La suoneria, come noto, è la complicazione più impegnativa dell’universo orologiero e Bulgari ha voluto confermare il suo straordinario savoir-faire in merito, realizzandone ben tre declinazioni, la Grande Sonnerie, il Carillon e la Ripetizione Minuti. E se ciò non bastasse le prime due realizzazioni, su cassa Octo Roma, le abbina al Tourbillon ed a sequenze sonore totalmente inedite, mentre l’ultima, ad aggiornare la serie Octo Finissimo, la veste di fibra di carbonio.
Nel corso dei Geneva Watch Days di fine agosto/inizio settembre, Bulgari si è scatenata sulle alte complicazioni, evidentemente scegliendo quelle che la vedono primeggiare a livello mondiale, sulla base di un savoir faire unico. In tal senso, il tema è stato la musica e le sue infinite sfaccettature, passando da motivi sinfonici, al rock ad accattivanti vibrazioni sul polso. Grazie alla competenza nella divisione deputata agli orologi con suoneria presso il sito manifatturiero di Le Sentier e in abbinamento ad un altro contesto tecnico in cui può contare ben pochi competitor, ossia l’ultrapiatto, Bulgari ha dato fondo alla propria creatività, cercando nuovi orizzonti tecnico-espressivi della suoneria, dell’architettura del suo movimento, del migliore sviluppo delle superfici e degli spazi, in modo da trovare inedite ed efficaci vie d’uscita della melodia. Ecco, quindi, che le proposte della Casa romana si sono poste l’obiettivo di configurare una sinfonia, del tutto inedita, superando, in qualche caso, dei vincoli tradizionali, che avevano ingabbiato il suono del tempo su tonalità quasi obbligate, cercandone solo la qualità di resa sonora, piuttosto che diversificando la composizione. Lasciando per il momento da parte l’Aluminium GMT x Fender® Edizione Limitata – collaborazione tra Bulgari e il brand di una delle più famose chitarre elettriche al mondo, la Stratocaster – e il messaggio sonoro di centinaia di piccole sfere d’oro o di gemme mobili nel modello d’Alta Gioielleria “Serpenti Pallini” – dotato del calibro di manifattura “Piccolissimo” -, concentriamo l’attenzione su di un tris d’assi di raro fascino, ossia l’Octo Roma Grande Sonnerie Tourbillon, l’Octo Roma Carillon Tourbillon e, last but not least, l’Octo Finissimo Minute Repeater Carbon. La Casa romana ha, quindi, rispettivamente lavorato su quattro, tre e due toni e, nel caso delle prime due modalità, in virtù della collaborazione con un ambasciatore d’eccezione, il direttore d’orchestra italo-svizzero Lorenzo Viotti – 34 anni, dirige attualmente l’Orchestra Filarmonica dei Paesi Bassi, l’Orchestra da Camera dei Paesi Bassi e l’Opera Nazionale Olandese -, ha definito delle emissioni sonore assolutamente inedite, basate sull’intervallo armonico del tritono. Evidentemente, non poteva essere che l’Octo Roma, modello di riferimento per le grandi complicazioni di Bulgari, ad accogliere su di una base tempo regolata dal Tourbillon, la Grande Sonnerie ed il Carillon, nei quali l’applicazione dissonante del tritono conferisce loro una qualità tonale unica.
Un mood assolutamente anticonvenzionale che, comunque, costituisce parte integrante della musica classica. La maestria polifonica di Bulgari, dunque, si distribuisce sulle tre espressioni primarie dell’orologio con suoneria, tutte appartenenti al gotha della complicazione tecnica sul segnatempo. Prima di riprendere il tema della tonalità, inquadriamo correttamente le tre tipologie di suoneria. Nella Grande Sonnerie: in modalità “grande suoneria”, l’orologio rintocca l’ora al passaggio e, ogni quarto d’ora ripete l’ora aggiungendo il quarto o i quarti d’ora; in modalità “piccola suoneria”, il segnatempo, sempre senza coinvolgimento di chi lo indossa, suona ore e quarti d’ora ma, a differenza della “grande suoneria”, ogni quarto d’ora, non ripete anche l’ora (dunque, rintocca l’ora completa ogni ora e, ogni quarto rintocca il quarto/quarti d’ora); in modalità “ripetizione minuti”, tramite pulsante e su richiesta, generalmente suona ore, quarti e minuti (si possono anche effettuare diverse regolazioni e far rintoccare i mezzi quarti, i cinque minuti, etc…). Nel Carillon, in modalità automatica, dunque, non su richiesta, il segnatempo suona le ore, i quarti e i minuti, battendo, però i quarti su tre note. E torniamo ora al tritono, noto tecnicamente come quarta eccedente o quinta diminuita, così inquadrato da Lorenzo Viotti: “Il tritono, spesso definito ‘intervallo del diavolo’, si estende su sei semitoni o tre toni interi, divide l’ottava a metà e porta dissonanza e tensione.” In effetti, se un tritono viene ripetuto ciclicamente, l’orecchio umano, anche quello più allenato, rimane confuso, e non è più in grado di capire se l’intervallo sia ascendente o discendente, generando un paradosso. In altre parole, il tritono introduce una rottura nella frase musicale, come nella sonata di Giuseppe Tartini, “Il trillo del diavolo” (da cui la suddetta definizione), una tensione drammatica più volte ripresa anche da Jimi Hendrix, in diversi assoli dal vivo e, ancora, da John Coltrane, Igor Stravinskij e dai Metallica. Colpisce che in una costruzione armonica e simmetrica, come quella della cassa dell’Octo Roma – un mantra per il Direttore del Watch Design Center, Fabrizio Buonamassa Stigliani – il panorama sonoro e uditivo è tutto fuorché lineare. Aggiunge Viotti: “Il tritono contrasta fortemente con la predilezione moderna per gli intervalli armonici consonanti. Nel simbolismo medievale alcuni accordi erano legati a concetti spirituali. Il tritono era considerato disturbante e, a causa della sua asimmetria, contrario al canone religioso di riflettere l’armonia divina”.
A sentire simili asserzioni, Viotti e Bulgari hanno definito un registro musicale diabolico, peraltro permettendosi di infrangere la sacralità dei rintocchi del Big Ben, rimpiazzandoli con note sconosciute ed intriganti. Simili melodie dalle trame imperscrutabili, la Casa diretta da Jean-Christophe Babin le ha distribuite su diversi materiali, ognuno con un diverso rapporto con il suono, per conferire inedite sfumature tonali degli accordi maggiori e minori. E allora, ecco il titanio per l’Octo Roma Grande Sonnerie Tourbillon, l’oro rosa per l’Octo Roma Carillon Tourbillon e, infine, seppur non rientrante nella perturbazione sonora del tritono, il CTP (Carbon Thin Ply, rigido ma ultraleggero) per l’Octo Finissimo Minute Repeater, impiegando una tecnologia a strati sottili. Entrando nello specifico, partendo dal Grande Sonnerie (edizione limitata a 5 esemplari), la cassa da 45 mm (alta 11,85 mm) prevede corona incisa (con inserto in ceramica nera) e pulsante di attivazione della ripetizione minuti in titanio satinato, fondello fissato da 4 viti e integrato da vetro zaffiro. Il quadrante open worked, nella parte forata e scheletrata è in ottone DLC nero, con lancette ed indici in ottone rodiato e satinato. Si vede, poi, che martelli e tourbillon a un minuto sono stati ribaltati fronte quadrante come conferma Fabrizio Buonamassa: “Siamo partiti dal nostro movimento Grande Sonnerie con tourbillon, con l’intento di portare quest’ultimo, i martelli e il regolatore inerziale fronte quadrante, dunque il meccanismo è stato completamente riprogettato. Inoltre, detto regolatore lo abbiamo nuovamente ingegnerizzato per ridurre al minimo assoluto il rumore”. Riguardo, infatti, al nuovo calibro di manifattura a carica manuale BVV 800, diversi sono stati gl’interventi, oltre al ribaltamento e al regolatore inerziale, come, ad esempio, la modifica del treno del tempo, il doppio bariletto più performante – quello relativo alla base tempo, ruotante in senso orario, capace di 72 ore di riserva di carica, mentre quello riguardante la suoneria, ruotante in senso antiorario, a garantire 16 ore di autonomia -, il miglioramento funzionale del selettore di funzione, i denti dei rastrelli della suoneria totalmente ridisegnati a motivo dell’inserimento del tritono per assicurare la corretta sequenza di tonalità dipendente dai rintocchi dei martelli sui gong. Operativo a 21.600 alternanze/ora, visualizza frontalmente la doppia indicazione d’autonomia, sotto al quadrante scheletrato, mediante due piani rossi scorrenti su archi di cerchio settoriali.
Riguardo l’Octo Roma Carillon Tourbillon (serie limitata a 30 esemplari), la cassa è da 44 mm e 12,6 mm di spessore e riprende lo stesso schema strutturale della Grande Sonnerie, ma in oro rosa, con tourbillon – al 6 -, 3 martelli e regolatore inerziale fronte quadrante, sempre open worked e scheletrato, in ottone DLC nero, con indici e sfere placcati in oro rosa lucido. A cambiare, rispetto alla Grande Sonnerie, è l’indicazione dell’autonomia, pari a 75 ore, sul retro del movimento, unitamente a leve, camme e rastrelli riferiti alla suoneria; il calibro manuale di manifattura BVL 428, opera a 21.600 alternanze/ora. Infine, l’Octo Finissimo Minute Repeater Carbon, reitera il record del mondo ottenuto da Bulgari nel 2016 per una ripetizione minuti, utilizzando in luogo del titanio il Carbon Thin Ply, con uno spessore del calibro manuale di manifattura BVL362 – 21.600 alternanze/ora e 42 ore di riserva di carica – di 3,12 mm ed un’altezza complessiva della cassa da 40 mm, di 6,85 mm; caratteristico il quadrante con indici e circonferenza esterna dei piccoli secondi, al 6, traforati per ottimizzare la trasmissione sonora della ripetizione, sempre mediante pulsante di attivazione al 9, in titanio come la corona.
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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