Mido aggiorna le sue collezioni più iconiche, ossia la Multifort, la Baroncelli e la Commander e conferma, dopo oltre un secolo di attività,di costituire un punto di riferimento importante per gli amanti della buona orologeria meccanica svizzera, in un contesto di accessibilità ma di elevata qualità. I nuovi modelli della collezione 2020 spaziano dal neoclassico all’inaspettato, pur rimanendo fedeli al proprio DNA.
La Maison fondata nel 1918, a Bienne (la sede è, oggi, a Le Locle), da Georges Schaeren, oggi parte integrante del gruppo Swatch, riferimento mondiale assoluto per l’orologeria, ha scelto di presentare una combinazione di rivisitazioni dei propri celebri “cavalli di battaglia”, per vestire i polsi degli appassionati contemporanei del marchio, che ormai ha superato il secolo di attività. È, importante, sottolineare che il comune denominatore delle novità che presentiamo in questa sede, è il motore meccanico automatico, ossia il Calibro 80 da 11 ½’’’ (base ETA, 21.600 alternanze/ora, 25 rubini, ben 80 ore di riserva di carica, massa oscillante decorata a Côtes de Genève). Diamo, dunque, il benvenuto, ad una nuova versione del Commander,denominata Gradient, decisamente inaspettata: il motivo sta nel fatto che Mido, per la prima volta nella serie Commander, sceglie di svelare il meccanismo, sia sul fronte, attraverso un quadrante sfumato, sia lato fondello, integrato da vetro zaffiro. L’idea è quella di lasciare ammirare, in tutta la sua operosità il succitato movimento automatico Calibro 80.
Ricordiamo che Mido lanciò sul mercato il primo Commander nel 1959, rendendo omaggio alla sagoma inimitabile della Torre Eiffel: la cassa satinata, incorniciata dalla sottile lunetta, con la sua forma rotonda vuole ricordare gli archi del monumento parigino, mentre indici e lancette a bastone, con le barre metalliche esterne e parallele, si ispirano al reticolo di ferro della torre. L’estetica atemporale della linea, che ha resistito alla prova del tempo per oltre sessant’anni, sperimenta ora, con il Gradient, una rivoluzione inaspettata, a motivo di un design basato sul “contrasto”: dove il nero lucido – sulla lunetta – e satinato – sulla carrure – determinato dal trattamento PVD dell’acciaio, lascia spiccare il tocco di colore conferito dai particolari in arancio brillante – distintivo del brand – degli indici sul quadrante trasparente effetto fumé (gradualmente verso l’esterno), e delle lancette, cromia ripresa dalle impunture a vista del cinturino in tessuto tecnico, che conferisce a questo orologio un particolare dinamismo sportivo. Impermeabile fino a 5 atmosfere, il Commander Gradient di Mido, da 40 mm di diametro, garantisce un’eccellente visibilità dell’ora per merito degli indici e delle sfere rifiniti, come sopra accennato, con SuperLumiNova arancione: una caratteristica amplificata dal trattamento antiriflesso del vetro zaffiro sfaccettato e bombato. Offerto a un prezzo di 870 euro, nella variante qui illustrata, l’orologio è declinato anche in acciaio e in acciaio PVD nero con bracciale e in acciaio PVD oro rosa, con cinturino in pelle.
Per gli amanti delle linee classiche, Mido ha scelto di proporre, invece, una versione “Limited Edition” del Baroncelli Big Date, che eccezionalmente si presenta al pubblico vestita in “blu”, con un quadrante d’impatto, satinato con finitura soleil, numeri romani, e una cassa rotonda da 42 mm in acciaio lucido, esaltata da una lunetta a doppia godronatura, entrambe trattate PVD oro rosa. Il cinturino, motivo alligatore in vera pelle, è blu anch’esso, ed è chiuso da un’elegante fibbia déployante. Dall’alto dei suoi 44 anni di “vita”, il Baroncelli Big Date – la gran data è, a doppia finestrella, al 6 – s’ispira allo stile neoclassico, e in particolare alle influenze barocche che si possono ammirare nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano: quale “espressione di autentica raffinatezza della tradizione architettonica italiana“. Questa versione “Limited Edition” sarà proposta solamente in 2.020 esemplari, presentata in uno speciale astuccio con certificato dell’edizione limitata e offerta a 990 euro.
“Last but not least” (data anche la sua presenza nella foto d’apertura dell’articolo), Mido presenta il nuovo Multifort Chronometer. Ricordiamo che il Multifort, lanciato nel 1934, fu il primo orologio antimagnetico con movimento automatico della Maison, con un efficiente sistema antiurto e ne costituì il bestseller tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Un segnatempo, dunque, che raccoglie un testimone di notevole prestigio della Casa e che, per questo 2020, Mido ha deciso di vestire il blu sul quadrante, dalla caratteristica e raffinata finitura a Côtes de Genève. Pensato per completare il polso degli avventurieri metropolitani, il nuovo Multifort Chronometer – le cui linee si ispirano all’architettura dell’Harbour Bridge di Sydney – è animato, come i due modelli precedentemente illustrati, dal Calibro 80 Si, ma con delle differenze importanti: è certificato Cronometro COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres), in particolare, perché dotato di un’esclusiva spirale del bilanciere in silicio, che grazie alle sue proprietà antimagnetiche e alla resistenza agli urti, assicura affidabilità e precisione superiori. Impermeabile fino a 10 atmosfere, questo esemplare Mido è costruito su di una cassa in acciaio satinato da 42 mm, con fondello e corona avvitati. Il vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso sui due lati offre una visione chiara del quadrante blu, con indici definiti da SuperLumiNova bianco, che garantiscono un’eccellente leggibilità anche al buio, quando sono raggiunti dalle lancette di ore e minuti a tripla sfaccettatura con satinatura centrale. Il bracciale, in acciaio satinato, è chiuso de una fibbia déployante. L’orologio è proposto ad un prezzo di 1.150 euro.
Quando Georges Schaeren decise di fondare Mido l’11 novembre di 102 anni fa – nello stesso giorno dell’armistizio che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale – era deciso a guardare il futuro con la fiducia di coloro che hanno superato un momento devastante per la nostra storia. Da allora gli orologi Mido hanno sempre conservato i valori che caratterizzano il loro DNA da oltre un secolo: design senza tempo, materiali di qualità e innovazione tecnologica. Mido, che deriva dallo spagnolo “Yo mido”, significa “Io misuro”; e ieri come oggi, gli orologi che hanno impresso sul quadrante una simile espressione, svolgono il loro compito, in attesa del ritorno di “tempi migliori”….
Romano, appassionato di orologi fin dalla tenera età, vivo nel passato ma scrivo tutti giorni per Il Giornale e InsideOver, dove mi occupo di analisi militari e notizie dall’estero. Ho firmato anche sul Foglio, L’Intellettuale Dissidente e altre testate.
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