può vantare importanti esperienze in Prada, Dolce & Gabbana (Head Designer of the Women’s Knitwear and Jersey Collection) e, poi, in Valentino, in cui ha lavorato per ben 14 anni, dal 2009 al 2022, arrivando ad assumere il ruolo di Fashion Director delle collezioni Prêt-à-Porter Uomo e Donna. Insomma, un grande talento che la Maison fiorentina ha voluto assicurarsi per continuare ad affermare il suo inimitabile stile con una visione vincente. Sotto il profilo orologiero, nel 2024, la Maison ha voluto reinterpretare una delle sue collezioni più significative la G-Timeless, espressione della classicità ed essenzialità del segnatempo (ore, minuti e secondi), attraverso un rinnovamento stilistico sostanziale, elaborato a partire dai simboli identificativi del marchio, quelli più naturali, legati al logo e al lettering del brand. Una scelta convinta, perché il rispetto del proprio DNA deve essere inserito all’interno della contemporaneità, fondato su dettagli caratterizzanti, liberato dalla polvere di un passato che non deve essere vincolo ma forza propositiva.
Quale migliore collezione, dunque, per veicolare una simile strategia d’immagine, della G-Timeless, costante oggetto di un intenso lavoro interpretativo. Il suo concept “senza tempo”, infatti, non viene proposto assemblando i classici stilemi evergreen radicati nel pubblico di riferimento, ma è costantemente direzionato sul futuro, alzando l’asticella della proiezione evolutiva del brand, che deve appartenere con pienezza al presente per non risultare mai fuori dal proprio tempo: un processo che lo rende automaticamente immune dai cambiamenti di mode e costumi, semplicemente perché Gucci li anticipa o li fa propri anno dopo anno, esplicitando così il suo spirito “timeless”. Nel 2024, dunque, il messaggio della linea G-Timeless, viaggia su due direttrici, allo stesso tempo parallele e incrociate: da un lato, la proposta automatica da 40 mm, dall’altro, quella, al quarzo da 29 mm, associabili ad un pubblico maschile, la prima, e ad un target femminile la seconda (una misura calibrata non eccedendo sulla riduzione del diametro). L’incrocio sta nel fatto che il polso muliebre, quale tendenza contemporanea, apprezza e “sopporta” egregiamente anche dimensioni “off limits”, come una volta potevano essere considerate quelle che superavano i 37/38 mm. Dunque, il lavoro creativo ha preso in considerazione anche questo aspetto, sviluppando un “timeless concept” particolare ed incisivo, tale da armonizzare due universi, per certi aspetti, agli antipodi. Nello specifico, le varianti dotate di movimento automatico Swiss Made (31 rubini, 42 ore di riserva di carica, regolazione a vite eccentrica, viti brunite e ponti rifiniti a Perlage), a vista fronte fondello, integrato da vetro zaffiro e chiuso a pressione, e quelle al quarzo – sempre Swiss Made -, sono accomunate da scelte estetico/grafiche ben precise.
A cominciare dalla lunetta dal profondo cannelé e bombata, la cui incidenza è finemente contenuta per mantenere un’appropriata apertura di quadrante, protetto da vetro zaffiro antiriflesso. Quest’ultimo, si connota, in particolare, per i richiami al brand sulla fascia periferica azurée, associati agl’indici delle ore, applicati a barretta: i cinque caratteri del nome “GUCCI” sono collocati, superiormente, da ore 10 a ore 2 e, inferiormente, da ore 8 a ore 4; i due indici al 3 e al 9, presentano, invece, esternamente, l’identitario logo GG “incrocio”. E, poi, discrete e caratterizzate, le sfere tipo Dauphine scheletrate. Riguardo, specificamente le tre versioni dell’automatico da 40 mm, il quadrante (nero, blu e argenté con lunetta placcata oro), centralmente, è spazzolato con motivo verticale ma non geometrico, a creare riflessi di luce cangianti. Infine, i piccoli secondi ad ore 6, non sono posizionati in basso, così da mantenere il relativo indice, ma in uno spazio centrale e simmetrico, in modo da renderli ancor più protagonisti dell’insieme, anche in questo caso, con una finitura centrale azurée a contrasto.
Per quanto riguarda, le varianti da 29 mm, sono quattro, con quadranti argenté e rosa soleil e in madreperla rosa e argento: i primi prevedono due brillanti periferici, al 3 e al 9, e il logo GG “incrocio” al 12, con lunetta/indici/lancette placcati in oro per il fondo argenté; i secondi, invece, prevedono diamanti in luogo degl’indici. Completano l’insieme, impermeabile fino a 5 atmosfere, bracciali a tre maglie lucidi e satinati.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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