Lo scorso maggio Daniel Wellington, azienda svedese che quest’anno ha raggiunto il decennale di attività, ha lanciato la collezione Quadro, attraverso la quale ha esplorato le potenzialità del design minimal su cassa di forma. Un opportuno completamento della vasta offerta centrata sulle linee Classic, Petite e sulle recenti Iconic Link e Iconic Motion
Daniel Wellington è un brand fondato nel 2011, a Stoccolma, da Filip Tysander, operativo in una fascia di prezzo fra i 100 e i 250 euro. Negli anni è stato capace, come pochi altri marchi orologieri nel segmento di mercato suindicato, di creare tendenza, incontrando un pubblico vastissimo mediante l’attività social sulle piattaforme digitali: si parla di 4,9 milioni di follower su Instagram ed è uno dei primi players nell’Influencer/Instagram Marketing. Dunque, in dieci anni, il suo design essenziale, ma dal tratto contemporaneo, in particolare sulle anse e nelle lancette, ha trainato un concept dimostrativo della diffusa esigenza di recuperare i canoni estetico-espressivi originari dell’orologio. Johan Johansson, CEO del marchio, sintetizza così le ragioni di una simile affermazione: “In Daniel Wellington, crediamo nella semplicità: utilizziamo linee pulite e lasciamo che il prodotto parli da sé. Ecco perché tutti i nostri modelli sono caratterizzati da essenzialità e minimalismo. Il successo è determinato da molteplici fattori, ma uno dei più importanti è sicuramente il fatto di aver sempre lavorato meticolosamente per perfezionare il design dei nostri prodotti, in modo da assicurarci che mantenessero la qualità premium nella nostra fascia prezzo e che resistessero alla prova del tempo. Per fare un esempio, ci sono voluti tre anni perché la collezione Iconic Link fosse finalmente pronta per il lancio”.
Un simile lasso di tempo per lo sviluppo di un prodotto è comprensibile nell’haut-de-gamme orologiero, ma è decisamente inusuale per modelli dal costo di qualche centinaio d’euro e, in tal senso, Johansson, ha voluto aggiungere: “Il ‘viaggio’ di tre anni che ha portato, nell’ottobre del 2019, alla presentazione di Iconic Link, è stato motivato dall’ottimizzazione di due fattori: la qualità del prodotto e la qualità nel design. Tale collezione è stata il frutto di molti prototipi, dello studio dei colori e dell’evoluzione del tratto rotondo, partendo dalle versioni Classic e Petite e trasferendo il DNA e il concept Daniel Wellington nel contesto ‘Link’, per le serie Iconic. Un lavoro calibrato sui più piccoli e quasi impercettibili particolari”. E, infatti, l’azienda svedese è molto ben organizzata da monte a valle, attraverso una rete di collaborazioni, ormai ben collaudate, come spiega il CEO: “Disegniamo tutti i nostri prodotti a Stoccolma, ma abbiamo dei rapporti consolidati con fornitori di qualità nell’ambito della nostra filiera produttiva: ad esempio, i movimenti provengono dal Giappone, i cinturini in pelle dall’Italia e l’assemblaggio avviene in Cina. Controlliamo che ciò avvenga secondo i nostri standard qualitativi, a partire dalla selezione dei partner, perché crediamo nella combinazione di qualità sul prodotto, apportata da specifiche professionalità. Tutto, comunque, viene verificato nei dettagli, dal cinturino al bracciale, alla chiusura, all’aggancio sulla cassa, al colore dei quadranti, alle finiture, all’abbinamento cromatico. Sappiamo bene cosa il consumatore si aspetta da noi e non vogliamo deluderlo. In un simile contesto, il forte investimento nello sviluppo del prodotto, unitamente ad un prezzo calibrato ed accessibile, ci differenzia dai competitors nello stesso segmento, che non programmano investimenti di anni, come noi, per l’elaborazione di un singolo prodotto”.
Il main target di pubblico di Daniel Wellington, è femminile, in una fascia d’età compresa fra i 18 e i 34 anni, ma sono diversi i prodotti unisex e, in questi ultimi anni, molta attenzione e forti investimenti sono stati destinati al cliente maschile. Ce lo conferma Johansson: “Con il lancio dell’Iconic Link 40mm e, ancor di più, con l’Iconic Motion, orologio progettato per uno stile di vita attivo, impermeabile fino a 10 atmosfere, con cinturino in gomma hi-tech, a metà tra stile e funzionalità, abbiamo voluto richiamare l’attenzione dell’uomo sul nostro prodotto. Un obiettivo che non abbiamo, comunque, dimenticato in passato, declinando tutte le collezioni in più misure, o inserendo in collezione il modello Classic con cinturino NATO”. In un momento così fertile, in quanto a nuove proposte, non ostante la pandemia (Daniel Wellington è ottimamente strutturato, come evidenziato in apertura, nell’ambito digitale, e l’e-commerce costituisce uno strumento assolutamente imprescindibile nelle sue politiche di vendita), la Casa svedese, lo scorso maggio è prepotentemente tornata sull’universo femminile, interpretando però, per la prima volta nella sua storia, il segnatempo di forma, e abbandonando temporaneamente la tradizionale cassa rotonda. La collezione Quadro, configura, infatti, un rettangolo da 20 x 26 mm (spessore di 6 mm) – con angoli galbée – in acciaio inossidabile con finitura in argento o con placcatura in oro rosa, dove l’attenzione al particolare si nota, ad esempio, nell’inclinazione delle anse – molto contenute – alla ricerca di un’efficace ergonomia, e nella loro distanza, ridotta a 10 mm, per trasformare il cinturino o il bracciale mesh in un elemento delicato ad accarezzare il polso muliebre. Per non parlare poi, della corona zigrinata, completata da un lucido cabochon. I quadranti, che accolgono il tradizionale layout del brand, con indici a barretta applicati, ma allungati in alto e in basso, e sfere a bastone, sono disponibili nelle colorazioni del nero, del bianco e del verde, con quest’ultimo esplicitato su diverse sfumature a costituire la prima declinazione fantasia presentata dal brand. A completare la descrizione, il movimento è al quarzo giapponese e l’impermeabilità è testata fino a 3 atmosfere. Il CEO così sintetizza la genesi dell’orologio Quadro: “Noi siamo molto ambiziosi in proiezione futura, per garantirci una crescita costante, sia seguendo le indicazioni di tendenza provenienti dai consumatori, sia studiando le vie di sviluppo del nostro prodotto, per mantenerlo sempre appetibile. In tale direzione, Quadro è una collezione ispirata dalla linea Petite, ma che abbiamo voluto rendere ancora più elegante e modaiola. Il design è bilanciato, abbiamo giocato con i colori dei quadranti e, ovviamente, la forma rettangolare predispone per soluzioni grafiche diverse da quelle proposte in una cassa rotonda. È la nostra risposta alla velocità con cui cambia l’approccio alla moda e all’outfit del pubblico di riferimento”.
Per il lancio di questa collezione Daniel Wellington ha scelto sei icone di stile provenienti da altrettanti paesi del mondo, a costituire “il volto” delle nuove campagne di comunicazione worldwide del brand svedese. Stiamo parlando della it-girl francese Tina Kunakey, della modella e influencer tedesca Stefanie Giesinger, della modella italiana Cecilia Rodriguez, della modella, attrice e cantante sudcoreana Sung Kyung Lee, dall’attrice e cantante cinese Fan Bingbing e dall’attrice Indiana Radhika Apte.
Camilla Åstrand, Responsabile delle Comunicazioni Globali di Daniel Wellington ha dichiarato: “Durante la pandemia, le persone hanno iniziato a cercare l’ispirazione più vicino a casa. Queste Ambassador sono tutte icone di stile, riconosciute sia localmente che a livello globale, e riteniamo che incarnino l’eleganza senza tempo della nuova collezione Quadro”. Conclude Johansson: “La core strategy di Daniel Wellington risiede nel design di prodotto e nella qualità di tale design. Sono certo che, se manteniamo una simile prerogativa, non scendiamo a compromessi e non commettiamo errori in termini di superficialità nella proposta, continueremo a differenziarci positivamente dagli altri brand”.
Da circa 25 anni, giornalista specializzato in orologeria, ha lavorato per i più importanti magazine nazionali del settore con ruoli di responsabilità. Freelance, oggi è Watch Editor de Il Giornale e Vice Direttore di Revolution Italia
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